Aggredito da un randagio, si sfoga su FB chiedendo l’eutanasia: guai per un veterinario palermitano
28 gennaio 2015
2 min

Aggredito da un randagio, si sfoga su FB chiedendo l’eutanasia: guai per un veterinario palermitano

attualità
Grande polemica in questi ultimi giorni sui social network riguardo alla vicenda di un veterinario siciliano, Luigi Zumbo, azzannato da un cane randagio alla gamba mentre faceva jogging nel parco della Favorita, a Palermo, e poi autore su Facebook di frasi offensive nei confronti degli animalisti “benpensanti” e all’unità cinofila della polizia municipale. Non solo. L’uomo, accompagnando il suo sfogo con una foto della ferita riportata, avrebbe anche inneggiato all’eutanasia e avrebbe fatto intendere di aver già dato una bella lezione al suo aggressore a quattro zampe. “Ecco cosa può succedere – scrive Zumbo sul social network, commentando lo scatto da lui pubblicato – quando incontri un branco di cani in Favorita. Prego perché accada lo stesso a tutti i componenti dell’unità cinofila della polizia municipale ed agli animalisti benpensanti”. Nei commenti successivi, ha pure aggiunto: “Finora tutte le aggressioni si erano risolte in gran baccano. Oggi uno dei tre ha deciso di portare a fondo il colpo. Quello che segue rimane un segreto tra me e il cane che probabilmente la prossima volta ci penserà mille volte”. Il tempo di qualche click e condivisione, che la notizia ha fatto il giro della Rete, suscitando parecchie polemiche. Immediata è stata così – si apprende da un articolo pubblicato su tgcom24.mediaset.it – la denuncia del partito animalista europeo all’Ordine dei veterinari, che ha convocato il veterinario per la prossima settimana: “Prima di tutto – spiega il presidente dell’Ordine dei veterinari di Palermo, Paolo Giambruno – vedremo qual è la sua versione, poi procederemo con le nostre decisioni. Se fosse accertato un episodio di violenza sugli animali, il medico potrebbe incorrere in una diffida, una censura o una sospensione. Escludo che in questo caso possa arrivare una radiazione”. Intanto, su Facebook è stato creato anche un evento organizzato da Lida Palermo – “MAIL BOMBING CONTRO IL DOTT. LUIGI ZUMBO E LE PESANTI AFFERMAZIONI SU I RANDAGI PALERMITANI” – per protestare contro la condotta dell’uomo.