Fido riduce il rischio di morte dopo l'infarto
9 ottobre 2019
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Fido riduce il rischio di morte dopo l'infarto

attualità studio

Diversi studi hanno finora dimostrato quanti benefici è in grado di apportare Fido. Adesso da due nuove ricerche, pubblicate sulla rivista scientifica Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes, è emerso che il nostro amico a quattro zampe è anche in grado di ridurre il rischio di morte (24%), dopo un infarto addirittura fino al 33%. In entrambi i casi, sembra che tale fattore salvifico sia riconducibile al fatto che, con un cane al proprio fianco, ci si trovi a costretti a un maggior movimento, inoltre ci sarebbe anche una notevole riduzione dello stress.

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Stando a quanto riportato da greenstyle.it, il primo studio si è basato su un’analisi dei dati raccolti dallo Swedish National Patient Register, relativi a tutte le persone colpite da infarto tra i 40 e gli 85 anni, dal gennaio del 2001 al dicembre del 2012. Tali dati sono stati incrociati con il numero di proprietari di cani registrati presso lo Swedish Kennel Club e lo Swedish Board of Agriculture. Ed è così che, prendendo in considerazione diversi fattori, si è notato che chi possiede un cane vede un rischio del 33% ridotto di morire dopo un infarto.

La seconda ricerca, invece, è stata condotta dall’Università di Torino e si è basata sull’analisi di dati relativi a 3,8 milioni di persone, già raccolti in 10 precedenti ricerche. Anche in questo caso, prendendo in considerazione più fattori, è emerso che chi accudisce un cane gode in generale di un rischio di morte per qualsiasi causa ridotto del 24%, al 31% se si considerano solo i problemi cardiovascolari.