Cani e gatti in ospedale, per far compagnia ai ricoverati. In Emilia-Romagna è legge
27 marzo 2013
2 min

Cani e gatti in ospedale, per far compagnia ai ricoverati. In Emilia-Romagna è legge

L’Emilia-Romagna è la prima regione d’Italia ad autorizzare, con una legge, l’accesso degli animali d’affetto in ospedale per far visita ai loro proprietari ricoverati, così da far supporto alle terapie di medicina tradizionale, visto i grandi benefici che cani e gatti riescono ad apportare al benessere psichico e fisico degli ammalati. Una grande conquista per il mondo animalista – almeno per una parte – e adesso l’auspicio è che tal iniziativa possa estendersi in altre zone del nostro Paese: “Viene migliorata ulteriormente – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti – una normativa che è già all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del benessere degli animali”. Grazie a questa legge, in Emilia-Romagna, le persone ricoverate in strutture di cura pubbliche e private accreditate potranno d’ora in poi ricevere la visita del proprio animale direttamente in corsia: “Ѐ questa una opportunità di portare sollievo, soprattutto nei casi di lungodegenza o nelle fasi più avanzate della malattia. Non ci sono altre esperienze regolamentate in Italia – aggiunge l’uomo, come si legge in un articolo pubblicato su bologna.repubblica.it – se non iniziative sporadiche introdotte in alcuni reparti o in alcune strutture. In questo senso, l’iniziativa della Regione Emilia-Romagna è una assoluta novità”. Entro sei mesi dall’entrata in vigore di tale normativa, la giunta regionale dovrà adesso approvare la disciplina riguardante l’accesso degli animali negli ospedali. Sicuramente, “con la nuova legge – spiega Andrea Defranceschi, consigliere del Movimento 5 Stelle e relatore del testo – si darà nuovo impulso alla pet-therapy o zoo terapia”. Non solo. Un altro grande risultato è stato raggiunto a tutela dei nostri amici a quattro zampe. Con la norma approvata dall’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, infatti, viene anche vietato di tenere i cani alla catena. Un vero e proprio “risultato storico”, così si esprime il consigliere nazionale dell’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), Lella Gialdi, in merito all’approvazione di queste norme sul benessere degli animali. “Certo, formulare un giudizio a caldo, a legge appena votata e sulla quale il dibattito è stato quanto mai acceso, non è facile, né consigliabile. Sarà – continua a spiegare la donna – la seconda fase, quella della stesura del regolamento attuativo e della sua applicazione, a darci la misura della sua piena validità”. A tal proposito – si legge in un articolo pubblicato sul sito di bauboys.tv – l’Enpa di mostra assolutamente disponibile “a lavorare da subito partecipando a tutte le fasi” di questo procedimento.