Pastore Maremmano Abruzzese

Pastore Maremmano Abruzzese

  • Taglia gigante
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 1 - cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)

Caratteristiche Pastore Maremmano Abruzzese

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Pastore Maremmano Abruzzese ha un carattere fiero e indipendente, connotato da grande coraggio e forte senso del dovere.
La vita dura e solitaria condotta per secoli lo ha portato a sviluppare un modo di comportarsi così speciale.
Avendo conservato intatto uno spiccato senso di protezione del territorio, è impiegato ai nostri giorni sia per difendere le greggi, sia per custodire la proprietà privata.
Si tratta di una razza davvero particolare, diversa da tutte le altre, probabilmente perché non è stata istruita e addestrata secondo le logiche comportamentali dell’uomo, allontanatesi in epoca remota da quelle ancestrali per motivi di razionalità, ma è stata forgiata dai tempi della natura, che sono molto più dilatati e lenti.
Un cane profondamente inserito nei ritmi naturali non può, necessariamente, essere rapido nel rispondere alle pretese e richieste degli esseri umani.
Il prezzo di un cucciolo di Pastore Maremmano Abbruzzese varia tra i 600€ e i 1000€.
Il Pastore Maremmano Abbruzzese appartiene al gruppo FCI 1 dei “Cani da Pastore e Bovari” come anche il Bobtail, Border Collie, Cane Lupo Cecoslovacco, Komondor, Pastore Australiano, Pastore Tedesco e Welsh Corgi Pembroke.

Origine

Millenaria razza per la difesa delle greggi dai predatori, se ne hanno descrizioni da autori Latini già nel 200 a.C. Chiamata da sempre “cane da pecora” o “Pastore Abruzzese” questa razza è il frutto di una millenaria selezione legata al vastissimo fenomeno della pastorizia transumante del centro-sud dell’Italia, che ha avuto ed ha il suo epicentro in Abruzzo ed è nella pastorizia Abruzzese che sono da ricercare le sue vere origini.
Il nome improprio di “maremmano” gli è stato appiccicato addosso negli anni ’50 dalla cinofilia ufficiale che ha voluto cosi’ eleggere a culla della razza una regione, la maremma, che nulla ha storicamente e culturalmente a che vedere con questo cane.
Razza utilizzata da sempre nella Maremma toscana e in Abruzzo come insuperabile guardiano dei greggi. Presente in questi luoghi fin dal tempo degli antichi romani.
Si è diffuso in seguito in tutto l’entroterra con la transumanza delle greggi.

Carattere

La sua funzione precipua di cane da guardia e difesa del gregge e delle proprietà in genere si evidenzia nello svolgimento di questo compito che assolve sempre con perspicacia, coraggio e decisione.
Il suo carattere anche se fiero e alieno alla sottomissione, sa anche esprimersi in un devoto attaccamento al padrone e a ciò che lo circonda.

Il carattere di un cane che lavora con il gregge deve essere indiscutibilmente forte e generoso, ma anche riflessivi ed energici allo stesso tempo.
Se non avesse queste determinate caratteristiche sarebbe inutile al gregge ed il pastore non lo impiegherebbe in questo tipo di lavoro.
Il Cane da pastore Maremmano-Abruzzese possiede queste doti caratteriali.
Possono nascere problemi con i soggetti nati in allevamenti in cui vengono usati esclusivamente nella riproduzione per la bellezza alla quale non corrispondono doti di temperamento.

