Segugio Italiano Pelo Raso

Segugio Italiano Pelo Raso

  • Taglia media
  • Razza non pericolosa
  • Razza riconosciuta ENCI
    Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue

Caratteristiche Segugio Italiano Pelo Raso

Facilità di formazione
Difesa territorio e persone
Adatta ai bambini
Cura e perdita pelo
Perdita bava

Descrizione

Il Segugio Italiano (pelo raso) si adatta ben ai terreni più disparati, dotato di grande resistenza e buona velocità, pieno di ardore, lavora da solo o in muta.
Di temperamento ardito, ma con un carattere poco espansivo, ha uno sguardo dolce e una voce molto gradevole
In realtà i segugi sono tutti buonissimi. Sono delle paste di cani, in famiglia e anche con gli estranei (al massimo possono schifarli o mostrarsi un po’ timidi, ma l’aggressività gli è totalmente sconosciuta). I Segugi Italiani sono pacifici anche con gli altri cani, tant’è vero che lavorano felicemente in muta.

E poi non è che quando partono per la caccia diventino “cattivi”.
Pensano, semplicemente, che si debba cacciare per sopravvivere: e lo fanno perché è la loro natura.
La stragrande maggioranza dei segugi che vengono trovati vaganti non sono stati affatto abbandonati: si sono persi visto il non ottimo senso dell’orientamento.

Il prezzo della razza Segugio Italiano parte dai 700 €.

 

Origine

Questa razza risale all’epoca dell’antico Egitto, quando i commercianti fenici lo portarono in Italia dove ebbe un grande successo.
I primi incroci che diedero origine al segugio furono fatti in Gallia, dove il Segugio da corsa egiziano fu incrociato con il Molosso romano.
Il periodo in cui il cane ebbe la sua massima notorietà fu il Rinascimento, quando si cercarono di migliorare le sue linee venatorie, e divenne una razza apprezzata da tutte le classi sociali.
Dopo un periodo di decadimento della razza, a partire dall’inizio del ‘900, il cane riacquistò la sua notorietà grazie a delle organizzazioni che si occuparono di evidenziare le sue ottime qualità estetiche e morali.

Carattere

Si tratta di un cane vivace con un buon temperamento, non è particolarmente affettuoso ma richide continua attenzione da parte del padrone.
Molto resistente e veloce e per questo è considerato un ottimo cane da caccia.
Possiede un buon olfatto.
Il suo sguardo è dolce e la sua voce è brillante e piacevole da sentire.
Ama camminare, correre ed esplorare i boschi ma la sua principale passione è la caccia. Molto ubbidiente. Sa anche essere testardo ed instancabile.
Tende ad essere indipendente, per questo è importante addestrarlo da cucciolo.
E’ un cane di carattere poco espansivo.
E’ fornito di una buona resistenza e di una buona velocità, che lo rendono uno dei migliori cani da caccia del mondo.
E’ dotato di proprietà olfattive ammirevoli, confermata dalla sua facilità a trovare la pista lasciata dalla selvaggina durante una battuta di caccia.
Possiede uno sguardo molto dolce, una voce squillante e molto piacevole.
Adora aiutare il proprietario nella caccia e ama camminare, correre ed effettuare esplorazioni nei boschi, sempre a fianco del suo inseparabile padrone.
E’ una razza molto affettuosa ed ubbidiente, forse sono proprio queste due doti ad aver dato alla razza tutta la popolarità che possiede oggi.

