Tosare il pelo del cane? Tutti i perché tra scienza e credenze
2 agosto 2013
8 min

Tosare il pelo del cane? Tutti i perché tra scienza e credenze

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Ѐ estate piena (quasi ndr.) e mi capita sempre più spesso di vedere in giro cani di varie razze cui è stato fatto il servizio completo di “barba e capelli”. Le toelette per animali, da un po’ di anni a questa parte, si stanno diffondendo a vista d’occhio, soprattutto nelle grandi città, come veri e propri centri di bellezza per i nostri amici a quattro zampe.

In genere i centri di toelettatura offrono diversi servizi, come taglio delle unghie, pulizia degli occhi e delle orecchie, bagni antiparassitari, ma quello più diffuso e più richiesto dalla clientela riguarda la cura e il taglio del pelo, che a detta degli esperti del settore, serve a valorizzare le forme del cane ai fini prettamente estetici.

Inoltre fra le varie scuole di pensiero c’è, anche, quella di altri professionisti del mondo cinofilo (tra cui veterinari, istruttori e appassionati di cani), che affermano che il taglio del pelo del cane sia una pratica necessaria al fine di mantenere l’animale più fresco in estate. Sfortunatamente queste indicazioni sono scientificamente infondate e forse molti non sanno come funziona il meccanismo fisiologico di termoregolazione del cane. Tosare il cane, pensando che in tal modo soffrirà meno il caldo o che diminuirà la presenza di peli sparsi in casa, costituisce un grosso errore di valutazione che può danneggiarlo invece di arrecargli beneficio.

Ѐ perfettamente comprensibile che alcuni proprietari di cani, quando in piena estate c’è un caldo soffocante, possano guardare il loro Husky o pastore maremmano e pensare “Io ho tremendamente caldo così, non oso immaginare se dovessi andare in giro con un cappotto di pelliccia, credo proprio che vorrei morire”. Fare chiarezza sulla fisiologia del cane in maniera scientifica può aiutare a inquadrare questo argomento “scottante” sotto una luce diversa.

Gli studiosi chiamano cani e umani “homeotherms”, ovvero animali a sangue caldo, perché mantengono costante la temperatura del corpo anche con temperature esterne estremamente diverse. Serpenti e lucertole, invece, adattano la loro temperatura corporea in relazione a quella esterna e sono chiamati “poikilotherm”, animali a sangue freddo.

Nelle persone la temperatura rimane approssimativamente 36.6° C – anche se con piccole variazioni durante il giorno – indipendentemente dal fatto che fuori ci siano 10° o 32° C. Il corpo regola la temperatura in una parte del cervello chiamata Ipotalamo, che utilizza diversi sensori che sono critici per la regolazione della temperatura. Negli umani il sistema più importante per il controllo è il sudore, poiché per grammo di sudore che evapora si dissipa circa mezza caloria di calore.

Questo meccanismo è molto meno importante nei cani, perché, sebbene abbiano delle ghiandole sudoripare collocate prevalentemente sui polpastrelli e nelle orecchie, il principale meccanismo di regolazione termica consiste nell’inspirare aria con il naso ed espellerla dalla bocca ansimando. Tagliare il pelo non favorisce, quindi, in alcun modo la sudorazione (che i cani non hanno), ma elimina un prezioso strumento di conservazione della temperatura.

Il mantello del cane protegge dal freddo e dal caldo, impedendo la perdita di calore del corpo, con un grado di isolamento termico che aumenta con lo spessore (Schmidt-Nielson 1997). 1

Il mantello del cane è costituito da due tipi di copertura: il pelo più lungo e più duro e il sottopelo (morbido, lanoso, e molto più corto del pelo di copertura esterna). Il sotto pelo ha la funzione di trattenere il calore, mentre il pelo che si trova nella parte più esterna, scherma il corpo del cane proteggendolo dai raggi del sole e, quindi, dalle scottature della pelle e in parte dai parassiti.

Alcuni tipi di pelo (come quello dei cani nordici), oltre ad avere una funzione termoisolante, sono anche impermeabili all’acqua e proteggono il cane dai rovi e dalla sporcizia; in generale il pelo è come l’isolamento ben fatto di una casa.

Come avviene la dissipazione del calore nei cani? Chiunque abbia avuto a che fare con questi quadrupedi sa che i cani ansimano quando hanno caldo, questo meccanismo permette al cane di perdere calore di cui non ha bisogno quando la temperatura è troppo elevata. Il meccanismo funziona sul principio di evaporazione, che è estremamente efficace perché si può perdere più o meno 540 volte il calore che si perderebbe cambiando la temperatura dell’aria. L’aria entra nel naso del cane e trova un tessuto complesso e molto irrorato, per cui assorbe calore e umidità. Dopo aver ceduto ossigeno ai polmoni, l’aria viene espulsa in due modi diversi a seconda che il cane abbia bisogno di perdere calore oppure no:

  1. se il cane non ha caldo espelle l’aria direttamente dal naso, l’aria compiendo il percorso iniziale all’inverso cede di nuovo calore al corpo e la perdita complessiva è minima per cui la temperatura corporea rimane costante;
  2. se invece il cane ha caldo espelle l’aria dalla bocca ansimando. Ansimare comporta rapidi respiri superficiali che causano l’evaporazione di fluidi sulla lingua. Quando l’aria viene espulsa attraverso la bocca, poiché l’irrorazione del sangue è minore e la superficie esposta è molto più piccola, il calore lascia il corpo del cane che riesce così ad abbassare la sua temperatura. Tanto più l’animale è accaldato, tanto più aprirà la bocca e tirerà fuori la lingua.

