A Malnate guerra alle deiezioni canine tramite il test del Dna
3 gennaio 2017
2 min

A Malnate guerra alle deiezioni canine tramite il test del Dna

attualità

Caccia a chi non raccoglie i bisogni dei propri cani grazie al test del Dna. In questo modo dichiara guerra all’annoso problema delle deiezioni canine il Comune di Malnate, in provincia di Varese. Ma divampano già le polemiche.

Il comune lombardo sta elaborando un regolamento che darà otto mesi di tempo a tutti i proprietari per recarsi presso un veterinario ed effettuare la schedatura del proprio amico a quattro zampe attraverso un prelievo salivare. Il tutto senza pagare nemmeno un centesimo: “Il prezzo – dichiara l’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Riggi – sarà sostenuto dalla società che si occupa d’igiene ambientale nel nostro comune, la Econord”. D’altra parte, “con la riduzione delle cacche dei cani sui marciapiedi sarà la stessa azienda a risparmiare tempo e ore di lavoro”. 

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Ma come avverrà il controllo? “L’abbandono delle deiezioni – ricorda l’assessore Riggi, come si legge su ansa.it – è un abbandono di rifiuti. La procedura prevede che l’operatore ecologico impegnato nella pulizia manuale, affiancato da un agente della Polizia locale per la notifica, effettui il campionamento della deiezione abbandonata, e la invii al laboratorio incaricato per le analisi del Dna”. Dopodiché, ottenuto il risultato del confronto tra il Dna del campione e quelli conservati nella banca dati, si può risalire al cane e, quindi, al proprietario incivile. Il costo delle multe sarà definito più avanti.

Seppure sperimentazioni di tal genere siano state fatte già anche in altre città d’Italia, come Napoli, Triste e Livorno, la Lav (Lega Anti Vivisezione) non ci sta e dichiara che non si possono obbligare i padroni di cani a sottoporre i propri animali al test. Ma l’amministrazione comunale sembra decisa a voler concretizzare la propria idea, così da avere finalmente meno escrementi in giro per le strade.