Agility dog
5 gennaio 2015
5 min

Agility dog

addestramento

L’agility dog è uno sport cinofilo che consiste in un percorso a ostacoli (di solito dai 15 ai 20), ispirato al percorso ippico e che il cane deve affrontare nell’ordine previsto, possibilmente senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile. In questa gara il conduttore deve seguire il cane, comunicando con lui, dandogli dei comandi e accompagnandolo in tutto il percorso.

L’agility dog, secondo il regolamento della FCI-Fédération Cynologique Internationale (Federazione cinologica internazionale), è una disciplina aperta a tutti i cani, nella quale si affrontano diversi ostacoli con lo scopo di evidenziare il piacere e l’agilità dell’animale nel collaborare con il conduttore. Si tratta di una disciplina sportiva che favorisce la sua buona integrazione nella società. Questa disciplina implica una buona armonia tra il cane e il suo conduttore, che porta a un’intesa perfetta tra i due: è, dunque, necessario che i partecipanti posseggano gli elementi di base d’educazione e obbedienza.

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Origine e sviluppo nel Regno Unito. La prima comparsa documentata di rilevanza dell’agility dog fu come intrattenimento allo show canino Crufts nel 1978. Nel 1980, il Kennel Club divenne la prima organizzazione a riconoscere l’agility come uno sport ufficiale con la stesura di un regolamento, e il primo evento a essere fatto sotto il nuovo regolamento fu appunto il Crufts Show di quell’anno. Il 1983 vide la fondazione di club di agility, il primo club nazionale di agility nel Regno Unito chiamato Agility Voice e il primo magazine interamente dedicato allo sport cinofilo di tanto successo.

Anche in Italia tale disciplina suscitò un interesse, tanto che il 1º gennaio del 1990 l’ENCI decise di pubblicare un primo abbozzo di regolamento, per poi adeguarsi – un anno dopo – a quello internazionale della FCI. Le prime gare nazionali di questo sport in Italia si sono tenute nel 1990. Da esse sono stati selezionati i primi componenti della Nazionale italiana di agility dog. Già nel 1991, grazie al successo dell’attività, hanno cominciato a diffondersi – specie nel centro-nord – i Club di Agility, mentre le gare si sono fatte sempre più frequenti e i concorrenti più numerosi.

I livelli All’interno dell’agility vi sono quattro livelli: Brevetto Agility Debuttanti (dal 2010), Brevetto Agility 1, Brevetto Agility 2 e Brevetto Agility 3. Ogni cane parte dal brevetto debuttanti. Per approdare dal brevetto Debuttanti al brevetto 1 è necessario ottenere da tre al massimo 5 risultati di Eccellente nelle prove ufficiali di Enci di agility. Per approdare dal brevetto 1 al brevetto 2 è necessario ottenere tre risultati di Eccellente Netto nelle prove ufficiali Enci di agility. Per approdare dal brevetto 2 al brevetto 3 è necessario arrivare a tre podi ottenuti con il risultato di Eccellente Netto. L’agility 3, la classe più difficile, è quella che permette ai migliori di partecipare al campionato nazionale e di entrare nella selezione italiana. In brevetto 3 non conta solo il percorso netto, ma occorre anche possedere un’ottima velocità e precisione.

Gli ostacoli omologati dalla FCI sono i seguenti: salto in alto, siepe, viadotto o muro, salto in lungo, pneumatico, passerella, bascula, palizzata, tavolo, slalom, tunnel rigido, tunnel morbido. Gli ostacoli non devono presentare alcun pericolo per i cani e devono essere conformi a precise prescrizioni. Saranno indicate con le dimensioni per categoria Large, M Medium, S Small. L’obiettivo del percorso è di condurre il cane a superare l’insieme degli ostacoli, nell’ordine prescritto, senza errori, e tutto ciò entro il limite del TPS. Tuttavia il TPS non è che un indice di base e in nessun caso la rapidità deve essere considerata come criterio principale. Il percorso dell’agility non è una gara di velocità, ma piuttosto di abilità.

In caso di ex aequo, si deciderà di favorire il conduttore che avrà meno errori sugli ostacoli. Solamente in caso di parità sugli errori agli ostacoli si terrà conto del miglior tempo. Nel caso due cani si trovassero in condizioni di parità sia sugli errori agli ostacoli che sul tempo, il giudice potrà chiedere un percorso di spareggio.

Il conduttore è colui che accompagna il cane per tutta la durata dei percorsi indicando, tramite l’uso della voce e delle braccia, la giusta combinazione per portare la gara correttamente a termine. La parte di conduttore non è affatto facile: infatti, nella maggior parte dei casi, a un livello da gara, è il conduttore a portare all’errore il cane. Inoltre, deve essere quasi sempre in anticipo sul cane, salvo che questo non sia particolarmente veloce da non permettere ciò. Inoltre, ogni cane varia il suo stile di corsa e di affronto degli ostacoli: ad esempio, in una curva alcuni cani sono in grado di curvare in un raggio molto stretto, mentre altri hanno bisogno di più spazio. In tutti i casi, occorre che il conduttore trovi il giusto compromesso per far fare al cane il percorso giusto senza andare contro il suo stile.

Il risultato di una gara di agility è, quindi, frutto, in positivo o in negativo, dell’abilità del conduttore nella conduzione. L’agility va, infatti, inteso come uno sport di squadra. La base nella conduzione sta nei comandi che sono di tre tipi: vocali, gestuali e posturali. Nell’agility non vi sono penalità per la ripetizione di comandi. Per iniziare questo sport con il proprio cane dobbiamo prima assicurarci che a livello fisico non abbia nessun problema, a questo punto, dopo una visita veterinaria, possiamo recarci a un centro cinofilo che pratica questa disciplina e iniziare questa preparazione sempre con metodologie impostate sul rispetto e sul benessere del cane!