La gerarchia alimentare
27 ottobre 2010
3 min

La gerarchia alimentare

Intorno alle quattro settimane, nella vita del cucciolo avviene un cambiamento sostanziale nell’alimentazione. Questo periodo, infatti, corrisponde a quello dello svezzamento e dal punto di vista del comportamento compare un nuovo elemento nella vita canina, finora sconosciuto al cucciolo: la gerarchia alimentare. Occorre, innanzitutto, sfatare il mito della mammella. Spesso sento dire che il cucciolo che si attacca al seno con più voracità è senz’altro quello più dominante. Già Konrad Lorenz aveva dissociato il ruolo di dominante con i tratti dell’individuo. Essere dominante non è la prima caratteristica individuale intrinseca (ad esempio, il pelo lungo), ma è invece una nozione legata all’ambiente del soggetto. In altre parole, un individuo è dominante solo perché gli altri accettano di essere sottomessi. Essendo un’allevatrice, mi capita spesso di assistere alla scelta del cucciolo in base alla presunta individuazione dei cuccioli più o meno dominanti quando succhiano il latte dalla madre, ma è proprio in questo momento che i cuccioli non conoscono alcuna gerarchia. La gerarchia la impareranno solo con il cambiamento del cibo: con lo svezzamento dovranno mangiare il cibo della madre (in pochi casi quello dei loro simili, se sono allevati insieme). Solitamente gli allevatori separano i cuccioli dalla madre e in particolare dagli altri cani durante lo svezzamento, privandoli dell’opportunità di imparare come devono comportarsi in questi casi. I piccoli devono apprendere che non ci si avvicina per primi al cibo. Ci sono gli adulti – la madre innanzitutto – a insegnare questo comportamento e, se i cuccioli non seguono questa regola, ricevono colpi intimidatori. Di solito non si verificano lezioni fisiche, può a volte in alcune razze esserci una punizione fisica. Nelle razze morfologicamente più vicine al lupo, l’adulto infila tutta la testa del cucciolo in bocca: questo a sua volta si rilassa, si getta all’indietro, accetta la dominanza dell’adulto ed è ristabilito un equilibrio tra adulto e cucciolo. Il cucciolo impara così l’utilità della reazione di paura, cresce nel frattempo anche la sicurezza del successo immediato dei gesti di riappacificazione, che riducono sensibilmente le minacce della madre. I proprietari, in genere, di fronte a queste situazioni si spaventano, si mettono a urlare, mettendo i cuccioli veramente in serio pericolo. Alcuni allevatori puniscono addirittura la madre che ringhia al figlio. Se invece si conduce lo svezzamento nel pieno rispetto del codice canino, in pochi giorni il cucciolo impara che l’approccio al cibo è caratterizzato da regole precise, come quella che suggerisce di mangiare rapidamente, poiché, se si è dominanti e si mangia lentamente, si rischia di vedere apparire un altro cucciolo dominante che divora tutto. Ѐ molto importante che avvenga l’acquisizione della gerarchia alimentare, in quanto permette – in una fase successiva – di far regredire l’aggressività del cucciolo, che aumenta proprio nel momento dello svezzamento. In caso contrario, si avrebbero animali che conservano un comportamento primario di competizione nei confronti del cibo e un atteggiamento alquanto violento. 

Dottoressa Giusy Mazzalupi
Specialista in comportamento – animale info@animallearn.it