Tassista si rifiuta di far salire un cieco e il suo cane guida
22 aprile 2014
2 min

Tassista si rifiuta di far salire un cieco e il suo cane guida

Un non vedente e la sua guida a quattro zampe lasciati a piedi, ieri pomeriggio, da un tassista a Piazzale Roma, il principale snodo viario che conduce al nucleo storico della città di Venezia. L’ennesimo episodio di discriminazione nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, che ora potrebbe costare all’autista del taxi la revoca della licenza. Il tutto ha avuto inizio, quando – verso le 18,30 – cinque amici, tra cui un cieco accompagnato da un cane guida, hanno chiamano un taxi dopo aver visitato il centro storico veneziano. Accortosi dell’animale, il tassista – così come si apprende da un articolo pubblicato sul sito nuovavenezia.gelocal.it – avrebbe fatto subito una smorfia di disappunto, cercando a tutti i costi e da subito una scusa per lasciare a terra tutto il gruppo. Prima, infatti, ha chiesto che al quattro zampe fosse messa la museruola. Così è stato fatto. Poi, non contento, ha chiesto che il cane venisse messo anche dentro a un trasportino, cosa non prevista per i cani accompagnatori. Il gruppetto di amici ha cercato di spiegare all’uomo che cosa prevedesse la legge, ma lui non ha voluto sentire ragione e, infine, ha fatto salire un altro cliente diretto all’aeroporto. Non tenendo conto, tra le altre cose, che era l’unico che in quel momento ad avere un van che potesse trasportare persone disabili.Allora uno del gruppo ha chiamato il 113, mentre i colleghi del tassista “discriminatore – capito cosa era successo e vergognandosi per il comportamento del collega – sono intervenuti in aiuto dei cinque e del cane guida, riuscendo in pochi minuti a trovare un secondo van attrezzato per il trasporto di oltre quattro persone. Il non vedente ha annunciato di voler presentare un esposto in Procura e di segnalare l’episodio al Comune che ha rilasciato la licenza al tassista: ciò potrebbe comportare una sua revoca, oltre a una pesante sanzione. Una segnalazione alla Procura sarà fatta anche dalla polizia.