Mangiato vivo da altri cani: la storia di Ugdino, proveniente da un canile sequestrato
9 dicembre 2013
3 min

Mangiato vivo da altri cani: la storia di Ugdino, proveniente da un canile sequestrato

maltrattamento
La pelle dal basso torace fino a una buona parte delle zampe posteriori non c’è più. Il resto è gravemente scarnificato. Il sospetto dei volontari che l’hanno tratto in salvo è che Ugdino – uno dei tanti cani del canile che si trova nel Comune di Trani (BT), finito sotto sequestro lo scorso novembre dopo un intervento del Nas dei carabinieri e della task force del Ministero della Salute – sia stato assalito da altri pelosi e poi mangiato vivo. Nonostante le gravi condizioni in cui è stato trovato (nella foto ben nascoste dalla coperta che lascia trasparire solo una serie di tubicini), “il suo desiderio di vita, oltre ogni aspettativa, dà la forza ai volontari – dichiara in un articolo di GeaPress Nadia Martignoni, volontaria di UGDA (Comitato Ufficio Garante Diritti Animali) – di entrare in quel posto ogni giorno sapendo che tutti questi cani, come Ugdino, meritano una seconda possibilità”. Il povero quattro zampe si trova per ora ricoverato in una clinica veterinaria specializzata, lui come altri compagni con la coda. Tutto ciò a spese delle associazioni (UGDA e Lega Nazionale per la Difesa del Cane) che non si sono tirate indietro innanzi alla richiesta di custodia della grande struttura pugliese. Si tratta in tutto di seicento cani, in taluni casi trasferiti in altri posti a seguito dell’alluvione che alcuni giorni fa ha letteralmente sommerso il canile, peggiorando una situazione già di suo piuttosto critica. Ugdino, opportunamente trattato anche al fine di lenire il dolore, deve prima stabilizzarsi per poi subire una serie di interventi di ricostruzione. L’obiettivo è restituirgli una vita dignitosa, ricca di quell’amore e di quelle cure che fino a qualche giorno fa gli sono state negate. La sua grande forza di volontà, l’immane voglia di vivere sono diventati simbolo del riscatto che tanto si desidera per tutti gli altri poveri trovatelli a quattro zampe, fatti vivere in condizioni pietose e ai quali, troppo spesso, non viene riservato alcun rispetto. Se Ugdino ce la farà, tutti loro ce la possono fare. L’invito dei volontari che se ne prendono amorevolmente cura è di non lasciarli soli. A tal proposito, l’agenzia di stampa GeaPress divulga il link delle donazioni, che perverranno alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane e UGDA al fine di aiutare i cani di Trani. “Altri esseri umani – aggiunge Martignoni – si sono impegnati per restituire loro la dignità. Grazie a tutti per il vostro sostegno”.