Alano Arlecchino

Alano Arlecchino

  • Taglia gigante
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 2 - cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e cani bovari svizzeri

Caratteristiche Alano Arlecchino

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

L’Alano Arlecchino è, tra tutte le varietà di alano, quella con dimensione maggiore, con un’altezza che in alcuni casi raggiunge il metro, motivo per cui spesso è chiamato anche Alano Gigante.

Ha un aspetto fiero, elegante, è tranquillo e fedele, particolarmente armonico nella struttura. 
Si tratta di una razza canina di taglia grande: è un molossoide ma si distingue dalle altre razze appartenenti a questa famiglia per l’altezza notevole e soprattutto il fisico snello ed asciutto evidenziato da un pelo cortissimo.

L’Apollo dei cani però non è solo bello, ha numerose caratteristiche positive in più: è un perfetto animale da compagnia, che ama stare in casa, magari allungato sul divano o sul tappeto vicino al suo proprietario. Si muove nel salotto come se fosse una piuma, nonostante la sua mole: un alano è recentemente entrato nel guinnes dei primati come cane più alto del mondo con 109 cm. 
Riesce a sopportare anche 10 bambini che lo vogliono cavalcare: rimane sempre tranquillo e pacioso, anzi si dimostra delicato e protettivo. 
Ama farsi coccolare, accarezzare, cerca il contatto come fa un gatto quando fa le fusa e ricambia con fedeltà e simpatia: è anche un ottimo cane da guardia, attento e riflessivo nell’azione. 
Tendenzialmente pigro, non disdegna di giocare e correre all’aria aperta. 

Il prezzo dell’Alano Arlecchino parte da 1200€.

 

Esistono anche l’Alano Blu, Alano Fulvo, Alano Mantel- TigerAlano Nero e l’Alano Tigrato.

Origine

È definito “l’Apollo dei cani”.
Si pensa che le origini dell’Alano Arlecchino risalgano ai tempi dell’Antica Grecia.
Nel 407 d.C. parte dell’Europa fu invasa dal popolo degli Alani, che avevano al seguito dei massicci e forzuti cani Mastini; la Germania ne rimase affascinata e in un secondo tempo cominciò una selezione incrociando i Mastini con il Levriero irlandese; i cani che si svilupparono sono chiamati Alani in territorio tedesco e Danesi in quello inglese, anche se la Danimarca non ne ebbe nulla a che fare.

Carattere

L’Alano Arlecchino è un cane tranquillo, equilibrato, docile e socievole mentre è aggressivo e nervoso nei momenti di tensione; protettivo con il padrone, affettuoso, coccolone e tranquillo.
Ama stare in compagnia e necessità un buon addestramento sin da cucciolo.
Molto intelligente e apprende subito ciò che gli viene insegnato. Adora stare coi bambini e giocare con loro anche se a volte tende ad essere troppo espansivo.

Le dimensioni ed il suo possente latrato, inducono a pensare che sia un cane da temere. Certo è pur sempre un cane da guardia, ed in effetti è molto protettivo verso il padrone ed i componenti della famiglia (in particolare dei bambini), ma strano a sapersi, è soprattutto un ottimo cane da compagnia.
L’Alano ha un carattere che lo rende molto tollerante verso gli altri cani, e non disdegna l’amicizia con i gatti. 
Un gigante buono, se rispettato e se non percepisce pericoli per il suo padrone e la famiglia a cui appartiene.
La sua indole lo porta ed essere un ottimo cane da addestrare, richiede comunque polso, data la sua mole.

