La dieta Barf
14 settembre 2011
6 min

La dieta Barf

Barf significa “Bones and Raw Food“, ossa e cibo crudo. Barf, che cos’è? Un tentativo di dare da mangiare ai nostri cani come se vivessero allo stato brado. Nel linguaggio Barfers, muscolo e organi, verdure e frutta crude e frullate. Lo scopo è quello di replicare una preda, quindi una dose maggiore di ossa e carni crude, organi interni e verdure frullate in maniera tale da simulare le verdure presenti nello stomaco della preda. Quindi un cibo fresco, non cotto, non processato.

Il cane, ha denti sviluppati che sono fatti apposta per spezzare e triturare le ossa. Consideriamo, anche, che l’intestino del cane è diverso da quello dell’essere umano e da quello degli erbivori, in quanto è molto più corto e possiede degli enzimi digestivi con i quali può dissolvere e digerire carne, ossa e le verdure predigerite dalla preda. In questa dieta non sono presenti i cereali, le granaglie e le farine in genere; anche i cugini più prossimi – lupi, coyote, dingo, volpi, ecc. – non mangiano mais, riso, o crusca, perché non apportano un sostanziale nutrimento, servono solo a riempire lo stomaco. Il cane prende energia dalle proteine e dai grassi presenti nel cibo.

Un buon riscontro lo possiamo vedere dalle feci prodotte dai nostri cani, di solito quando hanno un’alimentazione ricca di carboidrati producono delle feci soffici e voluminose dall’odore sgradevole. Invece le feci prodotte da cani che mangiano pochi carboidrati sono piccole, dure e inodori. I cereali, infatti, sono espulsi interamente perché non ne hanno bisogno.

Le verdure frullate: la maggioranza del mix del frullato deve essere composto da verdure di foglia verde, si possono usare bietole, insalata romana, spinaci, foglie di sedano e prezzemolo. Le verdure a foglia verde devono rappresentare il 50% – 60% del frullato. Per il resto, potete aggiungere qualsiasi verdura di stagione zucchine, cetrioli, finocchi, carote, zucca, fagiolini, sedano. La verza, il cavolfiore e i broccoli vanno usati pochissimo, in quanto facenti parte della famiglia delle crocifere, potrebbero, se dati in quantità elevate, limitare la funzionalità tiroidea. Da evitare le verdure della famiglia delle solanacee del tipo melanzane, pomodori, peperoni e patate: potrebbero aggravare l’infiammazione specialmente nei cani artritici. La frutta usata pure con moderazione, perché contiene elevati quantitativi di zucchero, potete usare qualsiasi tipo di frutto.

Organi:
Molto importanti in questa dieta. Occorre frullare le frattaglie, fegato, durelli, rognone, mischiandoli con il frullato di verdure. Le porzioni sono due cucchiai di frattaglie (frullate) più quattro cucchiai di verdura (frullata). Se si danno le frattaglie da sole, le feci saranno molto molli (quindi le uniamo alle verdure).

Supplementi giornalieri:
Olio di pesce: è un’importante risorsa di acidi grassi essenziali (omega 3), che aiutano a bilanciare gli omega 6 che si trovano in abbondanza nella carne cruda. Vitamina E: è l’unica vitamina che con la congelazione si disperde ed è considerata come antiossidante.
Lo zinco: i cani nordici potrebbero avere difficoltà ad assorbire lo zinco presente negli alimenti. Può essere utile per cani con problemi al pelo.

Quanta pappa: la regola generale è che il cane deve essere alimentato con una dose di cibo che non superi il 2% – 3% del suo peso corporeo ideale da adulto. Quindi un cane di 35 kg, dovrebbe mangiare da 7 etti a 1 kg di cibo al giorno, queste sono regole soggettive per farvi un’idea, perché il fabbisogno di cibo dipende dall’attività fisica e dal metabolismo del cane. La regola dei Barfisti è una sola: il cane è magro? Dagli un po’ di più. Il cane è grasso? Dagli un po’ di meno.

I VANTAGGI
Farà poche feci e inodore, anche l’urina avrà un odore meno forte, assenza di tartaro, aumento della massa muscolare e diminuzione della massa grassa, pelo più lucido e resistente, il pelo è quasi inodore, scomparsa di dermatiti allergiche della pelle, se paragonata a crocchette di buon livello si risparmia, sono stati riscontrati miglioramenti comportamentali. Per qualsiasi problema rivolgetevi sempre a un buon veterinario.

Iniziamo con la BARF
Attrezzi fondamentali: un frullatore da cucina, sacchetti per la surgelazione dove metteremo la carne suddivisa per le razioni giornaliere, bicchierini di plastica da caffè che contengono quattro cucchiai di verdure frullate, una volta surgelati possono essere messi in un sacchetto e surgelati.

Esempio di dieta settimanale, che può variare anche a seconda del tipo di carne o pesce che riusciamo a trovare.
Lunedì: mattina=1 cucchiaio di yogurt naturale con 2 cucchiai di verdura frullata; sera= 1 dorso di pollo.
Martedì: mattina= mezzo dorso di pollo; sera= 300gr di spalla di maiale.
Mercoledì: mattina= 3 sardine con 2 cucchiai di verdura frullata; sera 1 dorso di pollo.
Giovedì: mattina0 100 gr. di manzo; sera= 1 dorso di pollo.
Venerdì: mattina= 2 cucchiai di verdure frullate con 2 uova intere; sera= 300 gr. di coniglio.
Sabato: mattina= 3 sardine; sera=300 gr. di biancostato di manzo.
Domenica: mattina= mezzo dorso di pollo; sera= 300 gr. di spalla di maiale.

Supplementi giornalieri: 1 capsula da 1000 mg di olio di pesce, 1 capsula da 400 I.U. di vitamina E, 25 MG di zinco.

Queste razioni forniscono all’incirca 400gr. di cibo al giorno. I Malamute hanno bisogno di molto poco cibo rispetto ai cani della stessa mole, non dovrebbero superare i 600gr. Come iniziamo: la cosa migliore è cambiare di punto in bianco l’alimentazione senza mischiare il fresco con il secco. Quando iniziate, date al vostro cane un unico alimento per un periodo minimo di 1 settimana fino ad un massimo di 10-15 giorni; scegliete una fonte proteica, esempio pollo, date da mangiare solo pollo per questo periodo, dopo potete iniziare le verdure mischiate con le frattaglie che servirete insieme al pollo (piatto unico). Dopo cinque giorni iniziate a introdurre un’altra fonte proteica (manzo): per una settimana dategli solo pollo, manzo e verdure, introducendo di settimana in settimana un nuovo alimento. Dopo 1 mese e mezzo dall’inizio potete iniziare con i supplementi; all’inizio potreste avere qualche problema di diarrea, ma è una fase normale, il loro corpo deve abituarsi al cibo fresco, non abbiate paura e soprattutto non mollate (certo che se lo vedete giù e capite che non dipende dal cibo portatelo dal veterinario).

Per i cuccioli in crescita la quantità di cibo è del 10% del peso reale dell’animale fino al 5 mese di età dividere in 3 pasti giornalieri. Dal sesto mese in poi si passa alla quantità da adulto, del 2% -3% del peso che dovrebbe essere l’animale d’adulto.