Due cari amici a quattro zampe che ci lasciano, due cani diventati famosi per motivi differenti: uno è Boogie, il Labrador color cioccolato sfuggito al controllo dei suoi proprietari e riapparso alla maratona di Evansville, dove ha vinto una medaglia; l’altro è Giant George, il cane più grande esistente al mondo. Boogie è deceduto lo scorso 17 ottobre, a darne notizia sono stati gli stessi proprietari sulla pagina Facebook a lui dedicata: purtroppo il cagnolone è venuto a mancare presso la sua abitazione a causa di un attacco cardiaco. Si è spento improvvisamente, a dieci anni, nel pieno della sua salute. Per ricordarne la memoria e la fama mondiale raggiunta da poche settimane, i proprietari – si legge in un articolo pubblicato sul sito web greenstyle.it – hanno voluto organizzare una raccolta fondi di beneficenza, da destinare all’Humane Society di Vanderburgh. Intanto, sono numerosi i messaggi di cordoglio pubblicati sulla pagina Facebook del cane. Boogie è salito agli onori della cronaca per essere sfuggito al suo proprietario, fin quando non è apparso alla maratona di Evansville, in Indiana, dove ha deciso di accompagnare una maratoneta per oltre venti chilometri. All’arrivo, gli organizzatori l’hanno premiato con una medaglia ed è stato, quindi, preso in carico dalla polizia locale, per l’identificazione e la riconsegna ai legittimi proprietari. Chi ha assistito alla sua impresa, ha così definito il carattere determinato del Labrador, per nulla turbato della fama acquisita e dalle luci della ribalta: “Siccome non si è iscritto ufficialmente alla gara, non conosciamo i suoi tempi di marcia. Comunque – si continua a leggere su greenstyle.it – crediamo abbia segnato un nuovo record di corsa per un cane non assistito”. Ginat George, invece, era un Alano di otto anni, pesava 111 chili, abitava a Tucson e misurava 110 centimetri da terra alla spalla, mentre era lungo oltre due metri dal muso alla punta della coda. A renderlo noto sono stati i gestori della sua pagina Facebook, dove l’animale vantava quasi 200mila “Mi piace”. I suoi padroni avevano recentemente reso noto anche il suo fabbisogno alimentare, che ammontava a 50 chili di cibo al mese, e le difficoltà del mastodontico quattro zampe nella vita quotidiana, soprattutto perché tutti gli spazi di cui disponeva erano sempre troppo piccoli. Ma George, malgrado le dimensioni, era un cane molto buono e gentile. Per tutti questi numeri così alti, aveva vinto il Guinness World Record.