Cane guida nella preistoria
27 ottobre 2009
2 min

Cane guida nella preistoria

L uso del cane come sostegno morale ed ausilio alla mobilita per i non vedenti e antichissimo. Gli studiosi riferiscono di un disegno scoperto sulle pareti di una grotta risalente all epoca paleolitica raffigurante un cieco con il suo cane e di un affresco proveniente da una villa romana di Pompei custodito nel Museo Nazionale di Napoli con lo stesso soggetto. La storia moderna del cane guida passa attraverso varie fasi che coincidono con l evoluzione dell idea che il cane puo diventare, se opportunamente istruito, un eccezionale strumento di mobilita.
ne sa qualcosa Claudio, negoziante fioren­tino di 55 anni, cieco da dieci. Il cane e un supporto tecnico, perche evita gli ostacoli e velocizza i movi­menti, ma e soprattutto un aiuto psicologico: non fa sentire soli e permette di socializzare con le altre persone, superando la loro indiffe­renza.
tazio e un labrador di 7 anni che proviene dalla Scuola nazionale cani guida per cie­chi di Scandicci, l unica struttura pubblica del genere in Italia, che quest anno festeggia gli 80 di attivi­ta. Appena nato, dopo lo svezza­mento, Tazio e stato dato in affido a una famiglia adottiva per un an­no: qui ha imparato a socializzare, a comportarsi educatamente in pubblico, a essere indifferente ai ru­mori della citta, a camminare al guinzaglio a una corretta andatura. Diventato grande, e tornato alla scuola, con la quale e sempre rima­sto in contatto, per iniziare l adde­stramento vero e proprio: prima nell area tecnica della struttura, poi in strada, tra marciapiedi occupati, auto, pedoni, attraversamenti e ostacoli di ogni tipo. dal 2004 e il fedele compagno di claudio.