Standard di razza

 
ASPETTO GENERALE 
L’Alano, nel suo nobile aspetto, riesce a fondere nella sua corporatura grande, potente ed armoniosa, fierezza, forza ed eleganza. Per la sostanza unita alla distinzione, per l’armonia dell’insieme data dalle forme ben proporzionate e per la sua testa così particolarmente espressiva, l’Alano colpisce l’osservatore come una statua maestosa. Non è mai grossolano o troppo raffinato. Il dimorfismo sessuale è chiaramente evidente. È l’Apollo delle razze canine.
PROPORZIONI IMPORTANTI 
Il tronco è inscritto quasi nel quadrato, questo vale soprattutto per i maschi, le femmine possono essere leggermente più lunghe.
COMPORTAMENTO – CARATTERE 
Socievole, affettuoso ed affezionato ai suoi proprietari, può essere riservato verso gli estranei, ma deve essere un cane sicuro, senza paura, facilmente gestibile, un docile compagno e un cane da famiglia con una alta soglia di resistenza alla provocazione e senza alcun comportamento aggressivo.
TESTA
In armonia con l’insieme generale. Di forma allungata, stretta, dalle linee nette, mai a forma di cuneo, espressiva, finemente cesellata (soprattutto nella regione sottorbitale). La distanza tra la punta del tartufo e lo stop deve essere il più possibile uguale alla distanza tra lo stop e l’apofisi occipitale che si presenta poco marcata. Gli assi cranio-facciali devono essere assolutamente paralleli. Vista di fronte la testa deve apparire stretta con la canna nasale più ampia possibile.
REGIONE DEL CRANIO: arcate sopraccigliari ben sviluppate, senza tuttavia essere sporgenti. Stop: nettamente pronunciato.
REGIONE DEL MUSO: tartufo ben sviluppato, più largo che rotondeggiante, con narici ben aperte.
Deve essere nero, tranne che negli alani arlecchini, nei quali il tartufo nero è ricercato, ma è tollerato il tartufo nero marmorizzato (con presenza di ladre) o di color carne.
Negli alani blu il tartufo è color antracite (nero diluito).
Muso/Labbra: muso profondo, il più rettangolare possibile, non appuntito, labbra abbondanti, ma non eccessivamente pesanti e fluttuanti.
Commessura labiale ben visibile. Pigmento scuro delle labbra.
Negli alani arlecchini sono tollerate le labbra non completamente pigmentate o di color carne.
Il profilo della canna nasale non deve mai essere concavo, convesso o aquilino.
Mascelle/Denti: mascelle larghe ben sviluppate. Dentatura forte, sana e completa con chiusura a forbice (42 denti secondo la formula dentaria).
Tollerata l’assenza dei P1 inferiori.
Qualsiasi deviazione da una dentatura completa con chiusura a forbice è assolutamente indesiderabile.
Guance: i masseteri devono essere solo leggermente accennati, in nessun modo risaltare nettamente.
Occhi: di media grandezza, con espressione vivace, intelligente e amichevole, di colore più scuro possibile, a forma di mandorla, con palpebre ben aderenti.
Posizionati non troppo distanti tra loro. L’occhio non deve essere a fessura.
Gli occhi chiari o color ambra sono indesiderabili.
Negli alani blu sono consentiti occhi leggermente più chiari.
Negli alani arlecchini sono tollerati gli occhi gazzuoli e l’eterocromia.
Orecchie: pendenti di natura, inserite alte, di media grandezza, il margine anteriore aderente alla guancia.
Posizionate non troppo in alto o inserite troppo basse. Non devono cadere piatte o essere troppo distanziate dalle facce laterali della testa.
COLLO
Lungo, asciutto, muscoloso, mai corto o spesso. Ben sviluppato alla base, si affina leggermente verso la testa con il profilo superiore arcuato.
Portato alto, leggermente inclinato in avanti, ma non un collo da pecora.
Eccesso di pelle alla gola o presenza di giogaia sono indesiderabili.
CORPO
Garrese: risulta il punto più alto del tronco. È formato dai margini superiori delle scapole che oltrepassano le apofisi spinose delle vertebre.
Dorso: corto e ben teso, mai troppo lungo, linea dorsale quasi rettilinea e appena discendente, mai rimontante verso la parte posteriore.
Lombi: leggermente convessi, larghi e con forte muscolatura.
Groppa: larga, ben muscolata, leggermente inclinata dal sacro all’inserzione della coda alla quale si fonde in modo impercettibile.
La groppa non deve mai essere scoscesa od essere orizzontale.
Torace: disceso fino al gomito. Costole ben cerchiate e oblique. Torace di buona ampiezza e profondità con petto ben evidente senza che lo sterno risulti eccessivamente pronunciato.
Costato mai piatto o a botte.
Linea inferiore/Ventre: ventre ben retratto, che forma un piacevole profilo curvo con la linea inferiore del costato.
Non è desiderabile che le femmine presentino una linea mammaria rilassata dopo la maternità.
CODA
Raggiunge il garretto. Non deve essere troppo lunga o troppo corta. Attaccata alta e larga alla base, con l’inserzione né troppo in alto, né troppo in basso.
Non eccessivamente spessa, si assottiglia in modo uniforme verso l’estremità.
A riposo pendente in posizione naturale, in eccitazione o in movimento s’incurva leggermente a sciabola, ma non ad uncino o arrotolata , mai portata completamente al di sopra della linea dorsale o deviata lateralmente. Non è gradita la presenza di peli lunghi nella parte inferiore della coda.
ARTI
ANTERIORI: ben angolati con forte ossatura e muscolatura ben sviluppata.
Spalla: con muscolatura potente. La scapola, lunga e obliqua, forma con il braccio un angolo compreso tra i 100 e i 110 gradi.
Braccio: robusto e muscoloso, ben aderente al torace; dovrebbe essere leggermente più lungo della scapola.
Gomito: non deve essere rivolto né all’esterno, né all’interno.
Avambraccio: robusto, muscoloso, perfettamente in appiombo sia visto di fronte che di lato.
Carpo: forte, solido, risalta appena dalla struttura dell’avambraccio.