Standard di razza

ASPETTO GENERALE
La conformazione generate è quella di un mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato fortemente costruito, di simmetria perfetta, di ossatura ben sviluppata con forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso, testa dolicocefala ad assi longitudinali superiori craniofacciali divergenti, manto a pelo raso.
PROPORZIONI IMPORTANTI
Lunghezza del tronco uguale all’altezza al garrese (sta nel quadrato); l’altezza del torace è uguale alla metà dell’altezza al garrese ossia l’altezza del torace è uguale all’altezza dell’arto anteriore da terra al gomito. La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa.
COMPORTAMENTO E CARATTERE
Cane da caccia, da seguita, che si adatta bene ai più disparati terreni – fornito di buona resistenza e velocità, lavora pieno di ardore sia isolato che in muta – temperamento ardito ma carattere poco espansivo, sguardo dolce, voce squillante e piacevolissima.
TESTA
REGIONE DEL CRANIO: la forma del cranio, visto dall’alto, è ovaleggiante. Le direzioni degli assi del cranio e della canna nasale sono fra di loro divergenti – profilo superiore del cranio leggermente convesso – larghezza bizigomatica del cranio è inferiore alla metà della lunghezza totale della testa – arcate sopracciliari poco sviluppate – solco frontale poco marcato – crosta occipitale netta, prominente ma senza esagerazione, corta in senso longitudinale.
REGIONE FACCIALE: tartufo pressappoco a forma di parallelepipedo, sufficientemente grande, narici ben aperte e mobili ma con aperture alquanto laterali, sempre di colore nero. Muso La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa, la sua altezza o profondità deve oltrepassare di poco la metà della lunghezza del muso stesso, la larghezza del muso misurata alla metà della sua lunghezza deve essere di poco al di sotto del quinto della sua lunghezza totale della testa, il profilo della canna nasale è leggermente convesso (montonino), le facce laterali del muso sono fra di loro convergenti, le branche della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza ed il corpo della mandibola stessa è poco sviluppato anteriormente. Il profilo laterale inferiore del muso è dato dal labbro superiore.
Le labbra sono fini e sottili, poco sviluppate in altezza tanto di fronte quanto di profilo (tese), vista di profilo presentano al loro margine inferiore il disegno di un accenno di semicerchio a corda molto larga, margini labiali sempre di pigmentazione nera.
La forma della mascella è troncoconica, posizione verticale degli incisivi rispetto alle mascelle stesse con chiusura a forbice degli incisivi.
Guance piatte ed asciutte.
Denti bianchi, regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli stessi corretta a tenaglia, ammessa la forbice.
Occhi grandi e luminosi di colore ocra scuro ed in posizione semilaterale, espressione dolce, rime palpebrali a mandorla e sempre pigmentate di nero.
Orecchie: l’inserzione dell’orecchio è a livello dell’arcata zigomatica o leggermente sotto, deve essere pendente e presenta una torsione che porta avanti tutto l’orecchio non permettendogli di rilassarsi ne di accartocciarsi.
L’orecchio è di forma triangolare, piatto in quasi tutta la sua lunghezza e molto largo, l’apice deve terminare in una punta stretta, mai largamente arrotondata, detto apice o punta, si torce leggermente verso l’interno.
L’orecchio è lungo all’incirca il 70% della lunghezza totale della testa e la sua larghezza nel punto di massima larghezza è poco più della metà della sua lunghezza.
COLLO
Il profilo superiore del collo presenta una leggera arcuatura; è cioé, leggermente convesso.
La sua lunghezza è pari o quasi alla lunghezza totale della testa, cioé deve raggiungere i 4/10 dell’altezza al garrese.
Il collo è di forma tronco conica, il collo si presenta molto asciutto e leggero al punto di dare l’impressione di un collo poco muscoloso (muscoli lunghi).
Pelle fine, tesa, non presenta, pieghe ne giogaia, pelo raso.
