Figlio unico oppure no?
16 febbraio 2015
8 min

Figlio unico oppure no?

adozione cura

“Se avere un cane è fantastico immagina averne due! Possono farsi compagnia, saranno amici per la pelle, giocheranno assieme, quello dei due che ha problemi di separazione si sentirà più a suo agio… quello anziano adorerà il nuovo cucciolo!”. E così via.

Ciò è quanto, la maggior parte delle volte, ci sentiamo rispondere alla domanda: “Ho già un cane, che succede se ne prendo un altro?” .

Per non dire che purtroppo questo è anche il pensiero della maggior parte delle persone che, avendo già un cane, ne portano a casa un altro. Poi, il più delle volte, questi stessi proprietari ci rimangono male se, all’arrivo del nuovo amico a quattro zampe, l’altro sembra voler fare le valige o dichiarare guerra alla “new entry”.

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Proviamo a immaginare il nostro compagno/a un giorno tornare a casa con un nuovo amico/a e dirci: “Visto che è cosi bello vivere assieme, ho pensato di portarti questo nuovo amico/a, così potrete trascorrere il tempo assieme, fare shopping, dormire sul divano, guardare il programma televisivo preferito, ecc.”. Credo che sarebbe uno shock per il nostro sistema nervoso, oltre che per la nostra privacy! È un po’ quello che succede al vostro cane, quando portate un nuovo inquilino senza aver chiesto, in qualche modo, il “suo” parere.

Per un cane residente, un nuovo cane il più delle volte non rappresenta il miglior amico che non ha mai avuto, ma bensì una “competizione” per tutte quelle “risorse” che ha guadagnato nel tempo! Una minaccia alla sua ciotola preferita, al suo posto sul divano, alle attenzioni che riceve dai suoi compagni umani, ecc. Anche il più socievole dei cani che incontriamo in passeggiata può trovare a casa qualcosa di inquietante all’arrivo di un nuovo Fido! Quelli, invece, che accettano ben volentieri i cani di passaggio degli amici dei loro proprietari, potrebbero tirar un sospiro di sollievo nel vederli andar via a fine visita. Che cosa succederebbe, invece, se non se ne andassero?

Non è sbagliato avere più di un cane – io ne ho ben quattro – tuttavia non è essenziale. Pertanto invito a ignorare tutte le varie dicerie infondate, come un cane da solo non sta bene, i cani sono animali da branco perciò è fondamentale averne più di uno, il proprietario non potrà mai sostituire un altro compagno della stessa specie, ecc.

Il secondo cane è per NOI, non per il cane già esistente! Questa è una grandissima verità e va detta per quello che è. Chiaramente esistono pure le eccezioni, come in tutte le cose, ma per la maggior parte dei casi più di un cane serve solo a soddisfare le esigenze del proprietario. Una volta ammesso ciò a noi stessi, possiamo cominciare a pianificare l’arrivo del nuovo inquilino senza creare stress inutile al nostro cane residente.

A livello comportamentale, la scelta di un secondo cane va ben ponderata ed è consigliabile scegliere una razza (o incrocio) con caratteristiche completamente opposte rispetto a quelle del cane già esistente.

Questo perché diverse razze hanno tipologie di pulsioni differenti. Un cane “gioco orientato” con un cane “traccia orientato” avrà molte meno probabilità di azzuffarsi rispetto a due cani particolarmente interessati ai giochi; indistintamente dalla quantità di giochi disponibili in casa o giardino, ce ne sarà sicuramente uno su cui vale la pena litigare. Un cane maschio sarà meglio accompagnato con una femmina e viceversa; cani maschi possono convivere, ma con qualche accortezza, e ancor più vale con un gruppo di femmine (più difficili da gestire soprattutto se hanno caratteristiche e interessi simili).

Chiaramente, avendo una coppia di cani di diverso sesso, vada da sé che debbano essere castrati o sterilizzati (va fatto notare che un cane castrato può comunque accoppiarsi, annodarsi e avere poi delle piccole ferite, meglio sarebbe che la femmina fosse sterilizzata o che fosse tenuta separata quando è in calore, anche se il maschio è castrato). Castrare o sterilizzare i cani non comporta sicurezza dal punto di vista comportamentale (anche se può aiutare a diminuire i conflitti fra i maschi, tale comportameto non può essere preso come certezza).

Meglio di tutto, ove possibile, è verificare il tipo di pulsione e carattere che ha il cane già esistente e prenderne uno di completamente opposto. Purtroppo, però, alla maggior parte delle persone solitamente piace una particolare razza e un particolare sesso e pertanto sono proni a prenderne uno molto simile all’esistente. Detto ciò, non voglio dire sia impossibile da fare, solo il proprietario deve essere cosciente che sarà richiesto più impegno da parte sua nel mantenere la quiete in casa.

