Anche cani e gatti nel mirino degli hacker
24 maggio 2018
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Anche cani e gatti nel mirino degli hacker

attualità

Nel mirino degli hacker anche cani e gatti. In particolare, lo sarebbero i collari hi-tech, ovvero quelli che contengono un localizzatore Gps per evitare che i nostri amici a quattro zampe si perdano. Questi dispositivi, a cause di alcune falle, potrebbero permettere accessi non autorizzati a informazioni sensibili, utili per il furto o il rapimento di Fido e Micio. A lanciare l’allarme sono gli esperti di Kaspersky Lab, azienda specializzata nella produzione di software progettati per la sicurezza informatica.

furto-cane

In pratica, i cybercriminali potrebbero intercettare le coordinate Gps indicate dai collari hi-tech per sapere dove si trova l’animale o per conoscere le abitudini del suo proprietario, e con queste informazioni organizzare di conseguenza, ad esempio, il rapimento del quattro zampe. Un pericolo questo, ancora poco conosciuto ma comunque esistente. Basti pensare che, secondo i dati dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), sarebbero 70 i cani rapiti ogni giorno in Italia. Solo l’anno scorso, nel 2017, se ne sarebbero contati in tutto 25 mila. Alla base di questo fenomeno ci sarebbe un vero e proprio un giro d’affari, che nel nostro Paese spazierebbe, ogni anno, dai 5 ai 7 milioni di euro.