Tronco: linea superiore rettilinea che dal garrese discende armonicamente sino alla groppa, presentando una modesta convessità alla regione lombare.
Il garrese è poco elevato sulla linea dorsale, stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole, in armoniosa fusione con l’attacco del collo.
Il profilo superiore del dorso è rettilineo, muscoli poco appariscenti, la lunghezza della parte toracica sta alla lunghezza della parte lombare come 3 a 1, la lunghezza della parte lombare è un po’ meno del quinto dell’altezza al garrese, la larghezza della parte lombare si avvicina alla sua lunghezza, la muscolatura della parte lombare è ben sviluppata in lunghezza e larghezza.
Groppa: il profilo superiore della groppa accenna ad una leggera convessità, la direzione della groppa presenta una inclinazione sull’orizzontale di circa 10 gradi, la lunghezza della groppa raggiunge all’incirca un terzo dell’altezza al garrese e la sua larghezza è all’incirca la metà della sua lunghezza; buone le masse muscolari. Torace: la lunghezza del torace o costato è la metà o poco meno, dell’altezza al garrese e la sua larghezza (diametro trasversale) misurata a metà della sua altezza è all’incirca un terzo dell’altezza al garrese, il torace deve scendere sino al gomito o quasi, le coste non sono molto cerchiate quindi poco convesse, la circonferenza toracica è di un quarto superiore all’altezza al garrese, petto moderatamente ampio.
Linea inferiore: il profilo inferiore è tipico in quanto è dato da una linea retta in tutta la sua lunghezza, che dallo sterno rimonta al ventre e quest’ultimo si presenta molto asciutto anche se non molto retratto.
CODA
L’attaccatura della coda alta sulla linea della groppa.
Si presenta piccola alla radice ed uniforme in tutta la sua lunghezza, tale da sembrare un grissino, ad eccezione della punta che è molto sottile.
La lunghezza della coda è tale che la sua punta raggiunge la punta del garretto o quasi. Ricoperta di pelo raso in tutta la sua lunghezza.
In riposo la coda è portata pendente, in azione si alza fino a superare la linea dorsale.
ARTI
ANTERIORI: l’appiombo visto di profilo deve evidenziare la linea verticale immaginaria che dall’articolazione scapolo-omerale scende sino a terra toccando la punta delle dita, nonchè la linea immaginaria verticale che partendo dall’articolazione omero-radiale divide l’avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo.
L’appiombo, visto di fronte, deve mostrare l’immaginaria verticale calata a terra dalla punta della spalla e divide in due parti sensibilmente uguali l’avambraccio, il carpo, il metacarpo, ed il piede.
L’altezza di tutto l’arto anteriore sino al gomito è uguale alla metà dell’altezza al garrese.
Spalle: la lunghezza della spalla raggiunge un terzo dell’altezza al garrese, la sua inclinazione sull’orizzontale va dai 45° ai 55°, i suoi muscoli sono lunghi, asciutti, netti e ben divisi, angolo dell’articolazione scapolo-omerale di 110° circa.
Braccio: la lunghezza del braccio è all’incirca la metà dell’altezza dell’arto anteriore al gomito, la sua direzione in rapporto alla verticale è quasi parallela al piano mediano del corpo. Il piano è fornito di muscoli lunghi ed asciutti.
Gomito: posizione a livello della linea sternale o poco sotto e parallelo al piano mediano del corpo, la sua punta deve trovarsi sulla perpendicolare, che discende dalla punta della scapola. Angolo omero-radiale da 135° a 145°.
Avambraccio: la sua lunghezza è circa un terzo dell’altezza al garrese, è in direzione perpendicolare al terreno e presenta la scanalatura carpio-cubitale ben evidente dando l’impressione di un arto secco e molto asciutto e non di grande ossatura.
Carpo secco, segue la linea retta dell’avambraccio.
Metacarpo: la lunghezza del metacarpo non deve essere inferiore al sesto di tutto l’arto anteriore al gomito, largo più del carpo ma piatto e secco.
Visto di profilo il metacarpo è leggermente inclinato dall’indietro all’avanti, pigmentazione nera dei cuscinetti plantari.