Standard di razza

ASPETTO GENERALE DEL CANE
Il pastore maremmano abruzzese è un cane di grande mole, fortemente costruito, di aspetto rustico e nel tempo stesso maestoso e distinto.
La conformazione generale è quella di un pesante mesomorfo, il cui tronco è più lungo dell’altezza al garrese; armonico rispetto al formato (eterometria) e relativamente rispetto ai profili (alloidismo).
PROPORZIONI IMPORTANTI
La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese; la lunghezza del muso è inferiore di un decimo rispetto alla lunghezza del cranio, la lunghezza del tronco supera l’altezza al garrese di 1/18 di tale altezza.
L’altezza del costato è leggermente inferiore al 50% dell’altezza al garrese. (Es. in un cane di cm. 68 al, garrese, l’altezza del costato è di cm. 32 circa).
COMPORTAMENTO – CARATTERE
La sua funzione precipua di cane da guardia e difesa del gregge e delle proprietà in genere si evidenzia nello svolgimento di questo compito che assolve sempre con perspicacia, coraggio e decisione. Il suo carattere anche se fiero e alieno alla sottomissione, sa anche esprimersi in un devoto attaccamento al padrone e a ciò che lo circonda.
TESTA
Nel suo insieme la testa è grande e piatta di forma conica e ricorda la testa dell’orso bianco.
REGIONE CRANICA: il cranio, si presenta alquanto largo nel suo diametro orizzontale, le sue pareti laterali si presentano alquanto convesse ed anche osservato di profilo il cranio si presenta convesso.
Il comportamento degli assi longitudinali superiori denuncia una leggera divergenza dell’asse longitudinale superiore del cranio rispetto all’asse longitudinale superiore del muso. Il profilo superiore è come già detto, alquanto convesso. Le arcate sopracciliari sono moderatamente accennate. Il solco medio-frontale è poco marcato. La cresta occipitale è assai poco evidente.
REGIONE DEL MUSO: la depressione naso-frontale deve essere poco accentuata. L’angolo naso-frontale è sempre molto aperto.
Tartufo abbastanza grosso, sulla stessa linea della canna nasale, con narici ben aperte e grandi, umido e fresco, pigmentato in nero.
Visto di profilo non deve sporgere sulla linea verticale anteriore delle labbra; la sua faccia anteriore si trova sul medesimo piano verticale della faccia anteriore del muso. Muso: la sua lunghezza è inferiore di 1/10 alla lunghezza della testa.
La sua profondità o altezza, misurata a livello della commessura deve raggiungere i 5/10 della sua lunghezza. La sua larghezza è determinate dall’andamento delle sue facce laterali che tendono alla convergenza, pur conservando la faccia anteriore del muso una superficie ancora piatta.
La regione sottorbitale si presenta alquanto cesellata.
Le labbra superiori viste di fronte determinano al loro margine inferiore, cioé alla loro congiunzione, un semicerchio a corda molto stretta.
Sono poco sviluppate in altezza, coprono appena i denti della mandibola e perciò la commessura labiale è poco accentuata.
Di conseguenza il profilo laterale inferiore del muso è dato dalle labbra solo anteriormente mentre posteriormente è dato dalla mandibola e dalla commessura labiale.
I margini labiali sono pigmentati in nero.
Mascelle in apparenza robuste, con sviluppo normale e con impianto normale degli incisivi, regolarmente allineati e completi per sviluppo e numero.
Guance moderatamente evidenti.
Denti bianchi, robusti, chiusura a forbice.
Occhi non grandi in rapporto alla mole del cane, iride di color ocra o marrone scuro.
Posizione laterale con bulbo ne infossato ne sporgente.
Espressione intelligente e vigile.
La rima palpebrale è a mandorla con margini palpebrali pigmentati in nero.
Orecchie: si trovano inserite molto al di sopra dell’arcata zigomatica, pendenti ma molto mobili. La forma è triangolare (a V) con apici a punta stretta e mai largamente arrotondati: le orecchie sono piccole rispetto alla mole del cane; la lunghezza dell’orecchio in un cane di statura media non deve oltrepassare i 12 cm. La base di inserzione è mediamente larga.
E’ tollerato l’orecchio tagliato limitatamente ai cani impiegati per il lavoro del gregge.
COLLO
Il profilo superiore è moderatamente convessilineo.
La sua lunghezza non oltrepassa gli 8/10 della lunghezza della testa, perciò è sempre più corto di tale lunghezza.
E’ grosso, molto forte e muscolato, sempre esente da giogaia, e ricoperto di pelo lungo e folto che forma collare, particolarmente vistoso nel maschio.
TRONCO Fortemente costruito, la sua lunghezza supera di 1/18 l’h. al garrese.
Linea superiore rettilinea dal garrese verso la groppa, che invece è alquanto scoscesa.
Garrese un poco elevato sulla linea del dorso: risulta largo per la distanza fra loro delle punte delle scapole.
Il profilo del dorso è retto. La sua lunghezza è di circa il 32% dell’h. al garrese.
I lombi sono ben fusi con la linea del dorso: presentano solo una lieve convessità visti di profilo; i lombi hanno muscoli ben sviluppati in larghezza.
Groppa larga, robusta, muscolosa.
La sua inclinazione (se considerate dall’anca all’inserzione della coda) è di 20° sull’orizzontale; ancora più inclinata (30° e più) se considerata sulla linea ileo-ischio. Perciò la groppa del p. maremmano abruzzese deve definirsi avallata.
Costato ampio, scendente sino al livello del gomito, profondo, ben convesso, a metà della sua altezza.
