"No More Woof", tradurre il linguaggio canino
19 febbraio 2014
2 min

"No More Woof", tradurre il linguaggio canino

Un sito spagnolo riporta in questi giorni una notizia alquanto straordinaria e allo stesso tempo incredibile. Ecco il sito: (www.muyinteresante.es).

È nato un dispositivo tecnologico capace di tradurre, nel linguaggio umano, i pensieri e i segnali prodotti dai cani. Il progetto è denominato “No More Woof” e il suo obiettivo primario, dicono gli inventori, è quello di scavalcare il muro dell’incomprensione che separa il proprietario dal suo amico a quattro zampe.

Lo strumento è un archettocuffia che viene posto sulla testa dell’animale e, attraverso dispositivi tecnologici, monitora i segnali derivanti dalle onde cerebrali dei cani, inviandoli poi a un sistema operativo che li elabora e li traduce nel linguaggio umano. All’archetto è collegato un altoparlante che “parla” al posto del cane. Attualmente la traduzione viene effettuata solo in lingua inglese.

Dove finirà la bellezza del mondo sensoriale dei cani?

Gli inventori hanno, però, confermato e dichiarato che il linguaggio canino è davvero vasto e molto complesso e che c’è da studiarlo e decifrarlo molto più del previsto. È il progresso tecnologico e anche la voglia e l’interesse verso la cinofilia. Viene, però, persa la ritta via, accantonando sempre di più le esigenze dei cani (che sono le uniche rilevanti) e concentrandosi solo sull’antropocentrismo. 

Si è convinti di dover portare l’animale nel mondo umano e mai si pensa alla possibilità di avvicinarsi anche solo in punta di piedi all’universo canino. Credo sia questo un esperimento altrettanto entusiasmante e ricco di novità e di molteplici interessi. Non sarà all’avanguardia, non ci saranno dispositivi da testare o macchine di ultima generazione da assemblare e codificare, però si arricchisce la relazione, ci si rasserena a vicenda e il proprio cane è quotidianamente soddisfatto e appagato (e viceversa).

Viva l’innovazione e viva anche il rispetto verso le diversità. Per un cane è certamente inutile indossare una cuffietta durante la sua giornata, immagino le difficoltà. E poi, non me ne vogliate, ma “Niente più Woof” (cioè BAU!)? Ma perché?

Vi invito a visitare il sito ufficiale del progetto, per capirne un po’ di più: www.nomorewoof.com.

A conclusione penso: di questo passo diventeremo tutti dei piccoli Dr. Dolittle!

http://www.youtube.com/watch?v=9RRz4V-y2SI