Cane-eroe: salvò il padrone da un burrone, costringendolo a frenare
3 luglio 2012
2 min

Cane-eroe: salvò il padrone da un burrone, costringendolo a frenare

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Leo è un piccolo bastardino dal pelo bruno, con le zampine bianche e il dolce musetto che assomiglia a un volpino. Un cagnetto di pochi chili, protagonista di un grande atto eroico. Proprio per questo motivo, il prossimo 16 agosto, sarà premiato a San Rocco di Camogli, in provincia di Genova: in occasione della festa patronale (San Rocco protegge i cani), infatti, gli sarà conferito il Premio Fedeltà del Cane, per aver salvato appena in tempo il suo padrone da un dirupo. La vicenda risale al 25 ottobre del 2011, quando la Liguria era devastata dal maltempo, facendo registrare sia morti sia dispersi. Pierpaolo Paradisi, proprietario di Leo e guardiano del Parco Nazionale delle Cinque Terre, quel giorno doveva andare a La Spezia, ma invece di prendere il treno decise di spostarsi in auto assieme al suo piccolo quattro zampe. A un certo punto il cagnetto, rimasto fino a quel momento buono sui sedili posteriori, saltò in braccia al suo padrone, obbligandolo a frenare di colpo. All’inizio Pierpaolo non capì perché il cane avesse avuto quella reazione, lo sentì solamente tremare e guaire. L’uomo non sapeva del tremendo alluvione che si stava scatenando su tutta la Liguria. Poi alzò lo sguardo e vide davanti a sé la montagna che sprofondava nel vuoto. Leo aveva salvato il suo padrone e se stesso appena in tempo. «Davanti a noi – ricorda Paradisi, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera – ho visto una Panda trascinata dalla frana. La frana ha sfiorato il muso della nostra auto e se Leo non mi avesse dato l’allarme saremmo precipitati: ha sentito il pericolo e mi ha urlato fermati, fermati, salviamoci, non andiamo incontro alla morte!». Dopodiché i due, uomo e animale, sono rimasti abbracciati con le pulsazioni a mille: «Eravamo insieme da poco più di un mese e – spiega il proprietario di Leo – da quel momento ci siamo sentiti inseparabili». Il cagnetto ha salvato la vita al suo padrone, come poco prima era stata salvata a lui. Leo, infatti, non è altro che uno di quei randagi che in Jugoslavia sono stati abbandonati dopo la guerra: Paradisi aveva chiesto, infatti, di adottare un cane attraverso la HumAnimal, l’associazione per l’appunto impegnata a trarre in salvo questi animali domestici. Molti muoiono, ma i più fortunati sono accalappiati e sfuggono alle torture cui sono sottoposti per essere eliminati. Ѐ la sorte capitata a Leo.