Flat Coated Retriever

Flat Coated Retriever

  • Taglia media
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua

Caratteristiche Flat Coated Retriever

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Flat Coated Retriever, da qualche anno, un cane nero (a volte marrone scuro), si fa notare da noi – soprattutto in Svizzera tedesca, ma anche, benche’ in modo un po’ piu’ discreto, in Romandia.
Lo si incontra sia alle esposizioni di bellezza che ai concorsi di utility, di caccia o do agily. Si sono riscoperte le sue attitudini per la ricerca delle persone, delle droghe e degli esplosivi. E soprattutto lo si nota come compagno apprezzato si un sacco di famiglie. Un cane dalle molteplici sfaccettature – non puo’ che essere un Retriever – ma non e’ ne un Golden nero, ne un Labrador a pelo lungo.

Durante il corso della sua storia, il Flat Coated Retriever, ha attirato gli amatori appassionati, tra i quali la signora Evelyn Shirley di Ettington Park nello Warwickshire in Inghilterra il cui padre allevava con successo dei Wavy coated (pelo ondulato) Retrievers.
La signora Shirley, con un gruppo di cacciatori spinti dallo stesso entusiasmo, decisero di provare ad allevare il “Retriever perfetto”.
Volevano un pelo piu’ leggero di quello del Wavycoated Retriever che era visibilmente influenzato dal Terra-Nova.
Il fisico doveva essere piu’ elegante, senza perdere comunque la sua potenza e forza. Cosi facendo, la testa del Flat Coated Retriever, e’ diventata piu’ fine, con i suoi contorni caratteristici, realmente diverso dagli altri Retrievers e specifico del Flatcoats, con uno stop poco evidente al punto che i novizi hanno a volte difficolta’ ad accettare.
Ma un altro elemento essenziale era l’attitudine di questo cane al lavoro al quale era destinato: il riporto veloce in mano e senza danni alla preda.
Lo standard della razza, priva di ogni esagerazione, evidenzia sulla necessita’ d’un cane funzionale.

Il Flat Coated Retriever appartiene al Gruppo FCI 8 “Cani da riporto da terra ed in acqua” come anche il Cocker Americano, Curly Coated Retriever, Springer Spaniel Inglese, Golden Retriever e il Lagotto Romagnolo.

Origine

Il Flat coated retriever discende dal Cane di Terranova, la razza venne incrociata con il Setter irlandese. Sembra che abbiano partecipato alla sua selezione anche il Labrador Retriever e il Curly Coated Retriever.

Non si hanno in realtà prove certe dell’origine della razza. Qualche Autore ritiene che sia il più antico di tutti i retriever, mentre per altri questo primato spetta al Curly coated retriever. Stando a quanto afferma Nancy Laughton, grande esperta di Flat, la razza sarebbe originata da un “setter irlandese nero”. Anche Charles Eley, in un testo del 1914, parla di un “Setter da riporto” (retrieving setter) di colore nero. Questo cane, incrociato col il cane di St. John (progenitore del Labrador e del Terranova) avrebbe dato origine al cosiddetto “Wavy coated retriever”, progenitore dell’attuale Flat.
E’ probabile che alla nascita del wavy coated abbiano contribuito anche il setter gordon e forse il collie.
Fu l’inglese Bond Moore a dedicarsi per primo all’allevamento selettivo del Wavy coated, fissandone il tipo e soprattutto il colore nero (i primi soggetti erano spesso focati o brindle, tigrati).

