Brescia, cani di grossa taglia solo a proprietari robusti. E l’Enpa non ci sta
14 maggio 2013
2 min

Brescia, cani di grossa taglia solo a proprietari robusti. E l’Enpa non ci sta

Cani grossi solo a persone robuste, capaci di gestirli e tenerli a sé in caso di necessità. Ѐ quanto stabilito da un’ordinanza comunale, che dal 1° giugno potrebbe entrare in vigore a Rota Imagna, in provincia di Brescia. In poche parole – si legge in un articolo pubblicato sul sito web greenme.it – sarà vietata la circolazione di cani di grossa taglia che non si troveranno accompagnati da un padrone dalla corporatura e dal peso ritenuti adeguati da parte di chi si è occupato di formulare una simile norma. In caso si dovesse trasgredire la disposizione, sono previste delle sanzioni anche piuttosto salate, comprese tra le cifre di 25 e 150 euro. L’ordinanza – nata al fine di “disciplinare e regolamentare il rapporto tra la popolazione umana e le specie canine domestiche” – ha provocato non poche polemiche tra gli animalisti, da cui è stata ritenuta “discriminatoria”. Per l’Ente nazionale protezione animali (Enpa), in particolare, “stabilire che un cane di taglia grande possa essere portato a spasso soltanto da un conduttore XXL è un’assurdità bella e buona. Sarebbe interessante capire quali criteri oggettivi vengono chiamati in causa per stabilire la proporzionalità tra la corporatura del conduttore e quella dell’animale”. Si tratta di una norma “lombrosiana” e “assurda”, che – continuano a far sapere dall’Ente – “evidenzia da parte di chi deve applicare la legge una preoccupante ignoranza in materia di animali d’affezione. Le autorità di Rota Imagna dovrebbero, infatti, sapere che il comportamento dei cani non ha nulla a che vedere né con la razza né con la taglia, ma dipende esclusivamente dal modo in cui vengono educati, che si tratti di un alano, di un bassotto o di un cocker”. Il sindaco di Rota Imagna, Maria Teresa Sibella, risponde alle polemiche, dichiarando che non avrebbe fatto altro che adeguarsi ai regolamenti già esistenti in altre località della bergamasca. Inoltre, la decisione di introdurre tale norme sarebbe stata introdotta in seguito a un incidente privo di gravi conseguenze avvenuto lo scorso anno nella località, quando una bambina venne aggredita in uno spazio verde pubblico del comune da un cane lasciato senza guinzaglio dal padrone. Adesso l’Ente nazionale protezione animali chiede la rimozione del comma in cui si vieta il possesso di cani di grossa taglia da parte di persone non adeguate fisicamente, altrimenti si dichiara pronta a prendere tutte le iniziative necessarie per ottenere l’eliminazione di tutta l’insensata norma “lombrosiana”.