La circonferenza del costato deve essere di circa 1/4 superiore dell’altezza al garrese e il suo diametro trasversale (che è massimo a metà della sua altezza) deve raggiungere almeno il 32% dell’h. al garrese e va di poco diminuendo verso il basso si da permettere ancora ampia la regione sternale.
La sua profondità deve raggiungere il 50% dell’h. al garrese.
Le coste sono ben cerchiate e oblique; gli spazi intercostali sono ben estesi e le ultime false coste, lunghe, oblique e ben aperte.
Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che si sviluppa a semicerchio a corda molto larga, che va dolcemente rimontando verso l’addome.
CODA
La sua inserzione, data la groppa avallata, è situata in basso e oltrepassa il garretto del cane in stazione normale; tenuta pendente in riposo, è invece portata sulla linea del dorso nell’eccitazione, con la punta abbastanza ricurva.
E’ ben guarnita di pelo folto senza frange.
ARTI
ANTERIORI: appiombi corretti sia davanti che di lato.
Lo sviluppo degli arti è in buona proporzione con lo sviluppo somatico e le singole regioni relative a detti arti lo sono pure fra loro.
La spalla deve essere lunga, inclinata, fornita di forti muscoli e ben libera nei movimenti. La sua lunghezza è di circa 1/4 dell’h. al garrese.
La sua inclinazione è da 50° a 60° sull’orizzontale.
Braccio ben saldato al tronco nei suoi due terzi superiori, è fornito di forti muscoli.
La sua obliquità varia da 55° a 60° sull’orizzontale.
La sua lunghezza è circa il 30% dell’h. al garrese.
La sua direzione è quasi parallela al piano mediano del corpo.
L’angolo scapoloomerale oscilla fra i 105° ed i 120°.
I gomiti sono normalmente, aderenti al costato, coperti di, pelle morbida e rilassata.
Debbono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano del corpo.
La punta del gomito deve trovarsi sulla perpendicolare calata dall’angolo caudale della scapola.
L’angolo omero-radiale oscilla fra i 145° e i 150°.
Avambraccio: segue una linea retta verticale; ha forte ossatura.
La sua lunghezza è leggermente superiore alla lunghezza dell’omero e poco meno di 1/3 dell’h. al garrese. L’h. di tutto l’arto anteriore al gomito è del 52,8% dell’h. al garrese.
Carpo si trova sulla linea verticale dell’avambraccio. E’ forte, asciutto, liscio, di buon spessore, con osso pisiforme ben sporgente.
Metacarpo: la sua lunghezza non è mai inferiore a 1/6 dell’h. di tutto l’arto al gomito.
E’ ben asciutto, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo.
Visto di profilo si presenta leggermente steso.
Piede grande, di forma rotondeggiante.
Ha dita ben serrate fra di loro, ricoperte di pelo corto e fitto.
Unghie preferibilmente pigmentate in nero: tollerato il pigmento marrone.
POSTERIORI: gli appiombi sia di fronte che di profilo debbono risultare sempre corretti.
Lo sviluppo degli arti posteriori è ben proporzionato al corpo e pure ben proporzionate fra loro risultano le diverse regioni attinenti agli arti.
Coscia lunga, larga, coperta di muscoli salienti, con margine posteriore leggermente convesso.
La sua larghezza (misurata tra le sue facce esterne, da un margine all’altro) raggiunge i 3/4 della sua lunghezza.
La sua direzione è alquanto obliqua dall’alto in basso e dall’indietro in avanti.
L’angolo coxo-femorale è di circa 100°.
Gamba: la sua lunghezza è di poco inferiore a quella della coscia cioé a dire il 32,5% dell’h. al garrese.
La sua inclinazione è di circa 60° sull’orizzontale.
L’ossatura è forte e la muscolatura è asciutta, con scanalatura gambale marcata.
Il ginocchio deve trovarsi in perfetto appiombo con l’arto: non deve risultare deviato ne verso l’interno ne verso l’esterno.
L’angolo femoro-tibiale è alquanto aperto e la sua apertura oscilla fra i 135° ed i 140°.
Garretto: la sua altezza è del 30,9% dell’h. al garrese. Molto larghe le sue facce. Di buon spessore. L’angolo tibio-metatarsico oscilla fra i 140° ed i 150°.
Metatarso robusto, asciutto e largo. La sua lunghezza è data dall’h. del garretto.
Speroni da amputare se presenti.
Piede come per l’anteriore ma più ovale.
Andature: passo lungo, trotto allungato.
PELLE
Ben aderente al corpo e in ogni regione. Piuttosto spessa. Il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero: altrettanto dicasi per le suole dei cuscinetti digitali e plantari.
MANTELLO/PELO
Molto abbondante, lungo, piuttosto ruvido al tatto, ben aderente al corpo: tollerata una lieve ondulazione.
Forma un ricco collare attorno al collo e limitate frange sul margine posteriore degli arti.
E’ invece corto sul muso, sul cranio, sugli orecchi, sul margine anteriore di tutti gli arti.
La tessitura del pelo è semivitrea. La lunghezza del pelo sul tronco raggiunge gli 8 cm.
Il sottopelo è abbondante solo nella stagione invernale. Colore Bianco unicolore.
Tollerate le sfumature avorio o arancio pallido o limone, purché in numero limitato.
TAGLIA
Statura al garrese nei maschi da cm 65 a cm 73 al garrese, nelle femmine da cm 60 a cm 68 al garrese.
Peso per i maschi da 35-45 Kg. Femmine da 30-40 Kg.
I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.
DIFETTI
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità e alla sua diffusione, così come l’ambio continuato o la presenza degli speroni.

