Bimba di tre anni si perde nella taiga siberiana: sopravvive 11 giorni grazie al cane
12 agosto 2014
2 min

Bimba di tre anni si perde nella taiga siberiana: sopravvive 11 giorni grazie al cane

amore attualità cane eroe
All’insaputa dei genitori, una bambina siberiana di tre anni – Karina Chikitova – si è allontanata e avventurata nella selvaggia taiga, dove, però, è riuscita a cavarsela per ben undici giorni grazie al suo cagnolino. Eppure qui – tra bestie feroci come orsi e lupi ed escursioni termiche non poco rilevanti, con temperature notturne che scendono anche fino ai sei gradi – le possibilità di sopravvivenza per una bimba così piccola, se non fosse stato per il piccolo eroe a quattro zampe, sarebbero state davvero inesistenti. La vicenda viene raccontata dal Siberian Times. Il tutto avrebbe avuto inizio con un fraintendimento da parte dei genitori. Stando a quanto riportato da TgCom24, infatti, il papà della piccola lo scorso 27 luglio sarebbe partito per raggiungere il suo villaggio natio, molto lontano dal villaggio di residenza. La mamma, a quanto pare, era convinta che Karina fosse con lui. Ma in realtà l’uomo non aveva inteso che la bambina l’avrebbe seguito nel suo lungo viaggio ed è stato così che la bimba si è persa nella taiga insieme con il suo cagnolino, nella inospitale regione chiamata Sakha. I genitori di Karina si sono resi conto di quello che era realmente successo solo quattro giorni dopo la partenza dell’uomo, quando la mamma si è finalmente messa in contatto telefonico con il marito. Subito sono scattate le ricerche, ma nel frattempo il cagnolino, senza bimba al seguito, ha fatto ritorno a casa. “Abbiamo subito pensato che la piccola poteva essere sopravvissuta proprio grazie al calore della pelliccia del suo cane. Così abbiamo moltiplicato gli sforzi per trovarla”, racconta Afanisiy Nikolajev, portavoce del Sakha Republic Rescue Service. E così è stato: guidati dall’animale, i soccorsi si sono finalmente messi sulle tracce di Karina, ritrovata solo con alcune punture d’insetti e qualche graffio. Se non le è accaduto il peggio, un grazie va al suo fedele cagnolino.