Abbandonato a un palo, non si separa mai dalla sua pettorina rossa: volontari Enpa commossi
24 luglio 2013
2 min

Abbandonato a un palo, non si separa mai dalla sua pettorina rossa: volontari Enpa commossi

abbandono
Commuove la storia di un povero cagnolino della provincia di Arezzo, abbandonato a un palo in un giorno d’estate – purtroppo è solo uno fra tanti, soprattutto in questo periodo – e adesso incapace di separarsi dal guinzaglio e dalla sua pettorina rossa, forse l’ultimo ricordo dei padroni che l’hanno abbandonato. L’animale si trova al canile Enpa di Forestello, nel Comune di Cavriglia, ma rifiuta il cibo e piange continuamente, probabilmente in attesa che il suo vecchio proprietario lo venga a riprendere. Intanto, non intende rinunciare ai suoi “cimeli”, forse l’unico legame rimasto con la sua vita passata. Il tutto – si legge in articolo pubblicato sul sito corrierefiorentino.corriere.it – ha inizio una settimana fa, quando il piccolo cane nero è sttao legato a un palo lungo la provinciale del Botriolo, nel comune di Castelfranco di Sopra (Arezzo), solo che lui stesso è riuscito a rosicchiare il guinzaglio e a liberarsi. Ha corso senza una meta fino a quando non è stato notato dai volontari dell’Enpa. Non è stato semplice prenderlo e, quando finalmente ci sono riusciti, il piccolo è stato portato nel canile di Forestello, dove gli sono state riservate tutte le attenzioni e le cure possibili. Il cucciolo, però, riversa nella disperazione più totale, tenendo sempre in bocca la pettorina e il guinzaglio con cui è stato ritrovato. Il suo stato sta commovendo i volontari del rifugio, che adesso stanno cercando una nuova famiglia che lo adotti (icontatti del canile su www.enpavaldarno.it): “Ne ha – spiegano – davvero bisogno, fa piangere il cuore vederlo soffrire così”. L’Enpa lancia poi un appello, l’ennesimo contro il malcostume dell’abbandono, che coincide puntualmente con l’inizio delle ferie estive: “Non abbandonate i vostri animali, è un comportamento incivile e senza giustificazioni. Ci sono tante strutture ricettive pronte ad accogliere anche cani e gatti, preoccupatevi anche di loro quando pensate alle vostre vacanze”. Quella di questo cagnolino, però, è solo una delle innumerevoli storie di abbandono che si verificano durante la bella stagione. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), ad esempio, fa sapere che solo tra il 21 giugno e il 21 luglio sono pervenute al loro telefono ben 940 segnalazioni di cani abbandonati o vaganti sulle strade cittadine italiane (escluse le autostrade). Il dato è sconfortante se si pensa che nello stesso periodo dello scorso anno le segnalazioni arrivate erano 560, con un incremento di quasi il 40 per cento.