Metacarpo: robusto, in appiombo visto di fronte; solo leggermente flesso se visto di lato. Piede anteriore: rotondo, con dita fortemente arcuate e ben serrate tra loro (piede di gatto); unghie corte, resistenti e più scure possibili.
POSTERIORI: l’intero scheletro del posteriore è ricoperto da una potente muscolatura che rende la groppa, le anche e le cosce ampie e arrotondate.
I posteriori, forti e ben angolati, se visti da dietro, sono paralleli agli anteriori.
Coscia: lunga, larga, molto muscolosa.
Grassella (Ginocchio): solida, posta pressoché sulla verticale dell’articolazione dell’anca.
Gamba: lunga, misura circa la stessa lunghezza della coscia, ben muscolata.
Garretto: forte, solido, né rivolto all’esterno, né all’interno.
Metatarso: corto, robusto, pressochè perpendicolare al suolo.
Piede posteriore: rotondo, con dita fortemente arcuate e ben serrate tra loro (piede di gatto); unghie corte, resistenti e più scure possibili.
Andatura: armoniosa, fluida, che copre terreno, leggermente elastica, con gli arti che si muovono paralleli sia visti da davanti che visti da dietro.
Mai deve muovere con passo corto o in ambio.
PELLE
Ben tesa e aderente; nei soggetti unicolori ben pigmentata. Negli arlecchini, la distribuzione del pigmento corrisponde essenzialmente a quella delle macchie.
MANTELLO/PELO
Cortissimo e fitto, liscio, lucido e ben aderente al corpo. Mai opaco o con presenza di sottopelo.
COLORE
L’Alano è allevato in tre distinte varietà: fulvo e tigrato, nero e arlecchino, blu. • Fulvo: dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso; desiderarata la maschera nera; il colore giallo non deve tendere al grigio o al blu o essere carbonato. Non sono ammesse macchie bianche. • Tigrato: colore di fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con striature nere nettamente disegnate più regolari possibili, che seguono la direzione delle costole; desiderata la maschera nera; le striature non devono essere sbiadite. Non sono ammesse macchie bianche. • Arlecchino – bianco con macchie nere a contorno strappato (cosiddetto Tigerdoggen): colore di fondo bianco puro, il più possibile senza alcuna moschettatura, con macchie color nero lacca irregolari dal contorno strappato, ben distribuite su tutta la superficie del corpo. Macchie parzialmente grigie, blu o brunastre sono indesiderate, così come la moschettatura grigio-blu sul bianco. Si possono presentare soggetti cosiddetti “Grautiger” (con mantello a macchie nere strappate su un fondo prevalentemente grigio), è un mantello indesiderato, ma non comporta la squalifica. • Nero: nero lacca, sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi; tra i neri sono inclusi anche gli alani “Manteltiger”, nei quali il nero copre il tronco come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre, gli arti e l’estremità della coda possono essere bianchi, e anche gli alani “Platten” il cui colore di fondo è bianco con grandi chiazze nere (Plattenhunde). É difettoso un colore nero con sfumature fulve, brune o blu. • Blu: blu acciaio puro; sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi. É difettoso un colore blu con sfumature fulve o nere.
TAGLIA
Altezza al garrese: Maschi – taglia minima 80 cm, non dovrebbero essere superati i 90 cm. Femmine – taglia minima 72 cm, non dovrebbero essere superati gli 84 cm.
DIFETTI
Qualsiasi deviazione da quanto sopra indicato deve essere considerata come difetto e la severità con cui va penalizzato deve essere in proporzione alla sua gravità ed ai suoi effetti sulla salute funzionale e sul benessere del cane. • Testa: Stop insufficiente. • Muso: Labbro introflesso (il labbro inferiore resta chiuso tra gli incisivi superiori e inferiori). • Mascelle/Denti: Posizione irregolare di singoli incisivi, purché la chiusura rimanga sostanzialmente corretta. Denti troppo piccoli, chiusura parzialmente a tenaglia. • Occhi: sporgenti o infossati. • Spalle: lassità del cinto scapolare, spalla troppo appesantita. Scapola in posizione verticale. • Gomito: con evidente lassità. • Carpo : flesso, ingrossato o arrembato. • Metacarpo: decisamente debole, troppo flesso o troppo verticale. • Posteriore: arti con angolazioni troppo chiuse o troppo aperte. Appiombo vaccino, chiuso o cagnolo. • Piedi: poco raccolti con dita divaricate, lunghi. Presenza di speroni.
DIFETTI GRAVI 
Comportamento: Mancanza di sicurezza, timidezza, nervosismo. • Testa: Cranio a mela. Masseteri troppo pronunciati. • Occhi: Palpebre cadenti, congiuntiva troppo arrossata. • Dorso: insellato o dorso di carpa. • Groppa: avvallata. • Coda: con evidenti segni di trauma, ispessita all’estremità o amputata. • Andatura: ambio continuato.
DIFETTI ELIMINATORI 
Cani aggressivi o eccessivamente paurosi. • I cani che mostrano chiaramente anomalie di ordine fisico o comportamentale devono essere squalificati. • Comportamento: cane mordace per paura, bassa soglia di resistenza alla provocazione. • Tartufo: tartufo color fegato, narici separate divise da un profondo solco mediano. • Occhi: Ectropion, entropion, macroblefaria. Occhio gazzuolo o eterocromia in tutti i mantelli a colori solidi. • Mascelle/denti: enognatismo o prognatismo, chiusura incrociata (deviazione laterale della mandibola), chiusura a tenaglia. Mancanza di denti ad eccezione dei due P1 inferiori. • Coda: presenza di nodi o anomalie alle vertebre coccigee. • Colore: Alani fulvi e tigrati – blu argento o isabella, lista bianca, collare bianco, piedi bianchi, balzane ed estremità della coda bianca. Alani arlecchini – soggetti bianchi senza tracce di nero (albini), soggetti sordi, alani dal mantello a macchie prevalentemente blu, grige, fulve o anche tigrate detti porcellanati. Alani blu – lista bianca, collare bianco, piedi bianchi, balzane ed estremità della coda bianca. • Taglia: al di sotto della taglia minima.
N.B. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto.