POSTERIORI: nell’insieme l’appiombo visto di profilo deve evidenziare la verticale immaginaria che scende dalla punta della natica al suolo toccando la punta delle dita o quasi. L’appiombo, visto posteriormente, deve evidenziare una verticale immaginaria che dalla punta della natica scende a terra tagliando in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede.
La lunghezza totale dell’arto posteriore è all’incirca il 93% dell’altezza al garrese.
Coscia lunga e larga. La sua lunghezza non è inferiore al terzo dell’altezza al, garrese.
La larghezza della coscia (faccia esterna) è press’a poco i tre quarti della sua lunghezza, i muscoli sono salienti ma nettamente divisi ed il margine posteriore della coscia stessa è poco convesso.
Angolo dell’articolazione coxo-femorale da 90° a 95°.
Gamba: la lunghezza della gamba è di poco inferiore a quella della coscia, la sua inclinazione sull’orizzontale è di circa 40°.
La gamba è coperta di muscoli asciutti anche nella sua parte superiore, sodi e ben netti gli uni degli altri, scanalatura gambale ben marcata ed evidente, vena safena esterna ben affiorante, ossatura piuttosto leggera ma solidissima.
Ginocchio: il ginocchio deve trovarsi bene in appiombo con l’arto posteriore, la rotula cioé non deve spostarsi troppo verso l’interno o l’esterno, angolo dell’articolazione femoro-tibiale di circa 115°.
Garretto: la sua larghezza è all’incirca equivalente alla decima parte dell’altezza al garrese, la distanza dalla pianta del piede alla punta del garretto non deve oltrepassare il 27% dell’altezza al garrese (garretto basso), l’ossatura è forte con salienze ossee ben evidenti che denotano la secchezza della regione, angolo tibio-tarsico di circa 135°.
Metatarso: la sua lunghezza è meno della metà dell’arto anteriore al gomito, meno largo del garretto, è in posizione verticale cioé perpendicolare al terreno. Speroni assenti.
Andatura: in caccia, al galoppo.
PELLE
Pelle fine e sottile, ben aderente al corpo in ogni regione, il pigmento delle mucose, delle sclerose, delle unghie, delle suole dei cuscinetti plantari e digitali deve essere assolutamente nero. Il pigmento nero sul palato non è prescritto ma costituisce una qualità.
MANTELLO/PELO
Pelo raso su tutto il corpo, tessitura vitrea, denso, uniformemente liscio; possono però riscontrarsi rari peli duri sparsi sul tronco e sul muso e sugli arti che non costituiscono difetto.
Colore: i colori ammessi sono il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni dal rosso fulvo carico al fulvo slavato ed il nero focato.
Le focature nelle sedi fisse e cioè muso, sopracciglia, petto, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede, nonchè perineo.
Il fulvo può portare del bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no), stella bianca al petto, sul collo, sui metacarpi, sui metatarsi, sui piedi, alla punta della coda. Però il bianco non è desiderabile e meno ve nè meglio è.
Il nero focato può portare la stella bianca al petto ed in tale caso il segugio italiano viene chiamato tricolore. Non è ammesso il colore marrone. (caffè, fegato).
TAGLIA
Altezza al garrese maschi da 52 a 58 cm. – Femmine da 48 a 56 cm. Peso Da 18 a 28 kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.
DIFETTI
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione, così come l’ambio continuato. Sono tollerati in altezza 2 cm in più o in meno quando si tratta di un soggetto eccellente.
DIFETTI ELIMINATORI
Testa assi cranio-facciali convergenti. Quando le altezze sono superiori o inferiori ai margini di tolleranza. Enognatismo, canna nasale concava, monorchidismo, riptorchidismo, incompleto sviluppo di uno o di tutte e due i testicoli, anurismo o brachiurismo tanto congenito che artificiale, colore ardesia o piombo,tigrati, caffé ,marrone o fegato o bianco in prevalenza, depigmentazione totale o della maggior parte del tartufo e dei margini palpebrali, occhio gazzuolo.

