Portiamo a casa il cucciolo!
30 novembre 2012
7 min

Portiamo a casa il cucciolo!

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Cari lettori, eccoci giunti al nostro secondo appuntamento, nel quale proseguiamo questo percorso che vuole portarvi, attraverso i miei consigli, verso una piacevole e serena convivenza con il vostro amico a quattro zampe.

Nel precedente articolo abbiamo analizzato come scegliere il cucciolo più adatto alle vostre attitudini. Ora supponiamo che, dopo un’attenta e responsabile scelta, abbiate trovato il vostro nuovo compagno peloso. L’allevatore ve l’ha appena consegnato ed è arrivato il momento di tornare a casa.

Il primo viaggio in automobile può non essere piacevole, il cane potrebbe soffrire il mal d’auto, inoltre si è appena staccato dalla madre, dai suoi fratellini e dai luoghi in cui è vissuto per i primi due mesi. Cominciate fin da subito a essere coerenti e responsabili. Procuratevi, quindi, un trasportino: in commercio ce ne sono di ogni misura e rappresentano il modo più sicuro per far viaggiare il cane in automobile. So che la tentazione di strofinarvelo in mano per tutto il tempo del viaggio è enorme, ma il cucciolo va abituato a viaggiare comodo e in tutta sicurezza fin dal primo giorno. Così facendo, inoltre, eviterete di doverlo poi abituare al trasportino quando è più grandicello, cosa che a volte costa parecchia fatica. Probabilmente durante il tragitto potrebbe scappargli qualche bisognino: fate un bel fondo di fogli di giornale o traversine assorbenti, e accertatevi che non se li mangi!

Ricordatevi che il trasportino o le barre di separazione sono il modo più sicuro per far viaggiare i nostri amici, e così facendo siamo anche al riparo da costose contravvenzioni e decurtazioni dei preziosi punti della patente. Se avete acquistato il cucciolo parecchio lontano dalla vostra abitazione, abbiate l’accortezza di fare soste frequenti e di evitare di viaggiare nelle ore più calde.

Una volta giunti a casa ci apprestiamo a vivere uno dei momenti più belli e indimenticabili: il primo contatto con la nostra famiglia, con quella che sarà la sua tana, il suo branco, il suo territorio.

Lo vedrete un po’ smarrito, spaesato, vi guarderà chiedendosi dove mai lo avete portato! Diamogli un caloroso benvenuto, ma non dimentichiamoci di cominciare fin da subito ad applicare le nostre regole. Noterete che il cane, com’è logico che sia, tenderà a seguirvi ovunque andiate. Non sempre gli deve essere permesso, ogni tanto mettete una porta tra voi e lui. Deve abituarsi a non seguirvi dappertutto. Fin da subito deve essere chiaro che nel ménage domestico ci sono dei momenti di piacevole relazione e altri in cui ognuno è libero di farsi gli affari suoi. Non di rado sono stato chiamato per risolvere problemi di “invadenza” da parte del cane in casa, che pretendeva di seguire i suoi proprietari anche in bagno. Con il passare del tempo, se non lo abituiamo a stare un po’ per i fatti suoi, disturbi importanti e di non facile risoluzione, come l’ansia da separazione o la smania di avere tutto sotto il proprio controllo, possono comparire con tutto ciò di negativo che possono comportare.

Fategli, invece, prendere subito confidenza con la sua nuova cuccia, che deve sempre esserci e deve rappresentare per lui un luogo sicuro e sereno, quindi evitate in futuro di punirlo mandandolo lì a espiare i suoi peccati. Può essere aperta (un cuscino, meglio ancora, una cesta con i bordi rialzati o una brandina), oppure chiusa, la classica “casetta” in legno o cemento se il quattro zampe vive in giardino. In questo caso io eviterei quelle di plastica economiche, mentre molto valide sono quelle in materiale composito e coibentate.

