Cane e proprietaria cacciati via dalla chiesa in cui si erano recati per partecipare alla messa delle 10. È accaduto, qualche giorno fa, a Roma, in particolare presso Santa Teresina in Panfilo, nel quartiere Parioli.
S. N., dopo la consueta passeggiata del mattino assieme al suo splendido Labrador chocolate di nome Zen, aveva deciso di recarsi a messa. Come solita fare, si era sistemata tra le panche più lontane dell’altare quando, al momento della lettura del Vangelo, il sacerdote le ha detto al microfono di portare fuori dalla chiesa il quattro zampe. Il tutto senza dare alcuna motivazione.
Un’esclusione non vissuta proprio bene dalla donna che dichiara: “Le parole del sacerdote, che dovrebbero essere di amore e compassione, e che in questo caso sono state di profonda e ingiustificata intolleranza, mi hanno ferita nel profondo anche perché – aggiunge, così come viene riportato nel sito dell’Enpa – era la prima volta che venivo allontanata da una chiesa, in piena funzione domenicale, a causa del cane”.
Ciò che è accaduto in questa chiesa romana non è stato visto di buon occhio nemmeno dall’Ente nazionale protezione animali, che ha definito l’episodio un pessimo modo di celebrare la fine del Giubileo. “Quello di Santa Teresina in Panfilo – dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – non è un fatto isolato. Per questo, sarebbe meraviglioso se il Santo Padre ricordasse a tutti l’importanza di amare e rispettare tutte le creature di Dio, animali compresi. Così, ne sono sicura, le chiese tornerebbero a riempirsi”.