Vero “padre della razza” fu però Mr. S.E. Shirley (1844-1904), fondatore del Kennel Club inglese nel 1873.
Erano suoi Old Bounce e sua figlia Young Bounce, i cani da cui discende in pratica tutte la razza moderna.
L’allevamento “Shirley Retrievers” era basato su cani di Band Moore e di George Brewes, altro noto allevatore dell’epoca.
Shirley si dedicò con particolare attenzione all’eliminazione dei mantelli ondulati e troppo frangiati, che ricordavano troppo il setter.
Il suo miglior cane, Zelatone, è considerato il capostipite della razza; bravissimo a caccia, era anche un cane di grande tipicità che diede diversi figli da esposizione.
Tra i suoi discendenti ci fu il celeberrimo Ch. Moonstone, mai battuto in esposizione e nei field trials.
Ben presto il Flat Coated divenne il cane da riporto per eccellenza: nel 1905 c’erano ben 49 iscritti al Crufts, la più prestigiosa esposizione canina inglese, e nel 1920 la razza contava 440 iscritti al Kennel Club.
In seguito visse un momento difficilissimo, che la portò sull’orlo dell’estinzione nel secondo dopoguerra.
Per fortuna alcuni eccellenti allevatori non si lasciarono smontare dal calo di popolarità: anzi, ebbero tutto il tempo di selezionare con maggior accuratezza, evitando la produzione di tipo “commerciale” che tanto male ha fatto ad altre razze più diffuse e puntando sulla massima espressione del dual purpose, ovvero sul cane “bello e bravo” che dovrebbe essere l’obiettivo di qualsiasi vero cinofilo.
In particolare furono selezionati solo i cani più sani, cosa che oggi regala al Flat un’invidiabile record rispetto agli altri retriever, visto che è la razza con minore incidenza di patologie genetiche (displasia dell’anca e del gomito, patologie oculari ecc.).

 

Carattere

Il Flat coated retrievr è un cane intelligente, sereno e allegro. E’ docile ai comandi e reagisce molto bene all’addestramento; è coccolone e tenero soprattutto coi bambini. Ha delle spiccate doti olfattive e visive che lo rendono un bravo pistaiolo.
Il Flat coated retrievr è un cane disponibile e socievole che si adatta ad ogni tipo di luogo e clima.

Se pensate che il Flat viene definito il “Peter Pan” dei cani, avrete già un’idea abbastanza chiara di quello che significa scegliere un cane di questa razza.
E’ un cane perennemente allegro, che ha sempre voglia di giocare, con una coda in perenne movimento e due occhi intelligentissimi in cui brilla una luce che è insieme gioiosa e ironica.
Questo è il lato che personalmente lo fa preferire ai più famosi “cugini” Golden e Labrador: perché loro hanno l’aria più seria.

Si può capire che un Flat è anziano solo guardandogli il muso (che comunque imbianca molto più tardivamente di altre razze: anche il suo fisico sembra voler resistere strenuamente al tempo che passa), perché per il resto un cane di dodici anni avrà lo stesso spirito, la stessa voglia di giocare, la stessa vitalità di un cucciolone.
E proprio come un cucciolo, per tutta la vita, vorrà stare “vicino vicino” ai suoi umani: il Flat è un cane che ama baciare, saltare addosso, fare la lotta e perfino farsi abbracciare.

Sì, ho detto “perfino”! Perché non è affatto vero che ai cani piaccia essere abbracciati. Dal loro punto di vista è una forte dimostrazione di dominanza, quindi è un atto che, normalmente, il cane sopporta, ma non ama per niente.
Al Flat invece piace, perché è un cane dall’altissima docilità e dalla grande fiducia nei membri umani del suo branco: quindi adora il rapporto fisico con l’uomo.
Tutto questo comporta, ovviamente, la necessità di tenerlo strettamente inserito nel branco. Non è un cane “da giardino”, e se viene abbandonato a se stesso mostrerà un inaspettato potenziale distruttivo che significa solo “stress”.

I cani non sono tutti uguali!
Ci sono razze che possono vivere lontane dal padrone (almeno per qualche ora al giorno) senza soffrirne: ma non è il caso del Flat.
Lui ha un bisogno vitale di stare vicino ai suoi umani, tanto che, lasciato solo in giardino, si ingegnerà in ogni modo per “evadere” da questa prigione dorata (che per lui non è dorata neanche un po’!) e tornare vicino al suo proprietario.
Ci sono razze che hanno dimostrato grandissime potenzialità nell’ingegnarsi a scappare da casa: il Flat è chiamato “I’Houdini dei cani” per la sua abilità di scappare da qualsiasi recinto per tornare dentro casa!

