Il falso problema della dominanza
30 gennaio 2013
3 min

Il falso problema della dominanza

Se si parla di cani si deve parlare di dominanza. Quest’argomento è da considerare un ever green della cinofilia a tutti i livelli. Se ne sente parlare al parco o dal veterinario, come anche dagli educatori cinofili e nei programmi televisivi. Si fa proprio un gran parlare di dominanza, ma perché? Che cosa intendono in genere le persone con questo termine?

Il senso comune descrive con questo termine tutti quei comportamenti “strani” in un cane. Quindi, il cane che ringhia mentre mangia è dominante, quello che litiga con i cani è indubbiamente dominante e quello che morde l’essere umano è dominante senza appello. La soluzione sta nel farlo mangiare dopo di noi, entrare e uscire dopo dalle porte e non condividere letto o divano. Il dominante, quindi, è chi predomina sugli altri. Descrivendo con queste parole e con questi significati comportamenti canini, non ci rendiamo conto che stiamo utilizzando parole che non sono confacenti né al soggetto (il cane) né alla circostanza (la convivenza uomo-cane).

Il termine dominanza – con tutti i suoi significati – dovrebbe rivolgersi solo alla sfera umana e non a quella più squisitamente etologica. Il verbo dominare è una voce dotta del latino tardo, che significa “fare da padrone”. Questo verbo si adatta perfettamente alle nostre società fatte di democrazie, dittature, monarchie e suddivise in classi sociali in cui ci sono lotte e rivoluzioni. Non è assolutamente corretto utilizzare e descrivere il mondo molto sociale dei cani con il verbo dominare. Perché non è corretto? Perché gli studi etologici sui canidi che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno aperto gli occhi e cambiato le prospettive di approccio al cane. Le ricerche hanno osservato che non ci sono rapporti di dominanza padronale tra i canidi, ma ci sono rapporti di cooperazione in gruppi sociali relativamente estesi, dove le entità guida vengono identificate come leader e ogni membro ha un ruolo codificato e definito.

Grazie a questi studi, il concetto di dominanza – come prima descritto – è diventato privo di significato e scorretto. Perciò, dietro il cane che ringhia, morde o esibisce “strani” comportamenti esiste una diversa visione per una più completa comprensione. Si parla di comportamenti antisociali, problemi di aggressività, problematiche legate allo stress o alla totale mancanza di coerenza nella famiglia in cui vive il cane. Questo è un grandissimo passo avanti per vivere in modo sereno e più corretto con i cani. In questo modo, si dà loro la comprensione che meritano e la risoluzione dei loro problemi, partendo dalla vera natura senza che si venga abbagliati dal falso problema della dominanza. Mangiare prima, uscire prima dalle porte e condividere letto o divano non rappresentano la risoluzione poiché manca il falso problema della dominanza, ma emerge la reale natura del problema: il cane.

Il motivo per cui ancora tanti educatori cinofili, veterinari e altri esperti del settore parlino di dominanza resta oscuro.