Utilizzazione

L’Alano Arlecchino è soprattutto un simpatico e stravagante cane da compagnia, anche se ottimo cane da guardia per le proprietà.

Alimentazione

Durante l’arco della giornata un Alano Arlecchino mangia almeno un chilo e mezzo di carne, insieme a pane, riso e verdure non molto cotte.

Se decidete di alimentarlo con crocchette (meglio inumidirle con acqua tiepida) o mangimi umidi, basterà attenersi alle informazioni riportate sulla confezione. Differentemente se decidete di cucinare voi per il vostro amato fido occorre prestare attenzione alle giuste dosi di nutrimento, in linea di massima una dieta a base di cereali e loro derivati, carne, uova e derivati del latte potranno apportare i nutrimenti necessari al suo benessere.

Note

Controllare la quantità di cibo che ingerisce per fare in modo che non aumenti esageratamente di peso; meglio farlo allenare ogni giorno.
Un cane di razza Alano Arlecchino ha bisogno di continua attività perché non deve assolutamente prendere peso.

È soggetto alla displasia all’anca in quanto è un cane di grosse proporzioni.
Soffre anche di cardiopatie, malattie dell’occhio e torsione dello stomaco.
Ha bisogno di continue spazzolature con setole dure.
Evitare di farlo dormire in luoghi umidi e freddi.

Foto di Alano Arlecchino