Albergo non fa entrare persona cieca con il suo cane guida
30 agosto 2016
2 min

Albergo non fa entrare persona cieca con il suo cane guida

attualità cane eroe

Episodio spiacevole per una donna non vedente, a Rimini: un albergo ha rifiutato la sua prenotazione perché accompagnata da un cane guida. Un episodio che fa riflettere su come ancora spesso nel nostro Paese si fatichi a far rispettare i diritti, nonostante la legge – in questo caso – affermi che “il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico”. 

vd-guide-dog-620x349-1

A denunciare l’accaduto è stata l’Uic (Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti). Stando a quanto riportato da ansa.it, protagonista di questa triste storia sarebbe una signora pugliese. L’addetto alle prenotazioni dell’albergo St. Gregory Park cui si era rivolta, che inizialmente aveva dato risposta positiva, dopo aver appreso che la turista era accompagnata dal cane guida ha spiegato che la “politica aziendale” non consente di accedere alla struttura con animali. Dopodiché, nonostante gli sia stato ricordata la legge sui cani guida, l’uomo si è limitato a segnalare un altro albergo vicino.

Ed ecco che il presidente nazionale dell’Uic, Mario Barbuto, a proposito dell’accaduto dichiara: “Ancora oggi, troppo spesso non viene permesso al non vedente accompagnato dal cane guida di soggiornare in un albergo, entrare in un ristorante, prendere un taxi o utilizzare mezzi di trasporto pubblico, nonostante l’esistenza della legge, e il buon senso. Ogni rifiuto di questa nostra libertà – continua Barbuto – costituisce una violazione dei nostri diritti umani basilari. A questi diritti non potremo mai rinunciare ed è nostro dovere difenderli in ogni sede e con ogni mezzo”. 

“L’hotel – spiega Mauro D’Amico, amministratore unico della struttura alberghiera riminese al centro delle polemiche – garantisce ai propri ospiti da anni un ambiente pulito e confortevole senza la presenza di animali. Al momento della prenotazione i clienti sono certi che al loro arrivo troveranno una struttura completamente priva di residui quali possono essere i peli di gatti o cani, causa di allergie per molti”. L’hotel fa presente anche il suo rammarico riguardo alle problematiche che l’ipovedente vive quotidianamente, ma “questo nostro rammarico non può prevalere sui nostri obblighi commerciali e morali nei confronti di una pluralità indefinita di ospiti”. Gloria Lisi, vice sindaco di Rimini, invece, dichiara: “Mi auguro si tratti di un semplice, gigantesco equivoco”, perché “se così non fosse – aggiunge – si tratterebbe di un episodio molto grave”.