Cani e pappataci binomio pericoloso
22 aprile 2010
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Cani e pappataci binomio pericoloso

Con la bella stagione e il clima caldo aumenta il rischio per i nostri cani di contagio di leishmaniosi, causata dalla puntura di un minuscolo insetto volante, il pappatacio. Questa malattia è particolarmente insidiosa per il cane per l’incubazione che può durare anche alcuni anni per poi avere una manifestazione interna o altrimenti esterna anche grave, si hanno forme cutanee (ulcere localizzate, alopecia, dermatiti), congiuntiviti, perdita di peso, onicogrifosi. La diffusione di questa zoonosi a causa del clima mediterraneo riguarda tutto il territorio italiano, anche se le zone più colpite rimangono quelle della costa tirrenica, del basso Adriatico e le isole maggiori. Al momento uno tra i metodi più efficaci per controllare la diffusione della leishmaniosi canina è applicare al cane un collare a base di deltametrina che si distribuisce sulla superficie dell’animale e impedisce la puntura dell’insetto vettore, i pappataci per un periodo di 5 mesi. Nelle zone con particolare presenza di pappataci è comunque preferibile, durante le ore notturne e crepuscolari, non lasciare i cani all’aperto, ma ripararli in locali trattati con insetticidi (piretroidi) e dotati di finestre e porte con reti a maglie fini per evitare il passaggio degli insetti.