Pastore Bergamasco

Pastore Bergamasco

  • Taglia media
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 1 - cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)

Caratteristiche Pastore Bergamasco

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Pastore Bergamasco è un cane di media taglia, di aspetto rustico, ben proporzionato.
 
È una antica razza italiana utilizzata come cane conduttore per guidare e condurre il bestiame, caratterizzata da un mantello particolare; a differenza dell’aspetto rustico, ha un carattere dolce e affettuoso. Instaura con l’uomo un legame molto stretto e sa conquistare il vostro affetto con amore e intelligenza. Il Pastore Bergamasco è un cane sano e robusto, idoneo agli impieghi più vari: compagnia, guardia, tracking, protezione civile, oltre che conduzione del bestiame.
 
Il pelo è una delle principali caratteristiche di questa razza, abbondante su tutte le parti del corpo e con evidente differenza fra pelo caprino ed ovino, di colore grigio, grigio a macchie nere o nero opaco; è fortemente costruito e molto ben proporzionato; il tronco sta nel quadrato; l’andatura è sciolta e adatta a lunghe distanze.

Il prezzo per un cucciolo di Pastore Bergamasco varia tra circa 800 e 1300 euro.

Origine

Il Bergamasco, o Pastore di Bergamo, è una delle più antiche razze italiane da gregge.
 
La sua rassomiglianza con altre razze da pastore europee – come Komondor e Puli, entrambe ungheresi – fa supporre che queste razze abbiano un’origine comune.
Il Bergamasco potrebbe discendere dai grandi cani del tipo dei Mastini Tibetani che seguirono le popolazioni asiatiche durante le loro migrazioni.
Secondo il clima e la geografia delle regioni in cui si fermarono, questi cani ebbero una differente evoluzione, dando origine a razze europee simili, che, tuttavia, si distinguono per la taglia, la tessitura del pelo, la lunghezza e il colore del mantello.
Secondo alcuni esperti, gli antenati dei Pastori italiani sarebbero stati portati dalle legioni romane al ritorno dalle loro campagne in Asia minore.
Altri ritengono che la loro importazione sia ancora più antica: sarebbe, cioè, avvenuta contemporaneamente ai primi scambi commerciali tra i Fenici e i popoli del bacino del Mediterraneo più di 2.000 anni fa.
Da questi ceppi originali sarebbero nati sia il Pastore Maremmano-Abruzzese, diffuso in Toscana e in Abruzzo, sia, per derivazione, un Pastore da montagna, dal pelo folto e ricadente, utilizzato come guardiano delle pecore sugli alpeggi sovrastanti Bergamo (di cui il nome di questo cane, la cui presenza nella zona è attestata fin dal XVI secolo).

Carattere

Elogiato dal naturalista svizzero F. de Tschudi nella sua opera “Le Monde des Alpes” per il coraggio con il quale combatteva i lupi, il Bergamasco suscita l’ammirazione degli specialisti dei cani da pastore, e quali amano sottolineare il suo ardore nel lavoro, la sua tenacia e la sua “forza tranquilla”.
 
Oggi, però, per forza di cose, la sua attività in questo campo si è molto ristretta, ed esso ha dovuto, come molti altri cani da gregge riconvertirsi a svariati compiti, nei quali comunque le sue qualità fisiche e comportamentali lo fanno ben figurare (per esempio, è utilizzato nei servizi di Polizia italiani come ricercatore di piste, cane da valanga e da catastrofe).
Inoltre, come animale da compagnia ha ottenuto il massimo successo, divenendo, da qualche anno, molto ricercato; pur essendo poco portato alle smancerie, è un compagno inseparabile dei bambini sui quali veglia con tenerezza e grande serietà.
Questo cane franco, calmo, paziente, intelligente ed equilibrato ha conservato un carattere riflessivo, rimanendo austero e autonomo; è facile da addestrare, a condizione di non impartirgli ordini inutili o chiedergli di comportarsi come uno schiavo.
Non bisognerà esitare nel lasciargli tutta la libertà di cui ha bisogno per sviluppare completamente le sue capacità: se sarà stato educato bene fin dalla sua più tenera età, non ne faranno mai un cattivo uso.
 

