Aidaa, il carovita colpisce anche il cibo e i farmaci degli animali
3 settembre 2012
3 min

Aidaa, il carovita colpisce anche il cibo e i farmaci degli animali

La crisi economica che sta attanagliando il nostro Paese non risparmia nemmeno gli amici animali, in particolare cani e gatti. Così i loro proprietari si trovano costretti a risparmiare, abbassando notevolmente il livello di qualità del cibo destinato ai pelosetti. Secondo quanto riportato dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), infatti, i prodotti loro riservati, soprattutto quelli qualitativamente migliori, sono aumentati di quasi il 10 per cento nel corso dell’ultimo anno. Ragione per cui, complice il carovita che sta segnando in maniera generale la vita della maggior parte degli italiani, sono cresciuti gli acquisti dei prodotti per animali nei discount e nelle catene di supermercati, dove tendenzialmente si preferisce comprare cibo non di marca, ma di minor costo e pure qualità. Così si rischia di acquistare prodotti non sempre curati, che possono andare a danneggiare la salute del proprio amico a quattro zampe, pur di rientrare nelle ingenti spese. A questo si unisce una forte divaricazione dei prezzi degli stessi prodotti alimentari che, in alcuni casi, arriva a sfiorare il 30 per cento tra un supermercato e l’altro. Non solo il cibo. La crisi si sta facendo notevolmente sentire, anche, nell’acquisto dei farmaci veterinari. In particolare, l’Aidaa denuncia i costi sempre più elevati dei cosiddetti medicinali “griffati”, che senz’altro vanno a incidere in maniera non indifferente nel totale del budget di spesa per il mantenimento degli animali domestici. L’associazione animalista già lo scorso novembre, in un comunicato, aveva sottolineato la totale o quasi assenza di farmaci veterinari generici sul mercato italiano, nonostante questi siano contemplati dalla risoluzione europea 2004/28, recepita in Italia dal decreto 193/2006. Secondo queste normative è possibile introdurre i medicinali generici destinati agli animali dieci anni dopo la messa in commercio del farmaco per il quale si deposita il brevetto. Si ricordi, anche, che mediamente un farmaco di questo tipo costa tra il 55 e il 65 per cento in meno di quello “griffato”. Proprio per questo motivo, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, così anche come riportato in un articolo dell’agenzia di stampa Agi, ha deciso di partecipare e invita ad aderire tutti gli altri alla giornata dello sciopero della spesa già indetta per il prossimo 19 settembre dalle associazioni dei consumatori. Per quella stessa giornata, l’Aidaa chiede ai proprietari di animali domestici, cani o gatti che siano, di astenersi pure dal comprare i farmaci ‘griffati’ e di chiedere, invece, la prescrizione di quelli veterinari generici.