Chi possiede un amico a quattro zampe ha un senso di appartenenza alla comunità più forte. È quanto emerso da un nuovo studio giapponese, condotto dalla Rikkyo University, sotto la guida di Itaru Ishiguro, e pubblicato su PLOS One. In particolare, la proprietà di un cane non crea necessariamente nuove amicizia, ma aumenta un tipo particolare di relazioni, quelle personali ancorate (legami che esistono esclusivamente in un tempo, luogo e attività condivisi come, ad esempio, gli incontri regolari durante la passeggiata con il cane o al parco), che contribuiscono in maniera significativa al senso di appartenenza alla comunità.
Stando a quanto riportato da agi.it, per giungere a tali conclusioni, durante lo studio sono stati analizzati i dati di 377 partecipanti provenienti da un sobborgo dell’area metropolitana di Tokyo, prendendo in considerazione tre tipi di relazioni: quelle personali ancorate, le amicizie vere e proprie e le relazioni incidentali, ovvero quegli incontri spontanei e brevi che avvengono tra passanti in contesti pubblici. Ne è emerso che possedere un quattro zampe è positivamente correlato all’avere interazioni incidentali e relazioni personali ancorate. In poche parole, l’impatto sociale è strettamente legato alle attività condivise del possesso di un animale domestico.