Ѐ ritornato il killer dei cani: parchi disseminati di bocconi avvelenati
30 settembre 2013
2 min

Ѐ ritornato il killer dei cani: parchi disseminati di bocconi avvelenati

Dal 2009 a oggi, sempre nel mese di settembre, qualcuno si diverte ad avvelenare i nostri amici a quattro zampe, lasciando in bella vista succulenti polpette al sapore di veleno. Accade nei parchi di Torre Baldone, un comune nella provincia di Bergamo, dove ormai si parla di un vero e proprio “serial killer dei cani”. L’ultimo caso risale proprio ad alcuni giorni fa, si tratta precisamente della nona vittima. Ecco, quindi, che il Comune sta prendendo tutte le contromisure del caso, invitando i concittadini – si legge in un articolo pubblicato sul sito web today.it – a riportare qualsiasi elemento possa aiutare a identificare “chi colpisce i nostri amati animali”. Ѐ stato affisso, tra le altre cose, un cartello in città dove vengono mostrate le immagini degli animali uccisi per sensibilizzare l’opinione pubblica, e in cui si ricorda che chiunque, “per crudeltà o senza necessità, provoca la morte di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi”. Ciò che si spera adesso è che l’assassino possa essere identificato e punito, affinché venga messa fine a questa mattanza di poveri innocenti a quattro zampe. A parte il fatto che i bocconi avvelenati possono essere pericolosi per tutti, anche per l’uomo, e non solo per i cani. Già dall’anno corso, dopo l’ennesimo caso di avvelenamento, in Comune fioccano le segnalazioni: la gente, infatti, ha paura per sé e per i propri cani, quindi chiede maggiori tutele e magari delle telecamere di sorveglianza per riuscire a individuare il colpevole. Ma Claudio Sessa, sindaco di Torre Baldone, non ha accolto la richiesta. Il motivo? La misura sarebbe inefficace in una zona tanto estesa e nel caso in cui il killer agisse di notte. Inoltre, per il primo cittadino di questa cittadina in provincia di Bergamo – così come dichiarato al Corriere della Sera -“questo caso potrebbe non essere legato a quelli occorsi negli anni passati”. Per sicurezza, comunque, esorta i concittadini a optare per le nuove aree verdi, dove “passano di continuo gli operai del Comune: se l’erba è tagliata, è più semplice notare se ci sono bocconi a terra”. In ogni caso – dichiara ancora la donna – è bene collaborare con le autorità, così da individuare il prima possibile il killer di cani. Per lo stesso motivo, cresce la paura nella frazione di Case San Benedetto, a Rieti, dove ormai è alto il numero delle vittime a quattro zampe.