Affettuosità verso la famiglia

Il Pastore Bergamasco, essendo un cane da pastore, è un ottimo cane da guardia e da compagnia.
Questa razza proteggerà la sua famiglia anche a costo della sua vita.
 

Amichevole con i bambini

Questa razza ama giocare con i bambini e può essere considerato un perfetto guardano.
È sempre consigliata la supervisione di un adulto mentre gioca con i più piccoli a causa della sua mole.
 

Rapporto con gli sconosciuti

Il Pastore Bergamasco è un ottimo cane da guardia con temperamento mite, ma alla presenza di conosciuti “molesti” potrebbe fraintendere la situazione e reagire per proteggere il territorio e la sua famiglia.
 

Socialità con altri cani

Il Pastore Bergamasco è un cane molto giocoso sia verso gli umani che verso i suoi simili. È sempre consigliata la socializzazione fin da quando è cucciolo in modo da evitare problemi futuri. Durante tutte le fasi di gioco è importante osservare il comportamento del cane e agire di conseguenza.

Standard di razza

CLASSIFICAZIONE ENCI/F.C.I.
Gruppo 1: Cani da pastori e bovari (escluso bovari svizzeri), Sez. 1°
 
ASPETTO GENERALE
Il Pastore Bergamasco è un cane di mole media, di aspetto rustico, con pelo abbondante su tutte le parti del corpo, fortemente costruito ma molto ben proporzionato. La conformazione generale è quella di un mesomorfo, il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometrico) ed anche rispetto ai profili (alloidico).
 
PROPORZIONI IMPORTANTI
La lunghezza del tronco misurata dalla punta della spalla (angolo scapolo omerale esterno) alla punta della natica (punta posteriore dell’ischio) è pari all’altezza del garrese (il tronco cioé sta nel quadrato). Può essere tollerato, anche se non gradito, un lieve scarto ma comunque non superiore ad 1 o 2 m. La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza del garrese. L’altezza del costato deve raggiungere il 50% dell’altezza del garrese.
 
COMPORTAMENTO E CARATTERE
La funzione del cane da Pastore Bergamasco consiste nella guida e nella custodia del gregge, lavoro in cui evidenzia un comportamento esemplare per attenzione, riflessione ed equilibrio. Le sue capacità di apprendere e di decidere unite a moderazione e pazienza ne fanno anche un ottimo cane da guardia e da compagnia, idoneo agli impieghi più svariati. Instaura con l’uomo uno stretto legame.
 
TESTA
La lunghezza del muso uguaglia la lunghezza. del cranio. Nel suo assieme la testa si presenta grossa e di forma parallelepipeda. La pelle non deve essere spessa ma aderente ai tessuti sottostanti e non deve formare rughe.
 

