Giardino canaglia
25 ottobre 2012
3 min

Giardino canaglia

cura

Quante volte deve uscire un cane? Se mi viene fatta una domanda di questo tipo, ho scoperto negli anni che è una cosa positiva, perché il proprietario in questione presuppone di portare fuori il cane almeno una volta il giorno.
Premesso che una sola uscita è troppo poco, troppo spesso mi capita di sentire che il cane non esce proprio perché tanto ha il giardino oppure un bel terrazzo nel quale sgambare ed espletare le sue deiezioni.
Sappiate che non fare uscire un cane di casa anche se avete un grosso giardino è, come dice la dottoressa Eleonora Mentaschi, un maltrattamento invisibile, poiché il cane non ha modo di “leggere il giornale” degli odori, di vedere e di giocare con altri cani, di avere stimoli, di stare a contatto con gente nuova e differente da quella del nucleo familiare o di confrontarsi con gli stimoli della città, con la terribile conseguenza di perdere la sua socializzazione, oltre a tutte le altre gravi conseguenze che tutto ciò può comportare.
A parte l’insorgere di problemi comportamentali quali aggressività verso i propri simili, diffidenza verso rumori o persone, il cane può anche diventare ingestibile tra le mura domestiche, perché vivere in giardino non gli permette di scaricare le energie accumulate durante la giornata.
Queste energie in un qualche modo devono essere espletate e, se non veicolate correttamente, si trasformano inevitabilmente in comportamenti sostitutivi non graditi come, ad esempio, eccessive vocalizzazioni, distruzione di oggetti trovati in casa o semplicemente il terrore di tutti i giardini: le buche, tanto per dirne una.
Inoltre un cane che non esce mai, quando gli capiterà di stare in giardino, sarà una bomba di energia e di curiosità, e se vi aspettate un cane gestibile che vi ascolti, che non tiri al guinzaglio e che sia un esempio di gestione, rimarrete delusi. Il cane sarà talmente rapito da questo evento e affascinato dagli stimoli circostanti, che presterà attenzione solo al suo istinto e ai suoi bisogni di esplorare e di vivere come ogni cane si merita.

Molti problemi di gestione domestica si risolvono, a volte, semplicemente prendendo la buona abitudine di portare fuori a passeggiare il cane. Anche se avete una reggia con un parco immenso, c’è un bisogno innato di esplorare, annusare, vedere cose e persone, correre, giocare. Del resto, se in natura non si sono mai costruiti una proprietà privata recintata o un attico super lusso, un motivo ci sarà: queste sono ambizioni umane e non canine.
Ragione per cui, è bene sfatare anche quella falsa, falsissima affermazione che ancora si sente ripetere: “Io vorrei un cane, ma non ho un giardino per permettermela”. Ѐ una leggenda metropolitana. Se un cane è portato fuori tre volte il giorno e gli è dedicato il giusto tempo per fargli scaricare le sue energie, farlo divertire con attività sportive, di fiuto e mentali, può vivere tranquillamente anche in un monolocale, anche se di taglia medio/grande. Una volta tornato dalla passeggiata, si limiterà a farvi compagnia e a riposare perché appagato dalle attività svolte assieme a voi.

Se volete un cane, la domanda che vi dovete porre è un’altra, cioè se avete tempo e voglia di dedicarne a un animale che ha bisogno di voi.
Nessuna costituzione o legge ci obbliga all’adozione di un cane. Rispettare un cane vuol dire anche, ma soprattutto, rispettare il suo essere e le sue esigenze.

Bruno Ferrari – educatore cinofilo professionista