La Corea del Sud dice no al consumo di carne di cane
20 dicembre 2016
2 min

La Corea del Sud dice no al consumo di carne di cane

attualità

Si prospetta un cambiamento epocale in Corea del Sud per quanto riguarda il consumo di carne canina: Seongman, dove ha sede il più grande centro coreano di macellazione di cani a scopo alimentare, ha deciso di mettere al bando questa pratica. Una decisione per cui adesso si auspica – come fa sapere Enpa – un “effetto domino”.

Già da tempo attivisti e associazioni di tutto il mondo chiedevano la chiusura del mercato di Moran a Seongman. Adesso, come viene riportato anche dall’Ente Nazionale Protezione Animali, i 22 macellai che attualmente vi lavorano riceveranno sovvenzioni pubbliche per passare ad altre attività

canicina

“Il movimento animalista internazionale – dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – ha ottenuto una vittoria importantissima, una di quelle che possono preludere a grandi cambiamenti, ma la guerra non è ancora vinta. Molto resta ancora da fare, nella stessa Corea”. In seguito a quanto deciso, adesso “anche il famigerato Festival di Yulin (Cina) potrebbe avere le ore contate”.

Quello che si è verificato a Seongman costituisce una vera e propria “svolta epocale, che potrebbe cambiare per sempre il rapporto tra uomini e animali. Non solo in Sud Corea, ma – prosegue la Rocchi – in tutti i Paesi dove è ancora ritenuto lecito uccidere e mangiare il migliore amico dell’uomo”.