  • REGIONE CRANICA
    Il cranio si presenta largo e leggermente convesso fra le orecchie; pure largo e arrotondato alla fronte. La direzione degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso è parallela. La sua lunghezza è pari alla lunghezza del muso. La sua larghezza non deve superare la metà della lunghezza totale della testa. I seni frontali sono ben sviluppati tanto in senso longitudinale quanto in senso trasversale; le arcate sopracciliari sono ben marcate. La sutura mediofrontale (o metopica) è marcata; l’apofisi occipitale deve essere netta e prominente. La depressione naso-fontale (stop) ben raccordata, ma accentuata, dato lo sviluppo delle apofisi dei nasali e del frontale, dei seni e delle arcate sopracciliari.
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  • REGIONE FACCIALE
    Il muso va assottigliandosi gradatamente verso l’estremità; le sue facce laterali sono leggermente convergenti, di modo che il muso stesso non è a punta, ma tronco, con la faccia anteriore piuttosto piatta. La sua lunghezza è uguale alla lunghezza del cranio. La sua larghezza è considerata a metà della sua lunghezza, è circa il 50% della sua lunghezza. L’altezza del muso non deve essere inferiore alla metà della sua lunghezza. Il profilo superiore del muso determinato dal profilo dorso nasale è rettilineo. Il profilo inferiore del muso non è dato dal labbro ma dalla mandibola. Per tale conformazione la commessura labiale non è cadente. La rima buccale è lunga in modo che la commessura labiale possa arrivare sino ad incontrare la perpendicolare calata dall’angolo esterno dell’occhio. Il profilo della mascella inferiore è quasi rettilineo.
    Le labbra sono sottili, si dipartono sotto il tartufo, determinando un arco di 1/3 di cerchio a corda molto lunga e sono poco sviluppate; in modo da coprire appena i denti della mandibola. I bordi labiali sono ben pigmentati.
    Le mascelle sono entrambe ben sviluppate; il corpo della mandibola è pure sviluppato e largo.
    I denti sono bianchi, completi per sviluppo e per numero; incisivi regolarmente allineati. La chiusura è a forbice.
    Guance: poco rilevate.
    Gli occhi sono grandi, iride di colore marrone più o meno scuro secondo il colore del mantello. La posizione è subfrontale; l’espressione è dolce e serena, attenta. La rima palpebrale è leggermente ovale, l’asse palpebrale è inclinato di circa 15° sull’orizzonte. Le palpebre ben aderenti al bulbo con i margini ben pigmentati in nero; le ciglia sono particolarmente lunghe per poter sollevare i peli della fronte che ricadono davanti agli occhi.
    Orecchie: inserite al di sopra dell’arcata zigomatica; semipendenti con i due terzi terminali che restano cadenti: in attenzione l’orecchio viene leggermente rialzato in prossimità della sua base. La forma è triangolare. La lunghezza dell’orecchio varia da 11 cm a 13 cm. La larghezza da cm 6,5 a 8 cm. Presenta una base larga che posteriormente arriva all’attaccatura della testa al collo mentre anteriormente arriva a metà del cranio. Apici leggermente arrotondati. Il pelo sulle orecchie è eggermente ondulato, morbido e finisce in frange a punta.

 
COLLO
Il profilo superiore è leggermente convesso. E’ leggermente più corto della testa: in estensione infatti non oltrepassa 1’80% della lunghezza totale della testa. Il perimetro del collo a metà della sua lunghezza deve essere almeno il doppio della sua lunghezza. La pelle non è mai lassa, con assenza quindi sempre di giogaia. Il pelo deve essere folto.
 
TRONCO
Linea superiore: il garrese si eleva sul profilo dorsale che è rettilineo. Segue la regione dei lombi che presenta una certa convessità. La groppa invece è alquanto scoscesa.
 
GARRESE
Alto e lungo. Collo ben fuso al tronco.
 
DORSO
Rettilineo e lungo circa il 30% dell’h. al garrese. Ben muscolato e di buona larghezza. La regione lombare è ben saldata con la linea del dorso e della groppa. La lunghezza della porzione lombare è di circa il 20% dell’h. al garrese, perciò nettamente più corta della porzione dorsale. La larghezza della regione lombare è quasi pari alla sua lunghezza; ben sviluppata la muscolatura della regione.
 
GROPPA
Larga, robusta, muscolosa, scoscesa, inclinata, cioè sull’orizzontale di circa 30°: la sua larghezza trasversale, tra le due anche, deve raggiungere 1/7 dell’h. al garrese.
 
COSTATO
Deve essere ampio, disceso fino ai gomiti e ben cerchiato. Il suo perimetro (misurato dietro i gomiti) supera di 25% l’h. al garrese. Il suo diametro trasversale deve raggiungere il 30% dell’h. al garrese. La profondità e l’h. del costato debbono raggiungere il 50% dell’h. al garrese.
 
LINEA INFERIORE
Il profilo inferiore del ventre dal profilo dello sterno rimonta pochissimo, sicché il ventre risulta poco retratto. I fianchi debbono essere lunghi come la regione lombare (perciò corti). L’incavo dei fianchi è minimo.
 
