Pontedera, cani con ovuli di cocaina nello stomaco: arrestato il padrone
17 maggio 2012
2 min

Pontedera, cani con ovuli di cocaina nello stomaco: arrestato il padrone

maltrattamento
Cani crudelmente utilizzati come corrieri di droga, da uno spacciatore pontederese pregiudicato di 35 anni. Una storia di maltrattamento, che vede ancora una volta i nostri amici a quattro zampe alla mercé di uomini senza scrupolo. In particolare questo giovane di Pontedera, un comune in provincia di Pisa, faceva inserire nell’addome di due suoi cani (un Rottweiler e un Dogue de Bordeaux), quasi certamente con la complicità di un veterinario non ancora identificato, degli ovuli pieni di cocaina per poi, giunti a destinazione, estrarre la droga e rivenderla. «Stiamo cercando ancora i complici del malvivente – spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Pisa, Gioacchino Di Meglio – e forse potrebbe esserci anche un terzo cane coinvolto nella triste vicenda. Il sistema che M.P. utilizzava per spacciare la droga è davvero sofisticato e per adesso rappresenta un caso singolo in tutta Italia. Stiamo aspettando delle risposte dall’Interpool per sapere se ci siano stati casi analoghi in qualche parte dell’Europa». L’inghippo è venuto a galla dopo l’arresto del giovane pregiudicato, per la detenzione di oltre un chilo di cocaina, 21 grammi di marijuana, 94 grammi di hashish, assieme pure a più di 24 mila euro in contanti, nel proprio appartamento. La perquisizione è stata possibile grazie alla denuncia del proprietario della casa, in seguito a una lite furiosa di M.P con un suo familiare. Presto, però, la vicenda si è arricchita di altri incredibili e allo stesso tempo deplorevoli colpi di scena. Secondo quanto riportato da PisaToday, M.P. aveva lasciato il suo Dogue de Bordeaux all’ex compagna che, ignara di tutto, ha iniziato ad avvertire un certo malessere dell’animale. Un’ecografia del povero quattro zampe ha permesso di individuare nello stomaco ben cinque ovuli di cocaina, che dopo un’immediata operazione si sono rivelati essere pieni di 1,5 kg di droga. Nell’animale è stata riscontrata un’altra ferita addominale risalente a un paio di giorni prima, chiaro segno che era stato già utilizzato come corriere. Dopo alcune indagini si è scoperto che il pontederese era anche il proprietario di un altro maschio di Rottweiller, sfruttato per le identiche funzioni e che riportava le stesse cicatrici nell’addome. «I cani avevano anche – dice Di Meglio – un tatuaggio di riconoscimento e il Rottweiler aveva anche un microchip che conferma il fatto che non sia stato censito in Italia». Purtroppo risalire alla loro provenienza non è facile. Il totale di cocaina sequestrata, invece, sfiora i 7,5 kg.