Quanto incide la relazione nel rapporto tra cane e uomo
11 aprile 2013
3 min

Quanto incide la relazione nel rapporto tra cane e uomo

amicizia

Da diversi anni ormai, allevando la razza del Cocker Spaniel Inglese, ho avuto modo di osservare da vicino le dinamiche di un piccolo “branco”, costituito da soggetti che vivono nei box: ho potuto notare, così, che con questi ultimi si crea una relazione diversa rispetto a un cane che vive in casa.

Ho, infatti, messo a confronto queste due situazioni: fuori ho otto cani, di cui un solo maschio, che vengono seguiti tutti i giorni, rapportandomi con loro più volte nell’arco della giornata in occasione delle pulizie, della pappa, delle attività svolte in campo. Ebbene, anche se mi dimostrano un grande amore e chiaramente riconoscono in me una specie di leader, ho compreso che con loro non avrò mai il rapporto che ho instaurato con la cockerina che vive in casa con me (fuori allevamento, esclusa dalla riproduzione a causa di un problema comportamentale che ha manifestato). Maggie, questo è il suo nome, mi capisce al volo, solo con uno sguardo. Ѐ proprio grazie a questo rapporto tra lei e me, costruito nel tempo, attraverso attività e giochi svolti insieme, ma anche grazie alla fiducia reciproca che si è creata tra noi, che abbiamo risolto in maniera soddisfacente le sue problematiche.

Proprio per questo, durante i miei corsi di educazione, insisto sempre affinché il proprietario comprenda e apprenda fino in fondo il significato di RELAZIONE con il proprio cane. Spesso mi sento dire che la relazione è già esistente, perché il cane viene nutrito, coccolato, portato fuori, curato, ma poi nel momento in cui chiedo loro di giocare o di farmi vedere un richiamo, ecco….si spezza la magia!

La RELAZIONE si costruisce nel tempo, senza fretta, con tanta pazienza, cercando di comprendere le esigenze l’uno dell’altro, utilizzando strumenti come il gioco (sia fisico sia di attivazione mentale), i comandi di educazione, le regole (che sono alla base di una buona convivenza e che vanno rispettate sia da parte del cane, sia dal proprietario). Nel tempo si vedranno i risultati di tanto lavoro, ma sarà per sempre. A volte è frustrante quando il proprio cane non ne vuole sapere di rispondere al richiamo, perché tutto è più interessante di noi. Ѐ un passaggio naturale, ci vuole tanto esercizio, ma anche interazione costruttiva, giocare con il cane (ma non limitandoci a lanciargli svogliatamente una pallina in attesa che lui la riporti, senza dargli una motivazione anche emozionale per farlo), avere un contatto fisico, sapere quando è il momento di accarezzarlo e quando lasciarlo in pace, parlare con il cane, dargli degli orari regolari per i pasti, per le uscite e per le svariate attività nell’arco della giornata (se si riesce, anche se si lavora, evitando di concentrare tutto nel fine settimana). In poche parole, dobbiamo essere la persona più importante per lui.

Nel momento in cui davvero vi capirete, basterà un cenno, uno sguardo e il vostro cane sarà sempre lì al vostro fianco in attesa di fare ciò che desiderate o veramente felice di starvi vicino.

 

Denise Santesso

Allevatore Cocker Spaniel Inglese

Educatore Cinofilo