Questo meccanismo non interferisce con le altre funzioni vitali, poiché consente all’animale di respirare un volume costante di aria.

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Per concludere, se pensate che il cane d’estate senta troppo caldo e che tosandolo magicamente avrà fresco… è assolutamente falso! Ѐ, quindi, una pratica da evitarerio, almeno che non sia necessario per cause di forza maggiore come, per motivi chirurgici o comunque legati alla salute dell’animale, perché tosandolo gli togliamo la sua protezione naturale esponendolo ai raggi solari, così da provocare possibili scottature, dermatiti e tumori della pelle! Lo strato più esterno dell’epidermide umana si chiama “strato corneo”, è privo di vasi sanguigni ed è formato da due strati di cellule morte, composte da cheratina, una proteina che funge da “impermeabilizzante”. Nei cani (e anche nei gatti) lo strato corneo è molto più sottile di quello degli esseri umani, tranne che sul naso e sui cuscinetti delle zampe; ne consegue che la loro pelle è molto più delicata, sensibile e vulnerabile della nostra.

Il mantello del cane, anziché tosato, va curato proprio per via della sua importanza. I cani normalmente fanno la muta (perdita del pelo) due volte all’anno, in primavera e in autunno. La perdita del pelo in primavera serve a liberarsi del pelo invernale che non è necessario per l’estate, mentre quella in autunno serve a preparare la ricrescita del più folto mantello per la stagione fredda.

Alcune razza (come il Barbone o razze a pelo duro) non possiedono il sottopelo e perdono solo il pelo di copertura durante tutto il corso dell’anno, ma non hanno la muta. Per questo motivo i cani senza sottopelo non dovrebbero essere tenuti all’esterno, se le temperature sono rigide o troppo elevate. Nei periodi della muta primaverile, si consiglia di spazzolare più frequentemente i cani per accelerare la perdita di pelo. I barboni, per esempio, oltre a non avere il sottopelo hanno un pelo a crescita continua a causa della selezione da parte dell’uomo che ha preferito cani con peli più lunghi e folti. Questi tipi di pelo dovrebbero essere mantenuti in ordine e spazzolati più frequentemente rispetto agli altri, perché se trascurati, possono avere problemi di dermatiti, pruriti, perdita di pelo, parassiti, pelle grassa, ecc.

La tosatura è, quindi, del tutto inutile per la maggior parte dei cani, con rare eccezioni (come per il Barbone), al quale bisogna spuntare ogni tanto il mantello, mentre per alcune razze come il Golden Retriever, pastore maremmano, Terranova, cani nordici e in generale tutti quelli dotati di sottopelo, la tosatura non solo è inutile, ma può danneggiare permanentemente il follicolo pilifero, facendo ricrescere un mantello assolutamente diverso dall’originale, più fitto e ispido. Se vedete un Malamute camminare per strada con un pelo lanoso e infeltrito con molta probabilità è staro rasato in precedenza.

Prima di tosare il vostro cane chiedete e informatevi bene se sia effettivamente necessario, anche se la selezione da parte dell’uomo ha allontanato molte razze dai loro antenati, interferire con questi meccanismi di regolazione che la natura ha creato può causare gravi danni.

Attenzione, qualsiasi sia il grado di termoregolazione dei cani, questo non significa che debbano restare troppo a lungo sotto il sole o lavorare quando le temperature sono troppo elevate. Anche se alcuni cani hanno una termoregolazione più efficiente rispetto ad altri, quando fuori fa troppo caldo non riuscirebbero comunque ad abbassare la loro temperatura corporea.

 

Bibliografia

http://www.bio.davidson.edu/Courses/anphys/2000/Hatfield/Hatfield3.htm

http://books.google.it/books?id=Af7IwQWJoCMC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false

http://www.samoyed.org/heat.html

http://www.highplainsvet.com/ask-the-vet/to-shave-or-not-to-shave

http://woof.doggyloot.com/truths-and-myths-about-shaving-dogs-with-double-coats/

http://petnewsandviews.com/2012/07/why-you-should-not-shave-your-dog-in-the-summer/

Note:

  1. I peli crescono nei follicoli dalle papille nella parte bassa dell’epidermide. Nel follicolo crescono numerosi peli, con un pelo più lungo degli altri chiamato “pelo guardiano” (guard hair). [I cani possono ottenere una piloerezione alzando i peli guardiani, tramite la contrazione o l’allungamento delle fibre muscolari nella pelle (Whitehead et al. 1999)]. Nota