“Anche il cane deve pagare il condominio”: la strana richiesta di un paese in provincia di Reggio Emilia
4 settembre 2013
2 min

“Anche il cane deve pagare il condominio”: la strana richiesta di un paese in provincia di Reggio Emilia

Lascia davvero basiti la richiesta fatta a una signora di 56 anni, Patrizia Amaduzzi, residente in un alloggio delle case popolari di piazza dell’Acqua, a San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia. La donna abita lì assieme al suo amico a quattro zampe, Roan. Nulla in contrario, ma – in base a quanto stabilito durante l’ultima assemblea di condominio – l’animale deve essere considerato un inquilino se non proprio a tutti gli effetti, almeno al 50 per cento e di conseguenza dovrà pagare le spese condominiali anche lui in maniera proporzionale. «Ho dovuto lasciare una casa di campagna dove il mio cane Roan aveva ampi spazi, ma – racconta Patrizia, così come si apprende da un articolo pubblicato sul sito web gazzettadireggio.gelocal.it – per ragioni di salute sono stata costretta. Prima, però, ho chiesto al condominio se potevo portare il mio cane: se ci fossero stati problemi, avrei rinunciato. Perché mai avrei potuto stare senza di lui, che ho adottato al canile di Arceto tre anni fa. Mi hanno detto che non c’erano ostacoli, che avrei solo dovuto avere attenzione di mettere un tappetino quando va in ascensore”. Fino a qualche giorno fa nessun problema, a parte qualche screzio condominiale. Poi la strana richiesta, avanzata per adesso solo parzialmente: il quattro zampe dovrà pagare una quota per le spese condominiali (per la verità la metà di una quota intera), più precisamente la donna – oltre alla sua quota di condominio e a quella di suo marito (30 euro a testa), dovrà versare altri 15 euro per il suo cane. La vicenda ha già attirato l’attenzione dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) che, per voce del suo presidente Lorenzo Croce, fa sapere: “Mi auguro si sia trattato di una semplice battuta, altrimenti non esiteremo a portarli davanti a un giudice. Mi piacerebbe sapere se l’eventuale cartella di pagamento della quota del cane sarà intestata alla padrona o magari allo stesso cane, che se fosse un condomino a questo punto avrebbe diritto pure alla partecipazione in assemblea, ma con diritto di voto o di abbaio? L’ente case popolari – conclude l’uomo – intervenga”. Ma non è tutto, infatti – si legge nel blog di Aidaa – i condomini vorrebbero inoltre che la signora usasse un apposito tappetino quando il cane sale in ascensore, al fine di non lasciare (dicono loro) peli e segni di zampe nell’ascensore stesso.