A lughese multa da 10mila euro per abbandono di cane. A Napoli cucciolo scagliato dall’auto
20 giugno 2013
2 min

A lughese multa da 10mila euro per abbandono di cane. A Napoli cucciolo scagliato dall’auto

abbandono maltrattamento
Un artigiano lughese che non si è presentato al canile di Lugo – cittadina in provincia di Ravenna – per riprendersi il proprio quattro zampe, ritrovato a vagare per le campagne, è stato condannato a pagare una sanzione da 10 mila euro. Motivo: abbandono di animale. Non è stato possibile accertare se l’uomo lo avesse abbandonato o meno, ma quando – si legge in un articolo pubblicato sul sito web ravennadintorni.it – i volontari dell’associazione che gestisce il canile hanno trovato la bestiola dotata del microchip, non è stato difficile rintracciare il padrone, che – una volta contattato – ha detto di non volerne più sapere del povero cane. La legge, invece, prevede un percorso ben preciso per la rinuncia a un quattro zampe, iter che tale lughese non sembra aver mai imboccato. Tutto ciò accadeva nel 2011.Si tratta dell’ennesimo episodio di abbandono, questa volta non rimasto impunito. A due anni di distanza, infatti, dopo la denuncia della polizia municipale informata dal canile, l’uomo è stato accusato e condannato per abbandono di animale: il pubblico ministero chiedeva 20 giorni di carcere, il giudice ha deciso alla fine per i 10mila euro, il doppio – in pena pecuniaria – dei giorni d’arresto richiesti dalla procura. Per il cane, un meticcio, è arrivato anche il lieto fine: è stato adottato da una nuova famiglia. Da Napoli, invece, giunge la triste storia di un cagnolino – una femmina di colore marrone – lanciato dal finestrino di un’auto, che si è poi allontanata velocemente. Adesso un pm – come si apprendere da un articolo del Corriere del Mezzogiorno – ha disposto che vengano esaminati i filmati registrati dalle videocamere collocate all’esterno dell’edificio nel tentativo di risalire al responsabile, nei cui confronti, se l’identificazione avrà successo, si procederà per il reato di maltrattamento di animali. La pena prevista va da tre mesi a un anno di reclusione. Il fascicolo sarà trasmesso al pool di pm che si occupano di «reati contro animali», una sezione coordinata dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso. Al momento del suo soccorso, la cagnolina – che è apparsa molto sofferente anche a causa del caldo – è stata rifocillata con acqua e croccantini in una vera gara di solidarietà che ha visto impegnati poliziotti, avvocati, magistrati e impiegati della procura. Alla fine, la povera quattro zampe è stata adottata da un finanziere che l’ha portata con sé nella sua casa di Formia.