Trento vieta l’accattonaggio con i cani, dopo anni di interventi difficili degli agenti: cadono le tutele che bloccavano i sequestri; in particolare, con una nuova delibera del Consiglio comunale è stato eliminato il comma 3 dell’articolo 85 bis che per anni ha tutelato chi, tra le persone impegnate nell’accattonaggio, dichiarava di “vivere un legame autentico con il proprio cane” e non permetteva di sequestrare l’animale se considerato “compagno di vita”.
Stando a quanto riportato da tgcom24.mediaset.it e come emerso negli ultimi anni, i casi legati alla tratta di animali, spesso tenuti in condizioni pessime o addirittura sedati per suscitare la pietà dei passanti, sono notevolmente aumentati. Adesso a Trento, grazie a un nuovo provvedimento, non sarà più consentito fare accattonaggio con i cani. “Le persone chiedono elemosina per i motivi più disparati. Ma non c’è motivo – dichiara Renato Tomasi del Gruppo Misto e primo firmatario della delibera – per compiere crudeltà sugli animali. Non è possibile verificare in strada se l’animale sia davvero un compagno di vita“. Sulla stessa linea d’onda anche altri consiglieri, alcuni dei quali pensano alla creazione di oasi temporanee nei canili o all’affidamento temporaneo dei quattro zampe sequestrati e sottratti all’accattonaggio.