Tutto questo significa che non si deve neppure pensare al Flat se non si ha moltissimo tempo da dedicargli. Non è un cane da tenere come “oggetto utile”, ma un membro della famiglia a tutti gli effetti…anzi, un membro della famiglia che impegna più di altri!
La sua “invadenza” in casa è paragonabile a quella di un bambino di 4-5 anni, che ha bisogno di attenzioni continue…ma che  in cambio può offrire momenti indimenticabili. 
Se invece avete tempo e amore da offrire…allora non scegliete nessun’altra razza: perché un Flat è davvero un compagno speciale!
Non vivrà semplicemente con voi, ma vivrà per voi e ve lo dimostrerà in mille occasioni.

Il Flat è innanzitutto un cane da lavoro, e non bisogna dimenticarlo. Come tutti i retriever è un cane estremamente duttile, adatto praticamente a qualsiasi disciplina, dall’agility all’obedience, dalla protezione civile al freestyle. Però è (e deve rimanere) un retriever, e la cosa che ama di più al mondo è proprio il “mestiere” per cui è nato. Il riporto.
Se poi si tratta di riporto in acqua, meglio ancora! Purtroppo molti proprietari di retriever evitano come la peste proprio il lavoro per cui queste razze sono state selezionate (un vero insulto alla loro storia!) solo perché non amano la caccia e inorridiscono all’idea che per far lavorare il cane si debbano uccidere delle creature indifese. Ma non è così!

Per i retriever sono previste anche prove assolutamente incruente, i cosiddetti PAR (prove attitudinali per retriever, in inglese “working test”), che si svolgono esclusivamente con l’ausilio dei “dummies”, ovvero dei riportelli imbottiti.
I PAR sono organizzati dal retriever club italiano e possono dare grandissime soddisfazioni a cani e padroni… senza ammazzare proprio nessuno!
La “scusa” di essere contrari alla caccia, quindi, non regge: e per quanto il Flat possa essere un compagno davvero speciale in qualsiasi avventura sportiva, sarebbe sempre corretto e rispettoso nei suoi confronti dargli almeno un minimo di addestramento al riporto: cosa che tra l’altro vi permetterà di valutare le sue attitudini e conseguentemente di decidere il suo eventuale utilizzo come riproduttore.
Perché un Flat campione di freestyle, per esempio, sarebbe sicuramente osannato da tutto il pubblico: ma se poi producesse figli che si disinteressano al riporto, si farebbe un grave danno alla razza.
La cinofilia sportiva può essere un bellissimo “gioco”, ma la riproduzione è una cosa seria; e quando si decide di mettere al mondo dei cuccioli bisogna sempre rispettare, per primissima cosa, l’essenza della razza, qualsiasi essa sia.
I retriever sono cani da caccia, e prima di farli riprodurre è doveroso accertarsi che abbiano le giuste attitudini al lavoro per cui sono stati selezionati.
Una volta assodato questo (magari con un piccolo corso ad una scuola per retriever, che vi fornirà le basi dell’obbedienza utili per qualsiasi futuro sportivo e non) potrete scegliere liberamente come impiegare il vostro Flat.
Escluso l’utilizzo come cane da divano o “nano da giardino”…tutto è lecito: ma prima di ogni altra cosa, fatelo riportare!


