Cassazione, è reato imporre il collare elettrico al cane
2 dicembre 2016
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Cassazione, è reato imporre il collare elettrico al cane

attualità

Condannato un uomo, per aver imposto al proprio cane un collare elettrico. Tal reato – ricorda la Cassazione con la sentenza n. 50491/2016, depositata lo scorso 29 novembre – integra, infatti, la fattispecie di maltrattamenti di animali (ex art. 727 c.p.).

In particolare, il quattro zampe in questione era stato trovato abbandonato nel Comune di Trento con al collo un collare elettrico acceso, attivato a distanza da un telecomando e utilizzato per scopi addestrativi. Da qui la condanna da parte del Tribunale al pagamento di un’ammenda di 1.000 euro e subito dopo il ricorso dell’uomo per Cassazione, poiché non erano stati compiuti accertamenti sull’uso del dispositivo che, secondo lui, serviva solo “per emettere comandi sonori e non anche cariche elettriche a scopo addestrativo”. 

Collare-elettrico-cane

La tesi difensiva dell’imputato era stata smentita, però, dal fatto che il cane è stato trovato vagante per strada e con il collare elettrico avente il led verde che dava il segnale di acceso, per cui il Tribunale aveva escluso che il collare venisse usato solo per impulsi sonori e non anche per scosse, aventi come conseguenza dolore fisico e stress psicologico.

Ora la Cassazione, con la sentenza 50491, ritiene che l’utilizzo del collare elettrico integra il delitto di maltrattamento di animali, per cui il ricorso dell’uomo sarebbe inammissibile. Ne consegue anche una condanna al pagamento di 1.500 euro in favore della cassa delle ammende, oltre alle spese processuali.