Cane antibomba ucciso in aeroporto: è polemica
20 marzo 2017
2 min

Cane antibomba ucciso in aeroporto: è polemica

attualità

Ucciso per essere sfuggito – ancora per cause da accertare – dal poliziotto che lo stava addestrando a diventare cane antibomba e aver causato svariati ritardi presso le piste di atterraggio e decollo dell’aeroporto di Auckland, in Nuova Zelanda. Il gesto non è stato gradito dalle associazioni animaliste (e non solo) e adesso è polemica.

Grizz, questo il nome del quattro zampe protagonista di questa storia, aveva 10 mesi ed era in forza alla Aviation Security Services di Auckland. Qualche giorno fa, nel momento di salire su un furgone, è fuggito via e, essendo il cancello che porta alle piste dell’Aeroporto neozelandese aperto, è riuscito a passare e a nascondersi per un paio di ore nella zona dove partono e arrivano gli aerei. 

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A nulla sono valsi i tentativi di farlo uscire: “Abbiamo provato in ogni modo: col cibo, con dei giochi, con altri cani, ma non ha funzionato nulla”, hanno spiegato le forze dell’ordine alla BBC. Ed è così che, alla fine, la polizia ha deciso di aprire il fuoco e di uccidere il povero quattro zampe.

Ovviamente il gesto compiuto dagli stessi che prima si stavano occupando di Grizz sta facendo discutere molto in Rete, soprattutto sulle possibili alternative che si potevano seguire rispetto a quella poi seguita. Ad esempio, ci si domanda se non era meglio narcotizzare il cane, anziché arrivare a togliergli la vita. Dall’aeroporto di Auckland fanno sapere che “non ci sono pistole narcotizzanti in aeroporto e nemmeno la polizia le aveva” . Intanto, sono numerosi i messaggi di polemica che stanno arrivando sui social network.