Standard di razza

ASPETTO GENERALE
Cane vivace e attivo, di media taglia, dall’espressione intelligente, che mostra potenza senza essere pesante, e agilità senza essere allampanato.
COMPORTAMENTO – CARATTERE
Ampiamente dotato di naturale abilità per la caccia, di ottimismo e generosità dimostrati dall’entusiastico movimento della coda; fiducioso e gentile.
TESTA
Lunga e ben modellata.
REGIONE DEL CRANIO: cranio piatto e moderatamente ampio. Stop leggero stop fra gli occhi, assolutamente non accentuato, e che non deve comunque conferire alla faccia un profilo concavo o discendente.
REGIONE DEL MUSO: tartufo di buona misura, con narici aperte. Mascelle/denti: mascelle lunghe e forti, in grado di riportare una lepre o un fagiano, con regolare, perfetta e completa chiusura a forbice, cioè con gli incisivi superiori che si sovrappongono, a stretto contatto, agli incisivi inferiori e sono impiantati perpendicolarmente alle mascelle. Denti forti e robusti. Occhi di media dimensione, color marrone scuro o nocciola, con espressione molto intelligente (gli occhi rotondi sporgenti sono altamente indesiderabili). Non sono posizionati obliquamente. Orecchi piccoli e ben inseriti, aderenti ai lati della testa.
COLLO
La testa è ben unita al collo, che è ragionevolmente lungo ed esente da pelle rilasciata. Inserito armoniosamente nelle spalle, è obliquo e si fonde bene con il dorso, in modo da permettere una facile ricerca della traccia.
CORPO
Rene corto e quadrato. Una zona lombare non compatta è altamente indesiderabile. Torace alto e ben ampio, con sterno ben definito.
Costole anteriori relativamente piatte.
Torace con buone costole che mostrano una graduale cerchiatura: ben arcuate nel centro, ma in modo più modesto verso il posteriore.
CODA
Corta, diritta e bene inserita, portata gaiamente, ma mai molto al di sopra del livello del dorso.
ARTI
ANTERIORI: diritti, con ovunque ossatura di buona qualità. Gomiti che si muovono liberamente e regolarmente sul torace.
Piedi anteriori: rotondi e forti con dita serrate e ben arcuate.
Cuscinetti spessi e forti.
POSTERIORI: muscolosi. Senza alcuna deviazione.
Ginocchio moderatamente angolato.
Garretto moderatamente angolato e ben disceso.
Garretti vaccini altamente indesiderabili.
Piedi posteriori rotondi e forti con dita serrate e ben arcuate.
Cuscinetti spessi e forti.
Andatura: libera e fluida, con movimento diritto e in linea, sia visto dal davanti che dal dietro.
MANTELLO/PELO
Denso, di tessitura da media a fine, di buona qualità, il più piatto possibile Arti e coda ben frangiati. A maturità raggiunta, un ricco mantello completa l’eleganza di un buon cane.
COLORE
Solo nero o fegato.
TAGLIA
Altezza preferita: Maschi 59 – 61,5 cm Femmine 56,5 – 59 cm Peso preferito in condizioni difficili: Maschi 27-36 kg Femmine 25-32 kg.
DIFETTI
Qualsiasi deviazione dai punti di cui sopra dovrebbe essere considerata difetto, e la severità con cui questo difetto sarà penalizzato deve essere proporzionala alla sua gravità, e ai suoi effetti sulla salute e sul benessere del cane, e sulla capacità di svolgere il suo tradizionale lavoro.
DIFETTI ELIMINATORI 
Cane aggressivo o eccessivamente timido.
Qualsiasi cane che presenti evidenti anomalie d’ordine fisico o di comportamento, sarà squalificato.
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.

Utilizzazione

Il Flat coated retrievr è un ottimo cane da riporto e anche buon cacciatore in palude. Oggi è considerato un simpatico cane da compagnia.

Alimentazione

Il tipo di cibo da somministrare si può dividere in due categorie: mangimi secchi o il tradizionale pasto casalingo. Quest’ultimo non si intende il pasto con gli avanzi di cucina, ma un pasto contenente carne (bianca o rossa), verdure, cereali, pane secco, pasta o riso. La carne può essere sostituita, una o due volte la settimana, con del pesce, delle uova o del formaggio magro, e da una buona quota di grassi (condire con olio di oliva).
Questa è una dieta da seguire scrupolosamente sotto controllo veterinario.
Mangimi secchi: esistono diversi tipi di mangimi, l’ importante è scegliere un ottimo mangime senza guardare la quantità o il prezzo.

Note

Il Flat coated retriever è un cane che esige molto movimento.
Fino al 1913, i Golden Retriever erano chiamati “Flat Coated gialli”. Ma il Flat giallo, in realtà, esiste ancora: solo che è stato escluso dallo Standard, proprio per evitare confusioni (e incroci) con il Golden, che era diventato una razza a se stante e se n’era andato per la sua strada.
Oggi vengono effettuati degli esami sul DNA degli stalloni e delle fattrici per poter constatarne la trasmissibilità di questo colore “indesiderato” (solo per le esposizioni, visto che non comporta alcun problema e che i Flat gialli sono Flat come tutti gli altri!); alcuni stalloni o fattrici possono essere portatori del carattere giallo, pur non esprimendo il carattere stesso, come nei Labrador.
Il test può essere effettuato su sangue (HealthGene) oppure sulla mucosa della bocca (VetGen); in questo modo si stabilisce il genotipo del soggetto.

Foto di Flat Coated Retriever