Incatenato alla catena, Chihuahua viene ingoiato da pitone

Proprio una brutta fine per un Chihuahua australiano, ingoiato da un pitone lungo tre metri, mentre si trovava nel suo giaciglio legato a una catena. Motivo per cui il povero quattro zampe non ha potuto opporre alcuna resistenza al grosso rettile. Stando a quanto si legge in un articolo pubblicato sul sito greenstyle.it, la proprietaria del quattro zampe era solito legarlo per qualche ora il pomeriggio, affinché potesse vagare in giardino, prendere un po’ di aria fresca, senza però scappare. Un’esigenza dettata anche dalla tipologia dell’abitazione in cui abita la donna, che non prevede giardini recintati, bensì grandi spazi aperti vicini alla natura incontaminata. Ma ciò, purtroppo, è stato fatale all’animale. Ad accorgersi di questo terribile incidente è stata propria la sua proprietaria, recatasi nella cuccia per slegare il suo pet. Ed è proprio in quel momento che la donna ha trovato il grande pitone con la catena ancora penzolante dalle fauci, mentre verso la metà del suo lungo corpo c’era un rigonfiamento del tutto compatibile con quello del Chihuahua. Una morte davvero terribile, ma anche un po’ strana, poiché è davvero molto raro che i serpenti attacchino i piccoli cani, a meno che non siano molto affamati. Inoltre, Sue Ulyatt, membro del Wildlife Information Rescue And Education Service, ha spiegato come i quattro zampe – anche di piccole dimensioni – siano in grado di battere i serpenti in simili confronti, perché l’abbaiare spaventa l’avversario strisciante, che scappa impaurito: “Solo il secondo incidente di questo tipo che abbiamo avuto in 10 anni. Normalmente è il contrario: è il cane che vince sul serpente. […] Legare momentaneamente un cane nei pressi di un’area aperta e selvaggia è certamente responsabile, ma – dichiara l’uomo – questo cane era troppo piccolo. Sarebbe stato meglio tenerlo in casa”. Adesso il pitone – che secondo gli esperti impiegherà circa un mese per digerire completamente il povero Chihuahua – è stato preso in carico dagli addetti della protezione animale, che provvederanno alla sua nuova immissione in natura.