Utilizzazione

Unico utilizzo è quello del cacciatore soprattutto di lepri e cinghiali.

Alimentazione

Durante il periodo di caccia, poichè consuma molte energie è necessario che abbia un pasto giornaliero molto nutriente, così composto: 300 g di carne e 150 g di riso con verdure cotte.

Per quanto la dieta del nostro amico a quattro zampe vari al variare della sua età e della sua salute, è pur sempre possibile seguire delle linee generali che consentiranno al proprietario di nutrirlo in maniera sana e completa. Che il cane somigli al proprio padrone nelle abitudini, negli atteggiamenti, a volte addirittura nel carattere, è dato di fatto che infondo non sorprende più di tanto.

Quello che più spesso si ignora è che come il proprio padrone, il fedelissimo amico dell’uomo conosce diete diverse in base alle fasi della sua vita.
Il proprietario di fido dovrà dunque prestare particolare attenzione, proponendo un alimentazione diversa a seconda che il proprio cane sia cucciolo, adulto o anziano.

Altri fattori che possono rendere necessarie modifiche nell’alimentazione dell’amico a quattro zampe sono ad esempio lo stile di vita dell’animale: è ovvio che un cane da passeggio verrà nutrito differentemente da un cane da lavoro o da caccia. Altro elemento da non sottovalutare è la razza e la stazza soprattutto che implicano maggiori o minori dosi di cibo da somministrare quotidianamente. Attenzioni queste dettate dal buon senso, e più spesso dal veterinario.
In ogni caso è possibile, ferme restando le precisazioni di sopra, confezionare una dieta alimentare generale che ben si adatta ad ogni genere di cane adulto e sano. L’alimento che davvero non può mancare nell’alimentazione del nostro cane, segugio con tanto di pedigree, è certamente la carne.

Il fatto che trovi piacevole la convivenza con l’uomo non significa di certo che ha dimenticato la sua antica natura carnivora.
Senza dimenticare inoltre che tramite il prezioso alimento il cane così come l’uomo d’altronde, assume un quantitativo importante di proteine, vitamine necessarie per il mantenimento o la crescita, nonché grassi.
Il pesce come la carne possiede proteine, questo è vero, ma molti meno grassi e quindi l’apporto energetico dei due alimenti non è nemmeno paragonabile.
Se proprio intendete variare la dieta del vostro cane con un buon pesce ricordate che questo deve essere presentato all’animale senza alcuna lisca, che potrebbe dimostrarsi particolarmente pericolosa per fido che si ci assomiglia, ma non possiede la medesima raffinatezza dell’uomo a tavola.
Un altro alimento da prediligere sono le uova, complete sia del tuorlo che dell’albume. Contengono anch’esse preziose proteine.
Una precisazione importante va fatta in merito all’albume che dovrà essere necessariamente cotto prima di essere servito al cane.
Solo in questa maniera è possibile eliminare il pericolo rappresentato dagli elementi antivitaminici che contiene.
Nessuna indicazione particolare per il tuorlo che andrà benissimo sia cotto che crudo, ricco com’è di vitamine e grassi.
Per variare i pasti del vostro cane potreste optare di tanto in tanto per il latte, anch’esso interessante fonte di proteine e grassi.
Contiene inoltre zuccheri, vitamine e minerali, insomma di tutto un po’. E’ bene però ricordare che non sempre un alimento tanto innocuo in apparenza come il latte, è ben digerito dall’animale.
In svariate situazioni produce fastidiosi disturbi gastro-intestinali visto che nel cane adulto è totalmente assente l’enzima chiamato nella digestione del lattosio.
Così come non fareste mancare le verdure nella vostra alimentazione, allo stesso modo è d’obbligo queste siano presenti in quella del vostro segugio. Quasi che fosse un bambino il cane non ama normalmente le verdure che rappresentano in ogni caso un alimento importante e necessario per una corretta alimentazione dato che garantiscono una sua buona attività intestinale. Tenete presente che perché le verdure vengano digerite dal cane sarà necessario che queste siano ben cotte, cosa che limita in parte i benefici della loro assunzione.
E’ inoltre spesso consigliato associare alla somministrazione di verdure quella di cereali, o di riso, che ancora una volta dovrà essere ben cotto per essere digerito. Apporterà un ottimo quantitativo di zuccheri nell’alimentazione del cane.
Grazie all’olio, sia esso di semi o di oliva renderete più completa ancora la dieta del vostro amico a quattro zampe che consumerà anche grassi di origine vegetale.

Note

A parte il pelo che si distingue tra pelo raso e pelo forte, per tutte le altre caratteristiche le due varietà di Segugio Italiano sono uguali fra loro.
Questo cane antico utilizzato per l’inseguimento della selvaggina, da non confondere con i levrieri, sbarcò in Italia e diede la nascita all‘attuale segugio, le cui particolarità anatomiche generali si sono mantenute praticamente senza cambiamenti attraverso i secoli. 

Foto di Segugio Italiano Pelo Raso