Animalista si suicida con i 32 cagnolini che aveva salvato
13 novembre 2013
2 min

Animalista si suicida con i 32 cagnolini che aveva salvato

amore
Tragica fine, a Moreland Hills nello Stato dell’Ohio, per una donna di 62 anni, da vari anni responsabile di una Fondazione che si occupava di diritti di animali: il suo corpo e quello di 32 cagnolini, da lei precedentemente salvati da situazioni di maltrattamento e tutti appartenenti a varietà di piccola taglia, è stato trovato chiuso nell’abitacolo della propria autovettura posteggiata nel garage. La notizia ha scosso non poco l’opinione pubblica, mentre la polizia indaga sulle motivazioni che avrebbero indotto l’animalista a questo estremo gesto, che ha coinvolto sia se stessa sia questi poveri quattro zampe. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito dell’agenzia di stampa GeaPress, l’ipotesi del suicidio sarebbe stata avvalorata da una nota rinvenuta nell’auto della donna. La tecnica scelta per farla finita assieme a tutti i suoi cani, invece, sarebbe stata quella del monossido di carbonio. Solo un cagnolino si sarebbe salvato, in quanto vicino a una presa d’aria. Illesi i venti gatti che si trovavano anch’essi nel rifugio. La donna era molto conosciuta per la sua attività e a quanto pare fin da ragazza era impegnata sul fronte della protezione animale. Forse il terrore di dovere lasciare un giorno soli i suoi cani potrebbe avere indotto al drammatico gesto. La notizia, circolata in loco, è stata confermata anche da fonti giornalistiche. Può una paura del genere giustificare il tragico gesto? Non sarebbe stato meglio trovare ai cani una “sistemazione” differente da quella scelta e preservare la propria di vita come pure quella di questi innocenti cagnolini? O ancora: tale gesto è da pensare come un estremo atto d’amore? Tanti interrogativi vagano adesso per la mente, ma forse rimarranno per sempre come tali. Ciò che di certo resta è tanto stupore accompagnato da grande amarezza per non aver potuto far nulla per fermare, in tempo, tutto questo.