CODA
Inserita all’ultimo terzo della groppa, grossa e robusta alla radice, va gradatamente affusolandosi sino alla punta. E’ ricoperta di pelo caprino e lievemente ondulato. La sua lunghezza è fra il 60 e il 65% dell’h. al garrese e arriva facilmente al garretto, quando il cane è in stazione normale, meglio se è più corta. Il portamento della coda quando il cane è in riposo, deve essere a “scimitarra”, cioé pendente per 2/3 e leggermente ricurva nel terzo inferiore. Quando il cane è in azione, la coda sbandiera.
 
ARTI
 

  • ARTI ANTERIORI
    Esame complessivo: gli appiombi anteriori risultano regolari sia osservati di profilo che di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito è il 50% dell’h. al garrese. Risultano ben proporzionati al formato del cane.
     

    • Spalla: la spalla è forte, massiccia. La lunghezza èpoco più di un quarto dell’h. al garrese (da cm. 15 a 17). L’inclinazione è da 45° a 55° sul piano orizzontale. La muscolatura deve essere sempre ben sviluppata.
      Braccio: deve essere muscoloso e di ossatura forte. La lunghezza è il 30% dell’h. al garrese. La sua inclinazione sull’orizzontale è fra 60° e 70°. L’angolo scapolo-omerale oscilla circa tra 105° – 125°.
    • I gomiti: debbono trovarsi in piani paralleli al piano mediano al corpo. La punta del gomito deve trovarsi sulla perpendicolare calata dell’angolo caudale della scapola. L’angolo omero-radiale oscilla circa tra i 150° e i 155°. Il pelo dai gomiti in giù deve essere, abbondante, lungo e folto, tendente ai bioccoli.
      Avambraccio: è verticale; la sua lunghezza è almeno uguale a quella del braccio. La muscolatura e l’ossatura sono ben sviluppate.
    • Carpo: segue la linea verticale dell’avambraccio, ben mobile e asciutto e con l’osso pisiforme ben sporgente.
    • Metacarpo: deve essere asciutto e ben mobile. Visto di fonte la sua direzione deve essere nel medesimo piano verticale passante per l’avambraccio. Visto di profilo è alquanto flesso in avanti.
    • Piede: ha forma ovale (di lepre) a dita unite tra di loro ed arcuate. Unghie forti, ricurve e ben pigmentate. Suole asciutte e pigmentate in scuro.

     

  • ARTI POSTERIORI
    Esame d’insieme: arti posteriori ben rapportati al formato del cane. Appiombi regolari sia visti di profilo che dietro.
     

    • Coscia: lunga, larga, coperta di muscoli, con il margine posteriore leggermente convesso. La sua lunghezza supera circa il 30% dell’h. al garrese, e la sua larghezza il 75% della sua lunghezza. L’angolo coxo-femorale oscilla fra i 100° e i 105°.
    • Gamba: ha forte ossatura, muscoli asciutti e scanalatura gambale ben marcata. La sua lunghezza è di circa 1/3 dell’h. al garrese. La sua inclinazione sull’orizzontale è di 55° circa.
    • Ginocchio: il ginocchio si mantiene in perfetto appiombo con l’arto e non deve deviare ne in dentro ne in fuori. L’angolo febimoro-tibiale è aperto e il Pelo suo valore è di 130° – 135° circa.
    • Garretto: le facce del garretto debbono essere ben larghe. L’altezza dalla punta del garretto a terra non deve essere inferiore al 25% dell’h. al garrese. L’angolo dell’articolazione tibio- tarsica oscilla fra i 140° e i 145°.
    • Metatarso: la sua lunghezza è circa il 15% dell’h. al garrese. Considerando il metatarso a se stante; diversamente se misurato alla punta del calcagno, la sua lunghezza è pari a quella del garretto. La sua direzione deve essere verticale. Lo sperone, se presente, deve essere asportato.
    • Piede: come l’anteriore e con tutti i requisiti di questo.

 
ANDATURE
Passo sciolto e lungo; il trotto abbastanza allungato e molto resistente è l’andatura più utilizzata. Per la sua stessa conformazione può passare facilmente al galoppo ordinario che mantiene relativamente a lungo.
 
