Cane Angelo, il massimo della pena per chi lo ha ucciso
26 maggio 2017
2 min

Cane Angelo, il massimo della pena per chi lo ha ucciso

attualità cane eroe maltrattamento

Sedici mesi di reclusione, il massimo della pena, e attività di volontariato per sei mesi in un canile municipale. È quanto da poco sentenziato dal giudice monocratico del Tribunale di Paola, Alfredo Cosenza, nei confronti di ciascuno dei quattro giovani – Giuuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro e Francesco e Luca Bonanata – accusati di aver seviziato e ucciso a colpi di badile, lo scorso novembre nella cittadina di Sangineto (CS), il cane Angelo.

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I quattro imputati sono stati, anche , condannati a risarcire duemila euro a ciascuna delle venti associazioni che si sono costituite parti civili nel processo. Tra queste, si mostra particolarmente soddisfatta del risultato raggiunto Animalisti Italiani Onlus, il cui responsabile nazionale Eventi, Riccardo Manca, dichiara: “ Per la prima volta – si legge sul blog dedicato agli animali di Sole 24 Ore – viene applicata nel nostro Paese la pena massima per le sevizie e l’uccisione di animali. Ovviamente continueremo a chiedere a tutti gli animali di firmare la petizione per l’inasprimento delle pene previste per il maltrattamento e l’uccisione di animali”.

Un plauso per la sentenza giunge, anche, dalla responsabile Diritti degli Animali dei Verdi, Rinaldo Sidoli, e da Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. Carla Rocchi di Enpa, invece, sottolinea la necessità di vigilare l’attività di volontariato assegnata ai quattro giovani, per evitare che sia “considerata dagli uccisori di Angelo si continua a leggere – come una scappatoia”.