Traffico di cuccioli, scoperta una nuova rotta
20 dicembre 2011
2 min

Traffico di cuccioli, scoperta una nuova rotta

maltrattamento

Leggi più severe a tutela dei diritti degli animali e controlli più accurati ingegnano gli importatori illegali di cani dall’est Europa facendogli utilizzare nuove rotte per lo smistamento degli animali in Italia. Il corpo della guardia forestale dello Stato ha fermato nei giorni scorsi all’aeroporto Marco Polo di Venezia un cittadino ungherese con al seguito un trasportino contenente sei cuccioli di Chihuahua e diretto in Sicilia; i cani erano sprovvisti di micro chip identificativo e della documentazione necessaria per il trasporto, non avevano raggiunto le 12 settimane di vita, dopo le quali possono essere sottratte alla mamma ed eventualmente ceduti. Il cittadino ungherese aveva regolarmente pagato il biglietto di viaggio e comunicato la presenza del trasportino ed è solo grazie ad un dipendente dello scalo di Venezia, insospettito dalla situazione, che è stato allertato il nucleo operativo Cites del Corpo Forestale dello Stato in servizio presso l’aeroporto Marco Polo. Nella vicenda non sorprende tanto l’ennesimo sequestro di cuccioli provenienti dall’est Europa e destinati al commercio illegale quanto il fatto che i cani venissero sfacciatamente trasportati alla luce del sole, pagando regolarmente il trasporto e da uno scalo aeroportuale trafficato. Gli inquirenti ritengono che lo scalo di Venezia non fosse scelto a caso ma rappresentasse la via più diretta per lo smercio dei cani in Sicilia. Si ritiene che a destinazione, con la complicità di allevatori e veterinari, gli animali sarebbero stati dotati del microchip e della documentazione cartacea necessaria per renderli a tutti gli effetti cani italiani. I cuccioli sono stati affidati alle cure del servizio veterinario della ULSS veneziana ed il loro trasportatore denunciato per maltrattamenti, detenzione di animali in condizioni incompatibili con la natura degli stessi e traffico illegale di cuccioli; il cittadino ungherese è stato inoltre sanzionato con una multa di oltre 1000 Euro per l’importazione di cani senza le documentazioni necessarie. Le indagini, ancora in corso, sono state inoltre in grado di ricollegare il trasporto verso la Sicilia con un annuncio di una cucciolata pubblicato su Internet con tanto di fotografia.