Anche Fido soffre di allergie, ma non sempre i padroni lo sanno
24 maggio 2012
2 min

Anche Fido soffre di allergie, ma non sempre i padroni lo sanno

allergia
Ѐ primavera, ovvero tempo di pollini e allergie. Non solo per gli uomini, ma anche per i loro amici a quattro zampe. Solo che quasi la metà dei padroni non lo sa per nulla. Ѐ quanto dimostrato dal sondaggio internazionale Paws, ovvero Pet Allergy Worldwide Survey, promosso da Novartis Animal Health (Nah). L’indagine è stata condotta su oltre mille proprietari di cani e gatti, distribuiti in ugual misura in più zone del mondo: tra l’Italia, la Francia, la Germania, la Spagna, il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America. Sono stati precisamente 1.269 i padroni che hanno completato il sondaggio. Di questi, circa la metà (ovvero 618) aveva un animale al quale era stata diagnosticata un’allergia, mentre gli altri 651 possedevano dei pelosi che presentavano i sintomi, pur non avendo avuto una diagnosi. Secondo quanto riportato dal corrierenazionale.it, il 44 per cento dei proprietari non sa che anche i loro amici a quattro zampe possono soffrire di allergie. Il 43 per cento, invece, non saprebbe riferire se il proprio animale ne ha sperimentato i sintomi tipici, mentre uno su tre non sa indicare le allergie più comuni nei quattro zampe, che poi non sono altro che le dermatiti. Per fare solo un esempio, si può ricordare quella atopica nei cani e quella allergica nei gatti. Le maggiori difficoltà si riscontrerebbero soprattutto nei casi dei felini, che rispetto ai cani manifestano di meno il senso di prurito. Inoltre, questi tendono a stare molto più isolati. «È essenziale – sottolinea Stephen Shaw, un dermatologo veterinario britannico – che i proprietari riconoscano l’importanza dei segni più comuni di allergia negli animali: si grattano più del solito, leccano eccessivamente lo stesso punto, perdono peli e presentano infiammazione cutanea». Mostra maggiore sensibilità nei confronti di questo problema chi, a sua volta, soffre di una qualche allergia. In tutto formano il 46 per cento. In generale, però, otto persone su dieci vorrebbero sapere di più, per riuscire a riconoscere e a curare al meglio le allergie dei loro cari amici a quattro zampe, cani o gatti che siano. A tal proposito, si mostra essenziale l’intervento e la consultazione di una persona esperta: «Nonostante l’aumento della consapevolezza, il veterinario – spiega Stephen Shaw – può proseguire per diagnosticare correttamente la causa, ridurre la sofferenza dell’animale domestico, alleviare il prurito e le lesioni cutanee nel modo più efficiente e sicuro possibile e migliorare la qualità della vita dell’animale».