Ue, da oggi stop ai test cosmetici sugli animali!
11 marzo 2013
3 min

Ue, da oggi stop ai test cosmetici sugli animali!

maltrattamento

Questo 11 marzo è destinato a diventare una data storica nella lunga battaglia contro la sperimentazione animale. Da oggi, infatti, entra in vigore – in tutto il territorio europeo – l’ultimo stop previsto dalla direttiva 2003/15, che impone il divieto totale di sperimentare e commercializzare ingredienti, come pure prodotti cosmetici, testati sugli animali. Un traguardo – dopo 23 anni di difficile lotta e di promesse molto spesso non mantenute – che sembrava slittare ancora una volta, ma che alla fine è stato raggiunto. Per festeggiare il grande evento, la Lega Anti Vivisezione (LAV) ha deciso di festeggiare in piazza Pantheon a Roma, lo stesso luogo in cui hanno avuto luogo le prime manifestazioni antivivisezione. Qui è stato organizzato un “Happy Hour per gli animali”, ovvero un brindisi assieme a cittadini e sostenitori per ribadire la grande vittoria che è stata finalmente portata a segno dall’Ue. Con la LAV, in quest’occasione di festa, molte delle aziende che – si legge in un articolo pubblicato su agenparl.it – hanno fatto della loro etica antivivisezionista una politica aziendale: L’Erbolario, Argital, Helan, Bakel, Omia, Pierpaoli, Allegro Natura, Dr.Taff. “Questa vittoria dimostra – dichiara Gianluca Felicetti, presidente della LAV – come una ricerca senza animali sia possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tutte le applicazioni. Questo traguardo, unito al positivo decorso giudiziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-RTC, che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro no alla vivisezione e pretendere che non vengano più autorizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business economico a scapito, oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l’uomo”. Da Legambiente, già protagonista della battaglia per salvare i beagle destinati alla sperimentazione dell’allevamento di Green Hill, l’augurio che tale divieto possa estendersi in altre parti del mondo: “Ci auguriamo – dichiara Rossella Muroni, direttore generale dell’associazione, come si legge sulla lastampa.it – che il divieto imposto dall’Ue alle imprese cosmetiche, settore all’avanguardia nella ricerca senza utilizzo di animali, apra una profonda riflessione anche negli altri Paesi, negli altri settori economici e ancor più nel mondo della ricerca affinché capiscano ciò che i cittadini chiedono loro: ossia maggiore rispetto per gli animali e garanzia di solidità e ripetibilità di nuove conoscenze, cosa che la sperimentazione animale sempre più spesso non offre. L’Europa lo ha capito, ora spetta agli altri Paesi rompere questo tabù e perseguire la strada dell’innovazione”.