PELLE
Aderente al corpo, deve essere sottile in ogni regione, specialmente sulle orecchie e sugli arti anteriori. Collo senza giogaia e testa senza rughe. Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero.
 
MANTELLO
Pelo: molto abbondante, molto lungo e diversificato. La tessitura è ruvida (caprina) in particolare sulla metà anteriore del tronco. Dalla metà del torace per tutta la parte posteriore del corpo, e per tutti gli arti tende ai bioccoli o è già a bioccoli, in relazione all’età del soggetto: i bioccoli devono partire dalla sommità della linea dorsale, ricadendo sulle pareti laterali del tronco. Sulla testa il pelo è meno ruvido e ricade sugli occhi ricoprendoli. Sugli arti il pelo deve essere distribuito uniformemente su tutte le parti a fiocchi molli, diretto verso terra, a colonna, sull’anteriore e a bioccoli sul posteriore, senza formare frange. Il sottopelo è tanto corto e folto da non lasciare facilmente scorgere la pelle. Deve essere untuoso al tatto.
Colore del manto: colore grigio uniforme o a chiazze di tutte le gradazioni dalle più tenui di grigio fino al molto chiaro e al nero, anche con sfumature isabella e fulvo chiaro. E’ ammesso il colore uniforme nero purché opaco (zaino). Il colore bianco uniforme è proscritto. Sono tollerate le chiazze bianche quando la superficie delle stesse non supera il quinto della superficie totale del mantello.
 
TAGLIA E PESO
 

  • Statura: l’altezza al garrese ideale è per i maschi di 60 cm. con 2 cm. di tolleranza in eccesso ed in difetto. Per le femmine è di cm. 56, sempre con 2 cm. di tolleranza in più o in meno.
  • Peso: Maschi circa Kg. 32-38. – Femmine circa Kg. 26-32.

 
DIFETTI
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione così come la testa troppo piccola e l’ambio continuato.
 
DIFETTI ELIMINATORI
 

  • Testa: assi cranio-facciali convergenti o divergenti. Prognatismo accentuato e deturpante. Strabismo bilaterale. Tartufo con depigmentazione, eterocromia dell’iride mono e bilaterale.
  • Statura: non compresa entro i limiti regolamentari, calcolati i margini di tolleranza. Coda a tromba.

 
DIFETTI DA SQUALIFICA
 

  • Tartufo: depigmentazione totale.
  • Canna nasale: decisamente montonina o concava. Depigmentazione totale bilaterale delle palpebre, occhio gazzuolo (anche un solo occhio).
  • Mascelle: enognatismo. Organi sessuali: criptorchidismo, monorchidismo, evidente deficienza di uno o tutte e due i testicoli.
  • Coda: anurismo, brachiurismo, portata arrotolata sul dorso. Colore del manto: bianco per una superficie maggiore di 1/5 della superficie totale.
  • Pelle: depigmentazione totale dei margini labiali o depigmentazione totale bilaterale delle palpebre.

 
N.B: I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

Utilizzazione

Il Pastore bergamsco è un eccellente cane da pastore; con l’addestramento può diventare un ottimo cane da guardia, da difesa, aiutante dei pompieri; è molto apprezzato anche come cane da compagnia.

Alimentazione

In media un Pastore Bergamasco adulto ha bisogno di 500-600 g di alimento al giorno (variabili in base al metabolismo ed alle reali esigenze dell’animale).
Nei cuccioli in fase di sviluppo la razione alimentare va suddivisa in 3 pasti mentre negli adulti sono più che sufficienti due pasti.
Ogni pasto deve contenere l’adeguato apporto di proteine, grassi, carboidrati e fibre.

Note

Il suo mantello lo rende insensibile alle intemperie; è necessario però lavarlo almeno due volte all’anno, senza sciogliere i nodi caratteristici.
Non adatto alla vita in appartamento.

Adattabilità

Adattabilità alla vita in appartamento

Il Pastore Bergamasco è generalmente selezionato per lavorare nelle montagne dell’Italia settentrionale; pertanto, non è adatto alla vita di appartamento in quanto ha bisogno di spazi verdi dove correre e giocare. È consigliata una casa con ampio cortile o una cascina.
 