La cuccia è il suo giaciglio, la sua tana, pertanto quando il cane si trova lì non deve essere disturbato, e se in casa ci sono dei bambini la cosa va assolutamente messa in chiaro anche per loro. Evitate di collocare la cuccia vicino alle porte e alle zone di frequente passaggio: oltre a disturbarlo, se il cane si dimostra possessivo, si va ad accentuare questa sua tendenza nei vostri confronti. Per lo stesso motivo evitiamo di mettere la cuccia nelle stanze da letto o, peggio ancora, di fare dormire il cane sul letto, anche per motivi non trascurabili di pulizia e igiene. Attenzione anche a divani e poltrone, ma affronteremo l’argomento nel dettaglio nei prossimi articoli.

Anche il luogo preposto alla pappa non deve essere casuale. Abituatelo a mangiare sempre nello stesso posto, che deve essere scelto con le stesse accortezze che abbiamo sopra descritto per la cuccia.

Arriviamo così a trattare un argomento molto spinoso e che spesso mette in grossa difficoltà: dove far sporcare il cane?

Partiamo da un presupposto: generalmente il cucciolo raggiunge il pieno controllo sfinterico intorno al quarto-quinto mese. Nella mia esperienza vedo tanti, troppi cani, che arrivano all’età adulta e non hanno ancora capito cosa fare e proprietari esasperati che mi fanno la solita affermazione: “Lo porto fuori anche due ore poi torna a casa, si nasconde e la fa sul tappeto”. Solitamente mi guardo intorno e scorgo almeno una o due traversine imbottite per terra…

Capisco che svegliarsi, anche, due volte nel cuore della notte per far sporcare Fido all’aperto può sembrare molto faticoso, ma si tratta di un impegno di poche settimane, soprattutto se si mette a confronto di mesi, se non addirittura di anni trascorsi a pulire i bisogni fatti in casa.

Ricordate una cosa basilare: i cani per istinto non sporcano mai nel posto in cui vivono. Siamo noi che andiamo a snaturare questa condizione, imponendo loro fin da piccolissimi di sporcare in casa, con il risultato di creare nelle loro testoline una tremenda confusione, magari aggravata dal fatto di punirli quando sporcano sul tappeto buono e non sulla traversina! Come possiamo pretendere che un cane capisca la differenza tra un tappeto bukara e un panno assorbente? Per lui hanno la stessa consistenza, poiché le zampette appoggiano sul morbido, quello è il posto giusto per farla… Ai suoi occhi siamo noi che abbiamo imposto questa regola, pensate a cosa possa provare se poi magari gli spingiamo dentro il muso e gli diamo una sculacciata.

Prestate molta attenzione: il risultato potrebbe essere che il vostro cane per paura non sporchi più in vostra presenza, quindi durante la passeggiata! Il rimedio più efficace è portarlo fuori molto spesso, a orari regolari, ricordandosi che il cucciolo sporca sempre dopo aver mangiato, dopo una forte emozione e dopo i momenti di eccitazione (ad esempio, il gioco). Premiatelo sempre quando fa i bisogni fuori con un bocconcino e una carezza, ignoratelo invece se li fa in casa. Non date importanza alla cosa e cercate di pulire quando non vi vede.

Ci rimane ancora un capitolo da affrontare: quello riguardante i giochi.

Evitate di dare al cucciolo vecchie scarpe e ciabatte o di acquistargli giocattoli di quelle forme, è un invito a rubarvi quelle nuove! Sconsiglio, anche, di comprare giochi che raffigurano molto fedelmente piccoli animali (gattino, scoiattolo, ecc.), andremmo a stimolargli l’istinto predatorio. A mio avviso, i giochi più validi restano il riporto con le palline e i riportelli (usati correttamente), i giochi di ricerca e di attivazione mentale, che tratteremo nei prossimi numeri.

Un ultimo consiglio: non abituatelo a giocare alla lotta o a fare tira e molla. Sono attività puramente muscolari, il cane impara a divertirsi con voi utilizzando la bocca per mordicchiare o tirare, e se siamo alla presenza di un soggetto di grossa taglia, potete immaginarvi i futuri disagi cui rischiate di andare incontro.

Paolo Bosatra
istruttore cinofilo
paolo@lallegracagnara.it