Utilizzazione

Cane per la difesa del gregge, utilizzato anche per la guardia alla proprietà.
Il carattere indipendente e dominante richiede polso fermo da parte del proprietario.
Non necessita
(anzi sarebbe dannoso per il suo equilbrio caratteriale) di addestramento, svolge naturalmente il suo ruolo di guardiano.
Come per tutte le razze dominanti, in particolare per i maschi, è consigliabile la presenza di un adulto allorchè interagisce con bambini.

Alimentazione

Il pastore Abruzzese è un animale che non ha grosse pretese alimentari. Un tempo il loro regime alimentare era molto scarso e questo ne ha temprato fortemente le sue caratteristiche.
Il fabbisogno alimentare è variabile da individuo ad individuo e si aggira intorno ai 600 gr di carne al giorno.

Chiaramente la quantità di cibo necessaria varia anche per altri fattori.
Un cane che lavora ha bisogno di una quantità di cibo maggiore viceversa un cane che svolge una vita sedentaria deve ricevere una quantità di cibo inferiore.
Si potrebbe dire che forse è più pericoloso un eccesso di alimenti di una scarsa alimentazione, infatti, anatomicamente il loro apparato digestivo è molto corto e spesso una razione troppo ricca potrebbe dar luogo a problemi come  la torsione dello stomaco, una patologia che colpisce i cani di grossa taglia e che spesso è causa di morte.
Per evitare che il cane possa avere di questi problemi occorrerà, quindi, suddividere la razione giornaliera in più pasti in modo da evitare che il cane possa avere una razione troppo grande.
Questo si rende necessario nelle cagne che hanno cuccioli poiché in questa fase il loro fabbisogno giornaliero può arrivare fino 4 kg di carne al giorno.

Note

Razza rustica, che ama vivere all’aperto, sopporta senza problemi ogni condizione climatica (preferisce il freddo).
E’ assolutamente sconsigliato tenerlo in casa e in luoghi chiusi. Mai a catena.

Foto di Pastore Maremmano Abruzzese