Il cane lo trovo su eBay
5 ottobre 2011
2 min

Il cane lo trovo su eBay

Incuriositi dai volumi di ricerca di alcune parole su Google scopriamo con stupore che una delle frasi maggiormente richieste riguarda gli annunci di cani sui eBay. Obbligati ad approfondire l’argomento ci rechiamo sul sito di annunci di eBay e cerchiamo la parola cani che ci restituisce come risultato quasi 28.000 annunci in tutta Italia tra cani in vendita e in regalo.

Non è nostra intenzione fare polemica circa le modalità e le finalità con le quali vengono pubblicati questi annunci ma quanto meno rilevare l’entità del fenomeno che non può sicuramente essere sottovalutato.
Bisogna anche tenere in considerazione che eBay è solo uno dei siti di annunci nei quali è possibile trovare un cane in vendita o in adozione e che la rete quotidianamente anche per il tramite dei Social Media ci veicola costantemente offerte di cani.
Prescindendo dall’ovvio, ovvero che il cane non era un oggetto ma un essere animato con dei sentimenti e dotato di bisogni propri, sarebbe opportuno interrogarsi quanto meno su come è possibile acquistare o adottare un essere vivente a scatola chiusa.
Sfogliando tra gli annunci troviamo di tutto: cani di taglia piccola fotografati accanto ad un telefono cellulare per certificarne la taglia, permute di computer portatili con un cucciolo di razza, annunci con fotografie prese da banche dati ad utilizzo commerciale per pubblicizzare cani che ovviamente non esistono, fotografie di cani agghindati come se fossero alberi di Natale, descrizioni che definiscono i cani promettenti o eccezionali.
Su una mole così grande di annunci potremmo andare avanti all’infinito a riscontrare quelle che crediamo rappresentino l’estrema mercificazione e lo svilimento del miglior amico dell’uomo.
In ultimo ci preme sottolineare come siano estremamente rari i casi di annunci di cani, il fenomeno è più evidente per le razze oggi maggiormente commerciali, nei quali si evidenzi in modo netto e cristallino che è possibile visionare e conoscere genitori e che il cane non è di importazione, con tutti i rischi che ne conseguono a carico della salute dello stesso e del sostegno che si darebbe ad un mercato illegale in forte espansione.