CASA DOLCE CASA

È possibile che il layout della nostra casa debba subire alcune piccole variazione per mantenere l’equilibrio fra i membri esistenti e il nuovo arrivo. Piccoli accorgimenti, come diverse ciotole per l’acqua, diversi posti dove dormire, sdraie, cuscini, tappeti, ecc. Diverse ciotole del pasto date in diverse locazioni, cancelletti (baby gates) per dividere spazi durante i pasti o all’arrivo di ospiti possono essere di grande aiuto per mantenere l’equilibrio. È meglio cercare di evitare quanto possibile di avere zone congestionate con scarsa possibilità di movimento, dove i cani potrebbero finire intrappolati; sono consigliabili spazi ampi e liberi.

Accortezze anche nella gestione dei pasti sono anche fondamentali quando si ha più di un cane, per evitare gelosie o litigi superflui; per esempio, un cucciolo dovrà magiare molto più spesso di un cane adulto o anziano, pertanto sarà bene avere una zona idonea dove sistemarlo durante i pasti, mentre al cane adulto può essere lasciato qualcosa da sgranocchiare (valutando l’apporto calorico quotidiano). Il cucciolo sarà molto più irruento e avrà molta più voglia di giocare rispetto al cane adulto/anziano e, per quanto ci siano soggetti che si prestano al gioco, molti sicuramente non riusciranno a soddisfare le esigenze del piccolo e sarà, quindi, necessario lasciare al cane adulto, una zona dover poter ritirarsi lontano dalla piccola “peste”.

A volte i cani dividono lo stesso cuscino, questo non significa che non apprezzino un posto dove stare in completa solitudine, soprattutto questo vale per razze indipendenti.

PRIMI INCONTRI

Una volta scelto il secondo cane e ben pianificato gli spazi fra casa e giardino, è opportuno che i cani si incontrino la prima volta in terreno neutrale e, se il cane è già adulto, l’ideale è che accada mentre passeggiano parallelamente a guinzaglio (per fare ciò avrete bisogno di un aiutante). L’incontro frontale (muso a muso) non è molto piacevole, è un’invasione degli spazi personali del cane. Proviamo a immaginare una persona a noi sconosciuta correrci incontro e abbracciarci senza il nostro consenso: saremmo alquanto disorientati e – chi più, chi meno – addirittura offesi!

I conduttori dovrebbero camminare al fianco con i cani esterni a essi. Dopo vari incontri, o dopo vari muniti (a seconda dei soggetti in questione e di come si comportano fra loro), si potranno lasciare liberi di interagire (eventualmente mediante l’uso di longhine per motivi di sicurezza). In questo modo, l’incontro è graduale, si lascia il tempo a entrambi i soggetti di socializzare fra loro e di conoscere i propri odori, evitando di creare situazioni di sfida.

Il più delle volte, i cani in breve tempo vanno d’amore e d’accordo, il che potrebbe spingerli ad instaurare una relazione troppo forte e potrebbero darsi alla grande gioia di fare marachelle assieme, escludendo il consenso del proprietario.

Ecco perché, anche se i cani vanno d’accordo, è fondamentale che inizialmente il proprietario sia presente per gestire le interazioni fra i due, cercando di premiare comportamenti desiderati e interrompendo o rindirizzando comportamenti indesiderati. I due avranno anche bisogno di interagire unicamente con il proprietario, in modo da educarli alle regole di casa e da favorire la relazione cane-proprietario. Quando uno dei due è impegnato con il proprietario, l’altro può essere distratto con un osso da masticare o con uno dei vari dispenser per cibo che si trovano in commercio, in modo da creare sempre associazioni positive e mai negative (per evitare conflitti e gelosie in futuro).

Col tempo le nuove regole diverranno di default e il nuovo nucleo familiare si assesterà.

In conclusione, dire che avere un cane è come averne due è una scusa di comodo, un cane impegna e cosi pure averne due o più, soprattutto se li vogliamo socievoli e ben educati!

In generale, un po’ di buon senso non guasta mai, se proprio si hanno dei dubbi, non abbiate esitazioni a contattare un esperto del comportamento del cane.


Tiziana DaRe

Educatore e RI-educatore Cinofilo Comportamentale
Diploma in Educazione e rieducazione del cane (HNC in Dog Training and Behaviour)
Specialista nel comportemento del gatto (Cat Behavior Specialist)
Membro Puppy school UK
Socio Libertas Cinofilia