L'udito del cane
5 settembre 2010
4 min

L'udito del cane

L’udito: durante il periodo di transizione il condotto uditivo si è aperto, il timpano con tutte le altre parti funziona, ma non si sono stabilite le connessioni tra l’orecchio (organo di ricezione delle informazioni sonore) e la parte del cervello chiamata corteccia temporale: non è dunque operativa la relazione tra l’organo di senso e la struttura d’interpretazione. Solitamente per verificare la capacità uditiva del cucciolo si verifica l’esistenza del riflesso di sobbalzo.Si appoggia il piccolo su di una superficie morbida nella sua posizione naturale, appoggiato sul ventre. l’esaminatore tiene le mani a 5-10 cm sulla testa del cucciolo e le batte. Nei casi normali il piccolo si solleva sulle zampe anteriori e si lascia ricadere; se il test risulta positivo l’apparato uditivo è maturo e il cucciolo termina il periodo di transizione. Come quello visivo, anche l’isolamento sonoro è estremamente negativo perchè il cucciolo più tardi si troverà inserito in un ambiente, quello dell’uono, ricco di stimoli acustici e si troverà quindi impreparato. Per creare attorno al cucciolo un ambiente sonoro stimolante sarebbe opportuno che partecipasse all’attività umana quotidiana, nella casa del suo proprietario. L’adattamento ai suoni sarà ancora più facile se anche la madre è cresciuta in mezzo agli uomini, grazie alle nuove informazioni sonore acquisite dal piccolo, che ormai è in grado di vedere potrà percepire le reazioni della madre e tenderà ad imitarle. Se la madre è paurosa ed è sempre vissuta in un box all’aperto mal tollerando la presenza umana, sicuramente il cucciolo considererà i rumori, come percepiti attraverso il filtro materno e quindi come fonte di stress. L’allevatore non dovrebbe quindi separare madre e figlio, ma fare in modo che siano presenti altri cani senza tali problematiche e si deve assumere un atteggiamento rassicurante alla comparsa delle nuove informazioni sonore. I vocalizzi sono tutti i suoni emessi dal cane grazie alle corde vocali che nel periodo di transizione cominciano a strutturarsi. Compaiono così i primi latrati e ringhi che diventano una forma di comunicazione , quando questa avviene a distanza. Alla nascita i gemiti dei cuccioli sembrano tutti uguali, solo dalla seconda settimana di vita si differenziano secondo il messaggio che si vuole inviare: alcuni gemiti vengono usati per chiedere da mangiare, altri per manifestare disagio quando la mamma non c’è. Sul piano dello sviluppo sensoriale il periodo della transizione è molto importante perchè proprio in questo momento si operano varie trasformazioni nell’alternanza sonno-veglia che permetterà di cambiare il ritmo di vita dell’animale. Nei periodi precedenti il sonno era l’occupazione principale del cucciolo. Il sonno normale è costituito da due fasi . 1 ” sonno profondo” o lento in quanto l’attività cerebrale rallenta; 2 “sonno profondo” o “rapido”, in quanto l’attività cerebrale che lo caratterizza è rapida; ” paradossale” perchè anche se l’individuo dorme, il cervello presenta un’attività elettrica simile a quella di uno stato di veglia, non è altro che il momento dei sogni. Nel cane adulto i cicli assomigliano decisamente a quelli umani e durano circa due ore, con circa 1ora e mezza di sonno profondo e trenta minuti di sonno paradossale. Il cucciolo neonato ha periodi di sonno paradossale molto lunghi; il cucciolo sogna molto, ma pian piano il tempo del sonno paradossale si abbrevia e nel periodo di transizione la struttura del sonno comincia ad assomigliare a quella dell’adulto. Nel periodo di transizione aumentano anche le possibilità del piccolo sul piano motorio, il cucciolo riesce a sollevarsi su 4 zampe contemporaneamente, il suo sistema nervoso in maturazione gli permette di avanzare in maniera curiosa, cadendo e rialzandosi e rotolando su di un fianco. Dottoressa Giusy Mazzalupi specialista in comportamento animale www.animallearn.it