Allarme rapimenti: nel 2013 rubati 17.500 cani
18 febbraio 2014
2 min

Allarme rapimenti: nel 2013 rubati 17.500 cani

Occhio ai vostri amici a quattro zampe: il loro rapimento, sia che siano di razza sia che siano meticci, è una realtà sempre più diffusa. Lancia l’allarme l’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa): sarebbero ben 17.500 i cani rapiti sono nel 2013 in Italia. Un incremento di duemila casi rispetto all’anno precedente, ovvero al 2012. Spariscono all’improvviso, lasciando nella disperazione i loro amati padroni. Possono essere rapiti – si legge in un articolo pubblicato sul sito web leggo.it – dai giardini delle case in cui vivono, dai parchi in cui passeggiano senza guinzaglio accanto al loro amico umano o dalle auto in cui spesso vengono lasciati ad aspettare. E la loro fine, secondo quanto riportato dal blog ufficiale di Aidaa, sarebbe davvero terribile: almeno il 50% per cento sono cani di razza sfruttati per la riproduzione, con un giro di affari complessivo che supera ogni anno abbondantemente i 5 milioni di euro. L’altra metà è costituita da pelosi di taglia medio-grande, la maggior parte della quale finisce nel giro dei combattimenti clandestini o viene avviata ai laboratori del Nord Europa per essere sottoposti alla vivisezione. “Stando alle segnalazioni che abbiamo ricevuto nel corso del 2013 – spiegano dall’associazione animalista – i rapitori di cani di razza puntano soprattutto su Chihuahua, Carlini, Bouledogue francesi, Boxer, Rottweiler e Dogue de Bordeaux. Ma sono a rischio tutti i cani. Di qualsiasi età e taglia. Indipendentemente dalla razza”. Piccoli accorgimenti possono, però, evitare grandi dispiaceri: innanzitutto, è bene non lasciare mai da solo un cane in auto, anche se per poco tempo, e non legarlo mai a un paletto fuori da un negozio. Occorre fare attenzione, anche, ai cani che vivono perlopiù in giardino: è meglio evitare di lasciarli per ore e ore da soli, perché così possono diventare preda facile dei ladri, inoltre è consigliabile assicurarsi che sia impossibile per gli estranei entrare nel giardino. Altra precauzione: slegare i cani solo nelle aree protette destinate a loro. E poi, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: i rapitori possono anche nascondersi dietro persone in apparenza normali e non per forza bruti ceffi.