Tolleranza a stare da solo

Il Pastore Bergamasco essendo molto legato alla sua famiglia, soffre molto la lontananza, potrebbe soffrire di ansia da separazione se lasciato da solo per lunghi periodi.
Tramite un adeguato addestramento può essere lasciato solo per brevi periodi in attesa del ritorno del padrone, magari tenendolo occupato con giochi e giocattoli.
 

Adatto come primo cane

Il Pastore Bergamasco grazie al suo carattere tranquillo ed equilibrato è adatto come primo cane, ma è difficoltoso il suo mantenimento. In quanto il suo mantello fitto ha bisogno di molte cure e inoltre bisogna tenere in considerazione la gestione di un cane di grossa taglia.
 

Tolleranza alle temperature

Il Pastore Bergamasco si adatta molto bene alle basse temperature grazie al suo abbondante mantello. Il suo mantello lo protegge anche dal caldo, ovviamente ha sempre bisogno di un posto asciutto e fresco per ripararsi dalla pioggia e dalle alte temperature.

Cure e salute

Cura e perdita del pelo

La cura del pelo del Pastore Bergamasco è fondamentale per il benessere del cane, richiede impegno costante in quanto bisogna prevenire la formazione di matasse.
Il pelo di questa razza è formato da coccoli e taccole nella parte posteriore che non deve essere pettinato mentre la parte anteriore è formato dal pelo caprino. I boccoli che si formano nel mantello vanno separati a mano nella fase tra l’anno e mezzo ed i due anni di età e dopo i tre anni l’aspetto del cane è quello definitivo. Molto importante è non lavare più di due volte l’anno il cane: il grasso naturale del pelo si potrebbe sciogliere non proteggendo più l’animale. Periodicamente è necessaria una toilettatura professionale per accorciare i boccoli.
La perdita del pelo è concertata soprattutto nei periodi di muta stagionale.
 

Salivazione e contenimento della bava

Questa razza non ha eccessiva perdita di bava, se dovesse succedere sarebbe necessario controllare il cavo orale per assicurarsi che non siano presenti infiammazioni.
 

Facilità di pulizia

La pulizia del Pastore Bergamasco è semplice in quanto non necessità di particolari cure.
Periodicamente bisogna controllare le orecchie, i denti e gli spazi digitali per evitare che siano presenti forasacchi.
 

Salute e malattie

Il Pastore Bergamasco è un cane longevo che non presenta particolari malattie, però potrebbe soffrire di displasia all’anca e al gomito.

Apprendimento

Intelligenza e addestramento

Il Pastore Bergamasco è una razza canina intelligente e facile da addestrare, in quanto nasce come cane da gregge. Il suo percorso inizia con la socializzazione quando è cucciolo per terminare con l’addestramento nella fase adulta.
 

Fedeltà

Il Pastore Bergamasco è un cane estremamente fedele verso la sua famiglia, difficilmente si allontanerà dalla sua casa o dal padrone.
 

Tendenza alla caccia

Il Pastore Bergamasco non ha propensione alla caccia, anzi si prende cura del gregge e degli animali sotto il suo controllo.
 

Tendenza a mordere, abbaiare o ad ululare

Questa razza non ha la tendenza a mordere o ad abbaiare. Abbaia solo se è necessario per avvertire il padrone del pericolo.
 

Bisogno di esercizio e gioco

Il Pastore Bergamasco ha bisogno di esercizio fisco regolare per mantenersi in salute e in forma, in quanto tramite l’esercizio fisico riesce a sfogare l’energia in eccesso accumulata.
 
Inoltre tramite le diverse attività conduttore /padrone oltre a sfogare l’energia in eccesso permette di consolidare il rapporto e creare un legame ancora più forte.
 
Il Pastore Bergamasco per eccellenza si può considerare un gran giocherellone, infatti ama giocare con i bambini e con la sua famiglia.

Foto di Pastore Bergamasco